3~la prima uscita~✓

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Usciamo da scuola nel giro di qualche minuto e ci incamminiamo sulla strada, diretti verso casa mia.
<Ho notato che non hai seguito per niente la lezione...> Dice lei per rompere quel silenzio che si era formato tra noi.
Rifletto un attimo su ciò che mi ha appena detto. Quindi anche lei mi osservava spesso...
<Già... è uno dei motivi per cui sono stato bocciato purtroppo...non riesco a studiare da solo quando sono a casa, mi distraggo facilmente. E quando sono a scuola non riesco a stare attento per più di 5 minuti> penso che con questa risposta, qualsiasi pensiero di voler continuare a frequentarmi, sia svanito. Chi vuole uscire con uno che non studia perché è svogliato?
< Bhe...quest'anno potrei darti una mano io con lo studio...se per te va bene...> Annuncia. Intravedo un leggero rossore nelle sue guance. Sicuramente si sarà imbarazzata nel chiedermi questa cosa.
<D'accordo...vediamo se riesci a farmi diventare uno studente "modello"> aggiungo io mimando con le dita le virgolette.
Lei mi sorride e fa cenno di sì con la testa, dopodiché cala nuovamente il silenzio.
Ormai siamo giunti davanti all'orfanotrofio ed è lei che, come sempre, prende parola.
<Allora questo pomeriggio vengo qui davanti per le 16?>
< Va bene, non ci sono problemi per me, fai con calma>
<Come faccio ad avvisarti quando arrivo?>
<Ti do il mio numero di telefono perché se suoni il campanello...tutti dopo mi fanno mille domande e io eviterei...non perché mi vergogno, assolutamente, ma sono dei "pettegoli">
<Certo capisco benissimo> dice lei e mi sorride. Ci scambiamo i nostri numeri e poi ci salutiamo.
<A dopo allora Xavier> sorride e si mette in punta di piedi per darmi un bacio sulla guancia. Entrambi arrossiamo in viso, poi la risaluto anche io.
<A dopo Bella> le sorrido e aspetto che svolti l'angolo prima di entrare in casa.
Appena varcata la soglia mi reco nella sala da pranzo e prendo un vassoio con un piatto di pasta ormai tutta appiccicata e fredda, aggiungo una bottiglietta d'acqua e salgo in camera mia.
La mia stanza si trova al secondo piano, accanto a quella di Jordan.
Non faccio in tempo a salire le scale che sento la sua voce.
<Chi era quella ragazza così carina che ti ha accompagnato a casa?!>
<Una compagna di classe, nulla di che...>
<Certo certo come no, infatti è per quello che eri super impacciato e tutto rosso in faccia!>
<E piantala !>
<No no, te lo scordi, ora voglio sapere tutto sin nei minimi dettagli!>
<Non c'è niente da sapere...>
<Si, certo, e tu pensi che io ti stia a credere...sputa il rospo dai!>
<E va bene ti racconto tutto, ma tu prometti di stare zitto e non giudicare>
<Promesso!>
<D'accordo...dunque... stamattina ero in ritardo e quando stavo per entrare in classe sono andato a sbattere contro di lei. Poi a ricreazione è venuta da me insieme ad alcuni suoi amici e quando questi sono andati via ed eravamo soli, Bella mi ha chiesto se questo pomeriggio mi andava di uscire assieme a lei, poi si è offerta di accompagnarmi fino a casa, tutto qui>
<Quindi, questa ragazza si chiama Bella...>
<Isabelle, per essere corretti, ma preferisce farsi chiamare Bella>
<Vabbè, Bella ti ha accompagnato a casa e ti ha invitato ad uscire questo pomeriggio...aspetta che?! Ti ha invitato ad uscire?! Sei serio? E tu che le hai risposto?>. Jordan sembra essere andato via di testa, ma in fondo c'era da aspettarselo, fa sempre così con me, è come se fossimo fratelli di sangue.
<Bhe...ecco...ho accettato...>
<E bravo il mio Xavier! È così che si fa, complimenti!>
<Già, però ora fammi mangiare che ho fame. Anche perché prima che arrivi voglio finire un disegno che ho iniziato stamattina...>
<E...indovina indovina, scommetto che le hai fatto un ritratto>
<Già...> ammetto arrossendo leggermente.
<Quando lo finisci lo voglio vedere!>
<D'accordo>
Appena si allontana finisco di fare pranzo, prendo dallo zaino album e matita e mi siedo alla mia scrivania.
Rifinisco giusto qualche dettaglio e poi inizio a colorare: prima i capelli, lunghi, lisci e azzurri come il mare... lascio le due ciocche sul davanti, più corte, che le delineano il contorno del viso.
Alla fine ciò che ne esce è una favola. <Perfetto!> Esclamo io.
Jordan appena mi sente si avvicina verso me <Caspita però, certo che è proprio bella...ma è solo un abbaglio perché è la prima ragazza che ti si è calcolato in tutta la tua vita o ti piace seriamente?>
<E chi ha mai detto che deve essere per forza la mia ragazza?! Guarda che siamo solo amici, ci conosciamo da stamattina!>
Non so spiegarmi nemmeno io le sensazioni che ho provato in sua vicinanza, certo però...credo di essermi preso una bella cotta per lei...aspetta, aspetta un attimo, io, Xavier Foster, che si prende una cotta per un ragazza? È impossibile.

Prince -Xavier Foster- IE FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora