Inizio a guidare in strade che non ho mai visto prima, ad un certo punto mi accorgo di essere arrivata a Miami.
Rido, Miami è dove sta Christopher.
Parcheggio davanti alla spiaggia e dopo cammino fino alla riva.
Guardo il mare, è stupendo.
Io non sapevo di essere arrivata ad un punto in cui pensavo veramente di farla finita, ma ci rifletto bene, se muoio dopo cosa mi succede? Io non voglio morire per dei coglioni.
Io non voglio saperne di quelli, tutti me li becco io.
Prendo il mio telefono, guardo l'ora e sono le 10 di sera, vedo che ho varie chiamate perse ma non ho voglia di parlare con nessuno, mi stendo quando ad un certo punto sento qualcuno sedersi accanto a me.
«sai sono messo nella tua stessa condizione?»
«sei stato tradito per tre volte e come un coglione ci sei ritornato con una di quelle?» lo guardo.
«mio dio no, non voglio mica morire»
«hai ragione, ma io non sono intelligente come te, io sono talmente innamorata che non ci faccio neanche caso»
«già, da dove vieni?»
«Los Angeles, tu?»
«io sono di qui»
«come uno dei traditori»
«non dovresti stare così per un coglione sai? Tu dovresti ritornare come nuova, ad esempio fatti bella, fatti vedere felice, così tutti e tre si accorgeranno della immensa cavolata che hanno fatto»
Mi alzo.
«hai ragione, è stato bello conoscerti» sorrido e vado in macchina, riparto subito e dopo un po' di ore ritorno a casa.
«Stormi Jenner Webster ti rendi conto che ci hai fatto preoccupare?»
«non ho voglia di parlarne» corro in camera e mi ci chiudo dentro.
Guardo il telefono e vedo 100 chiamate perse tra mia madre e mio padre, 70 da Zion, 5 da Christopher e 10 da Daniel.
Chiamo Zion.
«Stormi che cazzo hai in quella testa bacata? Ti rendi conto di quanto spavento ci hai fatto prendere?»
«non ne voglio parlare»
«no invece ora tu me ne parli, ti rendi conto che te ne sei completamente andata? Mi hai quasi fatto prendere un infarto»
«Zion non ne voglio parlare basta»
«va bene ma domani vengo a casa tua»
«sisi» e stacco.
Christopher non lo richiamo, non ce la faccio.
Daniel... è una brava persona, ha un cuore dolce, peccato che anche lui mi ha tradito.
Chiamo Maggie.
«Stormi Webster cosa ti viene in mente?»
«Maggie non voglio un'altra ramanzina, voglio solo parlare»
«va bene, sfogati»
Io a quel punto inizio a piangere.
«Maggie io non ce la faccio più, Christopher, Edwin e Daniel, io vorrei una relazione stabile, con nessun tradimento, mi sono rotta, io vorrei stare con un ragazzo che mi faccia sentire speciale, che mi porti la colazione a letto, che mi porti a cena fuori, che mi canti una canzone prima che mi addormenti, vorrei una relazione stabile che se mi ci devo lasciare, mi ci lascio civilmente, senza che lo scopra a tradirmi»
«Tesoro, tranquilla, ora respira, lo troverai uno che ti va bene»
«lo spero»
«io devo andare a dormire, ma se hai bisogno chiama Zion»
«okay»
«ciao ciao» stacca.
Mando un messaggio a Zion.
Io: secondo te devo chiamare Christopher?
Kuwonu🦁: mandagli il video e gli scrivi "scopaci pure, tanto tra noi è finita".
Io: sei un genio.
Faccio tutto quello che mi ha detto e Christopher mi risponde subito.
Christopher Velez: no Stormi non è come pensi.
Io: basta, ho già detto tutto.
Butto il telefono per terra.
Mi addormento e il giorno dopo mi risveglio con tutto il trucco colato.
«amore hai visite» dice mia mamma.
«fallo entrare»
Dopo sento la porta chiudersi e qualcuno sedersi sul letto.
«dove hai le salviette?» chiede Zion
«nel comodino dei trucchi»
Lui si alza, va a prendere una salvietta ed inizia e struccarmi.
«che carino che sei» rido.
«sono ancora incazzato con te»
«eddai»
«eddai un cazzo, mi hai fatto prendere un colpo» si alza, va a buttare la salviettave ritorna a sedere.
«dovevi stare tranquillo, sai dov'ero arrivata?»
«dove?»
«a Miami»
«wow, oggi che vuoi fare?»
«ho voglia di Starbucks»
«okay»
Non mi cambio nemmeno e andiamo in macchina, dopo dieci minuti arriviamo da Starbucks e parcheggia, scendiamo ed entriamo.
Io mi siedo e mi guardo attorno, ma mi pento subito perché vedo Edwin.
«Zion» sussurro ma non mi sente.
«Zion» finalmente si gira.
«che c'è?»
«c'è Edwin»
«ah» si gira verso di lui, lo saluta, va a prendere gli ordini e ritorna al tavolo.
«finalmente»
«ti scoccia se lo invito a stare qui?»
«si lo odio»
«ma è da solo»
«bene così sa cosa si prova» urlo per farmi sentire mentre guardo Edwin, lui mi guarda e scuote la testa.
«ma perché?»
«perché è un coglione traditore» urlo.
«sei così ridicola» lo sento dire.
«io ridicola? Io ti ho dato tutto quello che potevo darti e tu hai avuto pure il coraggio di tradirmi» rido.
«si ma io almeno non sono andato con tutta Los Angeles»
«io ora lo ammazzo» sussurro a Zion.
«calmati Stormi»
«no io non mi calmo, sai cosa? Me ne vado, mi ha fatto passare la voglia di uscire, di nuovo, se non mi senti più sai che sono sparita»
Corro fuori, mi nascondo e chiamo il mio autista.
«Ben, scusa il disturbo non è che mi potresti portare a casa? Sono da Starbucks grazie»
«certo signorina»
«sei la mia salvezza» e stacco.
Dopo dieci minuti arriva, salgo in macchina e parte subito.
«che le è successo signorina?»
«guarda è una giornata bruttissima come ieri»
«mammina»
«eh già» sorrido e guardo fuori dal finestrino.
Arriviamo a casa e corro in camera mia.
Mando un messaggio a mia mamma di non far entrare nessuno in camera mia.
Mi stendo sul letto.
«sei proprio una stupida Stormi, stupida, stupida, stupida»
Sto tutto il giorno a guardare qualche film e la sera vado a letto presto.
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FanfictionStormi Webster, figlia di un famoso rapper americano, ha 18 anni e frequenta una scuola privilegiata, ma a lei non piace frequentare una scuola dove tutti la guardano male perché è leggermente di colore. Edwin Honoret, cantante di una boyband, 20 an...