Mi sento come se fossi bloccata da qualcosa, non riesco ad aprire gli occhi nemmeno a muovermi.
Mi viene in mente quante cose mi sto perdendo perché è da un po' che mi sento così, sento qualcuno che mi stringe la mano, mi viene un tic e perciò riesco a stringere la mano.
«Stormi, amore mio, se mi stai sentendo, ti prego fammi qualche segnale, non ce la faccio più a vivere senza la persona più importante della mia vita, è ormai da due mesi che stai così, io sono stato costantemente qui, sono stato a guardarti attaccata a tutte queste macchine che ti aiutano a respirare, sai che Jack ha avuto una figlia? È bellissima, si chiama Lavander, ah ti devo raccontare pure questa, hai presente Camila Cabello? Certo che si, l'ho incontrata, mio dio profumava stupendamente. Stormi mi manchi, ti prego svegliati, non ce la faccio neanche ad andare in tour, ti prego»
Prima mi sentivo come se affogassi, ora sento che sto riemergendo.
Apro gli occhi e mi sveglio.
Faccio un respiro profondo.
«Stormi»
Mi giro verso Daniel e sorrido.
Gli faccio un cenno con la mano per salutarlo.
Lui sorride e mi abbraccia.
Mugulo perché mi sta facendo male e lui allenta la presa.
«come stai?»
Tiro su il pollice.
«bene bene, devo chiamare la dottoressa?»
Faccio cenno con la testa di no.
Lui mi porge una lavagnetta e un pennarello.
"Cosa è successo?" Scrivo.
«alla mia festa si è intrufolato qualcuno e ti ha sparato, ha sparato solo te, mio dio ti amo tanto»
Sorrido.
"Ti amo tanto anche io, ma quindi Jack ora è padre?"
«si, è super carino quando si tratta di sua figlia»
"Sono felice per lui"
«vuoi che chiami qualcuno per te?»
"Mia mamma e mio padre"
«okay arrivo»
Si alza ma io gli prendo la mano.
"Non lasciarmi sola, chiamali al telefono"
«va bene» sorride e mi da un bacio alla mano.
Chiama i miei e dice che mi sono svegliata.
Dopo cinque secondi li vedo entrare e corrono ad abbracciarmi.
Mi parlano e io ovviamente gli rispondo con la lavagnina.
Stanno un'ora qui e dopo vanno a casa a riposarsi.
Dopo dieci minuti entra un gruppo di persone, ovviamente Daniel si addormenta.
Vedo Zion, Nick, Austin, Brandon e altri cinque ragazzi.
Li guardo.
"Che ci fate qui?"
«siamo venuti qui per salutarti» sussurra Zion.
"Grazie ma chi sono quelli?"
«è un gruppo che fa canzoni reggaeton»
"Fico e che canzoni famose hanno fatto?"
«Reggaeton lento»
"Adoro quella canzone"
«grazie» sussurrano tutti insieme.
"Edwin dov'è?"
«non stava tanto bene ma mi ha detto di darti questa» mi porge una rosa e io la prendo.
Vedo Daniel svegliarsi.
Appena vede i ragazzi li saluta.
«ragazzi come va?»
«tutto bene, tu invece?»
«sai potrebbe andare meglio»
«si rimetterà» sorride Austin.
«lo spero, anche perché sennò a chi do noia?» ride.
Lo guardo.
«bene noi si va, ciao Stormi» sorride, tutti mi salutano e vanno via.
«amore devi riposarti»
"Mi sono riposata fin troppo non credi?"
«hai ragione ma dormi dai»
"Ma non ho sonno"
«va bene, però io devo andare»
"No"
«si, è il compleanno di mia sorella perciò devo andare»
Sbuffo.
"Allora chiama qualcuno per farmi compagnia"
«ti chiamo un dottore»
"Vai via va, mando un messaggio io a qualcuno"
«ciao» va via.
Prendo il telefono e mando un messaggio ad Edwin.
Io: sono da sola, sono tutti occupati quindi puoi venire te?
Edwin: ma non posso.
Io: ti prego, non voglio restare da sola.
Edwin: e va bene.
Dopo mezz'ora lui arriva.
«ciao» si siede sulla sedia vicino alla porta.
"Ciao" gli mostro la lavagnetta.
«non riesci a parlare?»
"Per ora no, non mi sono neanche alzata dal lettino"
«ma riesci a muovere i piedi?»
Muovo leggermente il piede destro e lui sorride.
"Ma sto bene"
«beh se stavi bene ora staresti parlando»
"Hai ragione anche tu"
«raccontami qualcosa»
"È stato Jace"
«ne sei proprio sicura?»
"100% si"
«beh ci sono molte possibilità dato che te sei comunque la figlia di due persone famose»
"Giusto"
«posso venire li?» indica la sedia accanto al lettino.
"Certo, non mangio mica"
Lui si alza e si siede accanto al lettino.
Appoggia la testa sul materasso e io gli accarezzo i capelli corti.
«mi eri mancata»
Sorrido.
«avevo paura di perderti»
"live like we could die today" scrivo e gli metto il bigliettino in mano.
Lui lo legge e sorride.
Ci addormentiamo e il giorno dopo mi sveglio e vedo Edwin che ancora dorme e Daniel seduto sulla sedia vicino alla porta.
«complimenti»
"Non è come pensi, tu eri andato via e io ho paura a stare da sola quindi ho chiamato lui"
«e avete dormito nella stessa stanza»
"Ti ho appena detto che ho paura a stare sola"
«si okay»
"Non fare il geloso"
«invece si»
"No perché non ne hai ragione"
«ma per favore dai»
«Daniel» dico e appena mi accorgo di aver la voce mi metto una mano davanti alla bocca.
Daniel mi guarda e sorride.
«voglio andare via da qui»
«no amore, lo decide il dottore»
«no»
«si»
«voglio andare via»
«abbi pazienza»
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ФанфикStormi Webster, figlia di un famoso rapper americano, ha 18 anni e frequenta una scuola privilegiata, ma a lei non piace frequentare una scuola dove tutti la guardano male perché è leggermente di colore. Edwin Honoret, cantante di una boyband, 20 an...