8~ verità~✓

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4 mesi dopo

Ormai sono mesi che questa storia va avanti. I miei dubbi non li ha risolti nessuno. Heat non mi ha più fatto sapere nulla.
Penso frequentemente a quella cosa: sarò io o no il principe? Sono loro i miei genitori?
Sin da quando ero un bambino ho sempre desiderato di scoprire chi fossero i miei familiari, anche se col passare degli anni c'ho sempre più rinunciato fino ad abbandonare quest'idea. Mi dicevo che se mi trovavo in orfanotrofio c'era un motivo, i miei genitori non mi volevano o semplicemente non potevano tenermi per motivi economici. Cercavo sempre una giustificazione per spiegarmi  il motivo della loro assenza nella mia vita, ma di fatto loro non ci sono e qualsiasi cosa accada in futuro, non riavrò mai indietro un passato felice.
A scuola vado benissimo grazie a Bella che mi dà una mano. Passiamo tutti i pomeriggi assieme e mi aiuta a studiare, mentre a scuola controlla che io non mi distragga troppo, mi fa degli schemi e l'unica cosa che devo fare io è impegnarmi nello studio.
Se fosse stato Jordan a darmi una mano probabilmente non avrei avuto tutta questa voglia di impegnarmi e nel giro di qualche mese ci avrei rinunciato.
La voce della professoressa mi risveglia dai miei pensieri.
< Signorino Foster, sarei così lieta che tu partecipassi alla mia lezione come tutti invece che startene per i fatti tuoi. Non che a me cambi qualcosa, tanto è lei che pagherà il giorno del compito>
Che odio la professoressa di latino, non la sopporto!
<Mi scusi professoressa, starò più attento>
<Lo spero proprio...bene riprendiamo la lezione>
Appena la prof ricomincia a spiegare qualcuno bussa alla porta.
<Avanti> dice lei, sbuffando.
Entra una bidella <Foster esce>
<In che senso esce?> La professoressa è abbastanza confusa e io altrettanto.
La bidella si avvicina alla cattedra e le lascia un foglio che legge attentamente e appena finisce rimane a bocca aperta
<Avanti Foster, hai sentito, prendi le tue cose e vai, sono venuti a prenderti>
Mi giro verso Bella, non ho idea di cosa stia succedendo. Lei mi guarda altrettanto confusa. Non ricordavo che le tutrici mi dovessero venire a prendere oggi.
Appena esco dall'aula la bidella mi conduce verso l'ingresso e noto un gruppo di uomini che mi aspetta. Rimango immobile, che diamine ho combinato?
Quando notano il mio arrivo si scansano lasciando passare un uomo che mi si avvicina. Mi sembra di averlo già visto, ma non ricordo bene chi sia...ah sì ecco! Non può essere, che vuole da me il Re?!
<Piacere di rivederla signorino Foster>
Non so che dire...<Buongiorno...Re?>
<Non ti preoccupare, non serve che con me parli in un certo modo, basta che tu ora mi segua, già ho avvertito l'orfanotrofio della tua assenza oggi a pranzo>
<In che senso non torno per pranzo?>
<Verrai con me e ti racconto alcune cose...>
<Ok....>
Saliamo in un'enorme limousine a vetri scurissimi e ci avviamo verso....dove stiamo andando? Non ne ho idea. Magari mi stanno rapendo e io ne sono ignaro.
<Scusi per la domanda, ma dove stiamo andando?>
<Ci stiamo dirigendo al palazzo, ti devo mostrare alcune cose>
<D'accordo>
Arriviamo e mi invita a seguirlo. Entriamo in una sala enorme piena di quadri.
Rimaniamo da soli e la cosa mi inquieta un po'.
<Allora...io credo che già Heatcliff ti abbia detto qualcosa, non è così?!>
<Eh....si mi ha accennato qualcosa, ma mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere se avesse delle novità, poi non si è fatto più vivo>
<Glielo chiesi io di parlarti, perché così avrebbe potuto chiedere alcune informazioni alle tue tutrici prima di passare da te>
<Che genere di informazioni?>
<Volevo accertarmi che fossi tu mio figlio, già quando eri venuto a quel pranzo notai le somiglianze a me...e tua madre, solo che volevo accertarmi. Quando Heatcliff mi ha detto chi fossi ho indagato molto su di te e ho scoperto la verità>
<In che senso verità?>
<Xavier Foster, tu sei mio figlio. Sei l'erede al trono di questo regno>
Di certo non è quello che mi aspettavo di sentire, ma... cazzo...adesso so la verità su di me...sulla mia vita.
Rimango a bocca aperta.
Pensare che ho passato anni a cercare di scoprire la verità sulla mia famiglia biologica e ora mi ritrovo davanti mio padre, colui che mi ha dato la vita, che però non ho mai conosciuto.
Quanto mi sarebbe piaciuto avere un padre presente, che mi dimostrasse il suo affetto per me. Non credo che un Re possa farlo, ha troppi impegni. Sarebbe come se non esistesse.
<Perché ti interessava tanto sapere chi fossi?>
<Ecco ora arriviamo al punto, ma prima di parlartene voglio chiederti se hai domande da pormi...>
<Ecco già...in effetti si...mia madre che fine ha fatto?>
<Poco dopo averti dato alla luce si ammalò, ma i medici non fecero in tempo a dare una diagnosi che mi lasciò. Ti ha amato tantissimo per quel poco che ti ha conosciuto, diceva sempre che eri meraviglioso e in punto di morte mi chiese di proteggerti e starti accanto, di non farti mancare nulla. E io che ho fatto?! Ho abbandonato mio figlio, ho abbandonato l'unica cosa che mi rimaneva di lei>
Ascolto con molta tristezza le parole di un uomo affranto dal dolore, ma soprattutto di un padre che si sente in colpa per non aver svolto bene il suo compito, mio padre.
D'istinto mi avvicino a lui e lo abbraccio. <Sto bene, non preoccuparti, le tutrici mi hanno cresciuto bene, non mi è mai mancato nulla>
Mio padre ricambia l'abbraccio e tira un grosso sospiro <Ora però devo parlarti di una cosa importante>
<Dimmi>
<Come mio unico figlio, hai il compito di sostituirmi quando deciderò di abdicare>
<Ma ancora ne hai di tempo prima di lasciare il trono, o sbaglio?>
<Ho deciso di lasciare, entro un anno dovrai sostituirmi. Ovviamente non ti voglio obbligare, quindi devi decidere, o accetti la sfida o la dai a vincere al padre di Heatcliff>
<Che succede se accetto>
<Tu sarai seguito da me, ti insegnerò come essere un buon Re e tutte le buone maniere di corte. In caso non accettassi il potere andrà nelle mani della famiglia di mio fratello, e lui è sempre stato molto tiranno. Il futuro del regno dipende da te>
Ci penso su. In questo modo potrò stare accanto alla mia famiglia, dall'altra però perderò il resto.
<Accetto, la cosa non mi spaventa>
<Dovrai lasciare la scuola, seguirai dei corsi privati e ovviamente...non rivedrai i tuoi amici per un po', solo in alcune occasioni potranno venire a trovarti, solo quando decido che ne avrai il tempo>
Annuisco, anche se so che la sfida più dura che dovrò affrontare non è diventare principe, ma dire tutto questo ad una persona...
Bella.

Prince -Xavier Foster- IE FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora