sesto capitolo

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Appena arrivo a casa io ed Edwin andiamo verso camera mia.
Io mi stendo sul letto mentre Edwin si toglie le scarpe.
«come stai?»
«potrebbe andare meglio, vieni qui mi metti ansia»
Si stende accanto a me.
«amore davvero se posso fare qualcosa per te dimmelo»
«ei, stai tranquillo rilassati e respira»
«no non sto tranquillo, quel pezzo di merda ti ha stuprata Stormi, ti rendi conto cazzo?»
«puoi non ricordarmelo?»
«oh scusa» mi da un bacio a stampo.
«nulla, ho fame, andiamo a prepararci qualcosa?»
«si certo»
Andiamo in cucina e cerco del cibo.
«non c'è niente»
«ma c'è tanta roba»
«mi è passata la fame» corro in camera mia e mi stendo sul letto.
«amore dai, devi mangiare»
«non ho fame»
Si siede accanto a me.
«devi mangiare»
«ho detto che non ho fame»
«almeno una mela»
«non mi va»
«va bene, quando avrai voglia di mangiare dimmelo»
«mh»
«mi è venuta un'idea» dice all'improvviso.
«dica»
«usciamo, anche per qui»
«ci sto»
«ma magari cambiati»
Io lo guardo e mi alzo, vado verso l'armadio e appena mi tolgo la maglietta non riesco più a respirare ed inizio a piangere, Edwin mi abbraccia e io appoggio la testa sul suo petto.
«ssshh tranquilla, va tutto bene, sei con me, non ti farei mai quelle cose, ti amo tanto e farò tutto il possibile per farti stare bene» mi accarezza i capelli.
«ti amo anche io» sorrido e lo stringo.
«oh okay però non mi fai respirare» ride e io allento la presa.
«scusa»
«amore ascolta, non importa si sta a casa, si guarda un film o si fa qualcos'altro»
«va bene»
«che film vuoi guardare?»
«non lo so, sorprendimi» sorrido e mi rimetto la maglietta, mi asciugo le lacrime e mentre mi sistemo i capelli Edwin decide il film.
«ho trovato un film forse»
«mh come si chiama?»
«Remember me»
«okay»
Lui si siede con la schiena appoggiata al muro e io mi metto tra le sue gambe, faccio partire il film e per ora tutto bene.
«sono tanto carini insieme»
«noi siamo più belli» sorride.
«hai ragione» sorrido anche io.
Passa il tempo e quando arriviamo alla fine mi accorgo che il padre di lui lavora alle torri gemelle e quando crollano c'è lui dentro.
Mi giro verso Edwin e lo abbraccio.
«penso che se ti succede una cosa del genere perseguiterò chiunque abbia causato tutto»
«non mi succederà niente»
Lui guarda l'orologio e si alza all'improvviso.
«sono in super ritardo, devo andare ad un'intervista»
«posso venire con te?»
«certo, va bene anche come sei vestita ora» sorride.
Mi metto le scarpe e iniziamo a correre verso la macchina, entriamo e dopo dieci minuti arriviamo in un edificio, entriamo e lui entra in una camera di tutta fretta, entro dopo di lui e mi siedo in una sedia nel bel mezzo dello staff.
«ciao ragazzi, loro sono i Prettymuch e oggi giocheremo a si e no»
«fico» dice Nick.
«avete davanti a voi due fogli, uno con scritto si e uno con scritto no, bene iniziamo, siete mai caduti sul palco?»
Tutti tirano su il foglio "no".
«wow, allora siete fidanzati?»
Brandon, Austin e Edwin tirano su il foglio con scritto "si", io sorrido.
«lei è con me ora, posso farla vedere al mondo?» dice Edwin.
«certo, fai pure»
Edwin mi fa segno di venire da lui, io mi siedo sulle sue gambe e saluto la telecamera.
«presentati» dice uno dello staff.
«mi chiamo Stormi Webster e niente» sorrido e mi alzo, mi siedo al posto di prima e continuano il gioco.
«avete mai dedicato una vostra canzone ad una vostra ex o ragazza attuale?»
Edwin, Brandon, Austin e Nick alzano il cartello di si.
«bene dite il nome della canzone e se l'avete dedicata ad una vostra ex o ragazza»
«beh io ho dedicato eyes off you alla mia attuale ragazza» dice Austin.
«io invece a una mia ex, ma non mi ricordo il titolo» dice Brandon.
«io invece ho dedicato una canzone ad una mia ex, se non mi sbaglio è can't help falling in love di Elvis Presley»
Io lo guardo ad occhi sbalancati.
«tu sei morto» mimo ad Edwin.
Lui mi sorride.
Gli faccio il dito medio.
Lui si alza e viene ad abbracciarmi, io mi scanso e lui insiste.
«smettila»
«non la smetto finché non mi perdoni»
«no»
«andiamo, era una mia ex»
«si e stranamente è la mia canzone preferita»
«fai come vuoi» si rimette seduto al suo posto e io esco, ma appena esco da sola dall'edificio rientro subito perché inizio a non respirare e mi siedo sulla poltrona.
«signorina sta bene?» mi chiede una donna.
Quella è l'unica cosa che ho sentito dopo esser svenuta.
Edwin pov
Appena è finita l'intervista usciamo e ritorniamo tutti a casa.
«Edwin ma Stormi dov'è?»
«non lo so»
«sei matto a lasciarla sola? Ma dico che ti passa in quella testa bacata?» dice incazzato Zion.
«cosa vuoi ora?»
«sai cosa le è successo e la fai andare via, da sola?»
Appena lo dice chiamo subito Stormi.
Non risponde... mi sta venendo ansia.
«ragazzi non risponde»
«prova a chiamare sua madre»
Chiamo Kylie e mi risponde subito.
«ciao Kylie sono Edwin, lei mica sa dove si potrebbe trovare Stormi?»
«oh mi hanno appena chiamato dall'ospedale, l'hanno portata lì perché ha avuto un forte attacco di panico»
«arrivo subito»
Stormi pov
Mi risveglio in un lettino, con mia madre e mio padre accanto.
«ciao» sorrido.
«oh amore ciao, come stai?»
«tutte bene mamma»
Sento la porta sbattere contro il muro e vedo Edwin.
«mi hai fatto venire un colpo, non lo fare mai più, pensavo ti fosse successo qualcosa di peggio, dovevi restare lì»
«smettila, mamma, papà ci potete lasciare soli?»
«certo tesoro» escono entrambi e chiudono la porta lasciando me ed Edwin da soli.
«Edwin ti devo parlare»
«spara»
«è da un po' che ci penso, ultimamente non mi sento in grado di mantenere una relazione con te o in generale, vorrei un po' di tempo per pensare a me stessa, scusa ma per ora ti lascio»
«non per ora, non è che quando ti rimetterai ritornerai eh, io non sono un oggetto» ed esce.
Bene, perfetto.

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