Arriviamo a casa dei ragazzi ed entro.
«dov'è?»
«è in camera sua ovviamente»
«perfetto, tu stai qui con loro» do un bacio a stampo a Daniel e vado davanti alla porta di camera di Edwin.
Prendo un respiro profondo e busso.
«chi è?»
«Edwin apri questa cazzo di porta»
«no»
«non sto scherzando, sono seria»
«anche io sono serio»
«porca troia Edwin apri questa maledetta porta ora»
«perché sei qui?»
«perché volevo essere qui, sennò credimi che non sarei venuta manco cascasse il cielo»
«woooowww allora mi odi proprio»
«apri la porta»
Sento che gira la chiave e io apro la porta.
Ha una bottiglia in mano, perfetto.
«cosa vuoi?»
«perché ti ubriachi? Non risolverà niente»
«non sono affari tuoi»
«si, perché credi che a me non importi a me di te? Sei sempre una persona cazzo»
«tu mi hai ferito *tira la bottiglia all'armadio rompendola* mi hai lasciato e poco tempo dopo ti messa con quello, credi che io stia bene? Mi hai promesso il mondo e cosa mi hai dato? Un bel niente, ti ho sempre messo al primo posto, ho sempre fatto di tutto per farti felice, eri tutto ciò che mi serviva, mi hai spezzato in mille piccoli pezzi, sei un gran stronza» urla.
«calmati, Edwin hai una ragazza, io ho un ragazzo, io sono felice, ora tu non so se lo sei ma io mi sento bene, mi ha protetto quando Jace era ritornato a cercarmi, mi sento sicura»
«buon per te, puoi andare via?»
«sei proprio tempo perso» esco e quando arrivo in sala prendo Daniel per mano e andiamo alla porta, mi fermo.
«io ho perso le speranze, fate voi»
Usciamo.
«Stormi piano, non ci insegue nessuno, puoi fermarti?»
«non è il momento»
«Stormi» si ferma quindi mi fermo anche io.
«dimmi»
«ho capito che sei nervosa ma calmati, vuoi andare al cinema? Cosa vuoi? Io ti darò tutto quello vuoi»
«andiamo in una spa» sorrido.
Chiamo uber e dopo cinque minuti arriva e ci porta alla spa più vicina, entriamo.
«buongiorno, cosa posso fare per voi?» dice la commessa.
«possiamo avere tipo il trattamento migliore che avete?»
«certo»
Pago io e andiamo a cambiarmi.
Per prima cosa andiamo all'idromassaggio, mi tolgo l'accappatoio e Daniel mi guarda.
«puoi non fissarmi?»
«nah» sorride.
Entro in acqua.
«che guardi?»
«ti puoi girare?»
Lo guardo strana e mi giro, lui mi sposta i capelli e mi tocca la schiena.
«che ho?»
«giuro che se me lo trovo davanti gli faccio tanto male»
Mi giro verso di lui e lo abbraccio.
«grazie davvero»
«per cosa?»
«per essere te»
Sorrido, Daniel pensa che non so che oggi è il suo compleanno ma pensa male.
«aspetta qui»
Esco dalla vasca, mi metto le ciabatte e l'accappatoio e vado alla reception.
«avete il pacco?»
«si ecco» mi porge la custodia.
Io la prendo e cerco di portarla da Daniel, con fatica ma ce la faccio.
Prima di farmi vedere mi fermo.
«chiudi gli occhi»
«okay»
Mi metto al bordo della vasca con la custodia.
«apri»
Lui apre gli occhi.
«una custodia?»
«prendila»
Lui esce e prende la custodia mentre io rientro in vasca e lo guardo.
Lui la apre e si ritrova il più costoso cello con tutta la strumentazione.Guarda lo strumento poi guarda me.
«non dovevi davvero, è troppo»
«auguri» sorrido.
«wow»
«provalo»
Lui si siede sulla panchina, accorda lo strumento poi inizia a suonare.
Io lo guardo incantata.
Vedo una ragazza avvicinarsi e iniziare a toccare Daniel.
Io la guardo male e mi alzo.
«scusa puoi andare via? Grazie» sorrido e lei si allontana.
«è bellissimo, lo adoro, grazie grazie grazie» mi abbraccia.
«sapevo che ti piaceva suonarlo quindi ecco»
«devo farlo vedere al mondo»
Tengo lo strumento, mentre lui mi fa il boomerang io lo faccio girare su se stesso e mando un bacio.
Sorride e mette via il telefono, mette il cello nella custodia e ritorna in vasca.
«ti piace?»
«è stupendo» sorride e mi da un bacio a stampo.
«bene» sorrido.
«okay bene, ora andiamo a farci fare i massaggi? Ti prego»
«va bene»
Usciamo, ci mettiamo gli accappatoi e andiamo nelle sale.
Quando arriviamo alla sala ci stendiamo a pancia in giù e dopo un po' arrivano le massaggiatrici.
Dopo aver passato praticamente tutto il pomeriggio andiamo a casa mia, mi faccio la doccia e quando ritorno in camera in intimo con l'accappatoio mi squilla il telefono.
«vuoi che risponda io?» chiede Daniel.
«no tranquillo rispondo io» prendo il telefono e rispondo.
«Stormi sono Zach, ci sei alla festa di Daniel? Perché noi siamo tutti qui»
«oh *mi allontano in modo che Daniel non senta* arriviamo, tu mandami l'indirizzo» stacco.
«chi era?»
«mia mamma»
Mi tolgo l'accappatoio e mi metto il vestito.Mi metto dei stivali lunghi e prendi il telefono.
«vieni con me» sorrido.
Quando arriviamo davanti la macchina prendo la bandana e gli copro gli occhi.
«che fai?»
«facciamo un gioco, tu non parli fino a che ti tolgo la bandana»
«ma»
«scusa?» sorrido.
Entriamo e l'autista parte, dopo più o meno dieci minuti parcheggia, io prendo la mano di Daniel ed entriamo, prima faccio segno di stare in silenzio a tutti.
«amore mi stai facendo paura»
«ma di cosa?» gli tolgo la benda, sorrido e tutti iniziano ad urlare.
«oh mio dio»
«auguri» sorrido e gli do un bacio a stampo.
Mentre Daniel sta con i suoi amici io vado in cucina, mi verso un bicchiere di qualcosa e inizio a bere, quando ho finito vado nella pista a ballare insieme alle ragazze.
Ad un certo punto sento qualcuno ballarmi addosso da dietro e appena mi giro mi ritrovo Daniel che balla come uno stupido.
«ma che stai facendo?»
«oh amore non lo vedi? Sto ballando»
«si ma» rido e lo abbraccio.
Mi prende a mo di principessa ale mi porta sul mini palco.
«bene ragazzi e ragazze vorrei la vostra attenzione» mi mette giù.
«cosa stai facendo?» sussurro.
«ssshh, allora quella che vedete qui è la mia ragazza, la amo tanto quindi le vorrei dedicare una canzone»
Mi fa sedere in una sedia davanti a lui.
Sorrido e lui inizia a cantare What am I.
Lo guardo e sorrido ancora di più, mi rende troppi felice.
E fu l'ultima cosa che mi ricordai, poi il buio più totale.
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FanfictionStormi Webster, figlia di un famoso rapper americano, ha 18 anni e frequenta una scuola privilegiata, ma a lei non piace frequentare una scuola dove tutti la guardano male perché è leggermente di colore. Edwin Honoret, cantante di una boyband, 20 an...