undicesimo capitolo

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Dopo un mese mi dimettono, Daniel non l'ho più visto da quando è venuto a trovarmi l'ultima volta, stasera avrà un concerto qui a los angeles e io ci andrò per chiedere spiegazioni.
Sono prontissima e vado in macchina.
Dico l'indirizzo all'autista e lui dopo dieci minuti arriva lì.
Vado al mio posto, dopo un po' aprono il concerto con in too deep, io sorrido.
Dopo un'ora finisce il concerto e io vado dietro le quinte, ma appena apro la porta vedo Daniel abbracciare una ragazza, li guardo e inizio a piangere, sbatto la porta ed inizio a correre senza una meta.
«Stormi fermati» urla Daniel rincorrendomi.
Io continuo a correre piangendo.
«Stormi fammi spiegare ti prego»
Mi fermo all'improvviso e mi giro verso di lui.
«sai Daniel? Tu mi hai abbandonato quando ne avevo più bisogno, ti ho amato anche quando non c'eri più, ti aspettavo sempre, appena vedevo aprire la porta speravo fossi tu, ma niente. Mi hai rimpiazzato a tempo zero, tra noi è finita» urlo piangendo, appena ho finito ricomincio a correre.
«pensi che per me era facile? Io ho cercato in tutti i modi di venire a trovarti quando potevo»
E queste sono le ultime parole che sento prima che mi allontani abbastanza, vado in un bar quasiasi e mi siedo vicino al bancone.
«la bottiglia dell'alcolico più forte che hai»
«serata spiacevole?»
«esatto»
Mi da la bottiglia e io inizio a bere appena ho finito la bottiglia pago e mi alzo barcollante, cammino senza una meta, così decido di andare a trovare Edwin.
Busso alla porta e mi ritrovo Nick davanti appena la apre.
«Stormi ciao che ci fai qui?»
«sono venuta per Edwin, sai così» sorrido iniziando a singhiozzare.
«lo chiamo subito, tu siediti qui» indica il divano e io mi ci butto stendendomi.
Guardo il soffitto e sorrido.
«eccomi» dice Edwin.
Alzo il braccio.
«sono qui»
«oh eccoti, dimmi»
«avevo bisogno di qualcuno con cui parlare» lo guardo.
«vieni in camera mia»
«mi aiuti?»
«non riesci ad alzarti?»
«nooo, aiutami»
«bene»
Mi prende a mo di sacco di patate e mi porta in camera sua.
«sai mi era mancata questa camera»
«beh io speravo di portarti qui sobria»
«nah»
Daniel pov
Appena non la vedo più mi metto le mani tra i capelli disperato, ritorno dentro e vado dai ragazzi.
«ho fatto un casino assurdo»
«che è successo?» chiede Corbyn.
«Stormi mi ha visto con Camila»
«cazzo, ma tu con chi vorresti stare»
«Stormi ovvio, solo che non credo che lei lo voglia»
Appena sento che mi squilla il telefono rispondo subito.
«pronto?»
«Daniel sono Kylie Jenner, la mamma di Stormi, è con te?»
«mio dio no, perché?»
«perché non è ritornata a casa»
«mi dispiace ma non è con me»
«va bene farò un giro di chiamate»
«mi faccia risapere»
Stacca.
«ho fatto un casino»
Stormi pov
«Edwin lo sai che Daniel mi tradiva?»
Lui mi fa stendere sul suo letto.
«riposati»
«ma io non voglio»
Squilla il telefono ad Edwin e lui risponde.
«si?... sisi è qui con me, sta bene... stia tranquilla»
E rimette a posto il telefono.
«chi era?»
«tua madre»
«aaaaahhh»
«vado in bagno, ritorno subitissimo»
«okay»
Appena esce da camera mi addormento.
Edwin pov
Ritorno in camera e vedo che si è addormentata, mi stendo accanto a lei e inizio ad accarezzarle i capelli, ad un certo punto mi abbraccia e appoggia la testa sul mio petto.
Sorrido, prendo il telefono e le faccio una foto, la metto sulla storia e scrivo "you must be a goddess".
Dopo un po' mi addormento anche io.
Stormi pov
Mi risveglio con un mal di testa assurdo, apro gli occhi e vedo Edwin.
Sorrido e mi alzo piano per non farlo svegliare e vado in sala dove vedo Nick.
«Nick mica avete qualcosa per il mal di testa?»
«certo» si alza e va a prendere un medicinale, fa sciogliere la pasticca nell'acqua e mi da il bicchiere. Lo bevo e poso il bicchiere sul tavolo.
«come stai?»
«bene dai, tu?»
«tutto bene»
Sorrido e ritorno in camera.
Vado su instagram e guardo le storie, appena vedo la storia di Edwin sorrido e mi stendo accanto a lui.
Vedo che si sposta e mi abbraccia, ancora dorme.
Guardo l'ora e do un morso alla spalla di Edwin, sento che mugula e si addormenta.
Dato che non si sveglia decido di provocarlo.
Inizio a baciargli il collo.
«se non ti svegli smetto»
Apre gli occhi mi guarda.
«hai smesso»
«beh era solo per farti svegliare»
Sorrido e sento il telefono squillare quindi rispondo.
«pronto?»
«Stormi come stai?»
«abbiamo chiuso, non c'è bisogno che mi chiami»
«sei scappata ieri sera»
«sai perché? Perché mi hai tradito» stacco e metto il telefono sul comodino.
«hai fame?»
«forse, ma se cucini te mi passa la fame» rido.
«come scusa?» ride ed inizia a farmi il solletico.
«tu non sai cucinareee» dico ridendo.
«rimangiati ciò che hai detto»
«no»
«si, ti dimostrerò che ora so cucinare»
«va bene ci sto»
Ci alziamo e andiamo in cucina.
Prende tutto il materiale per fare i pancakes e io mi siedo.
«sai che non ti aiuterò per niente vero?»
«ma come dai»
«eh no»
Sorrido e lui inizia a pesare gli ingredienti, vedo che mette troppe uova ma non dico niente.
Mischia tutto e mette la ciotola in frigo.
«fino ad ora ci siamo»
Mi squilla il telefono e io rispondo subito.
«pronto?»
«si pronto siamo lo staff di make a wish, vorremmo informarla che c'è una bambina che vuole stare un giorno con lei, accetta?»
«ovvio, che ha la bimba?»
«cancro ai polmoni, terminale»
«mio dio se vuole ci starò anche due»
«va bene, quindi domani verrà a prendere la bimba all'edificio»
«perfetto»
«arrivederci» e stacca.
«starò con una bimba domani, vuoi starci anche tu?»
«certo che si»
Sorrido, passiamo tutta la giornata insieme e la sera ritorno a casa, appena mi stendo sul letto mi addormento.

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