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La musica era ad un volume decisamente troppo alto per le mie povere orecchie

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La musica era ad un volume decisamente troppo alto per le mie povere orecchie.

Ero quasi completamente sicura che, oltre a farmi venire un mal di testa di proporzioni gigantesche, sarei diventata persino sorda ma, del resto, cosa potevo aspettarmi di diverso da una festa in grande stile?

Il silenzio assoluto non era ovviamente contemplato in queste circostanze, anche se non mi sarebbe affatto dispiaciuto.

Mi trovavo in un angolino di quella immensa sala da ballo luccicante, addobbata con una marea di luci dorate e argento in modo da rimandare ai colori degli addobbi floreali che, come prevedibile, erano degli stessi colori. Persino le tovaglie dei buffet erano color oro, in metto contrasto con l'argento brillante delle posate.

Per tutti gli Dei di Aracieli, mi sarebbe venuto da vomitare se avessi visto anche solo un altro oggetto di quei due colori.

Fortunatamente per i miei occhi, almeno gli invitati a quella festa, a dir poco insensata, erano vestito con degli abiti di vario colore.

Sarebbe stato davvero eccessivo se anche loro si fossero coordinati gli indumenti eleganti con gli addobbi della sala che mia madre aveva scelto appositamente per far colpo sulla Regina di Alto Cielo, Hemera.

In quel preciso istante si trovava nelle vicinanze di una grande finestra semiaperta, intenta ad osservare chiunque si muovesse, o anche solo respirasse, in quella stanza.

Il suo modo di dare circospetto e lo sguardo freddo e distaccato che rivolgeva a chiunque era a in grado di farmi accapponare la pelle.

Sembrava un pezzo di ghiaccio che mai e poi mai si sarebbe sciolto, neanche con una fonte di calore decisamente elevata.

Come se avesse saputo che la stessi osservando dall'altra parte della sala da ballo, puntò immediatamente i suoi occhi gialli e neri su di me.

Io non distolsi lo sguardo e continuai a fissarla con una certa insistenza.

La corona con le sette stelle era come sempre sul suo capo ma, questa volta, invece della solita acconciatura, che prevedeva la sua chioma fluente nera libera di ricaderle sulle spalle in morbidi ricci, ne aveva scelta una che le legava i capelli in una coda di cavallo bella ordinata che le faceva risaltare notevolmente gli orecchini dorati che le pendevano dai lobi e il lungo collo scoperto che il Fato le aveva fatto dono.

Indossava un abito color oro, lungo e vaporoso, con una generosa scollatura che le metteva in risalto il decolté prosperoso.

Le spalle erano scoperte, tuttavia, indossava un paio di guanti lunghi, come prevedibile, in color oro proprio come il suo abito.

Quella donna era sempre vestita con abiti color oro.

Ma come faceva ad essere così monotematica!?

Io mi annoiavo persino ad usare due vestiti di ugual colore due volte in una settimana.

Roba da matti.

ASTRAEA "Il sangue degli Eterni"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora