"Beh, Capodanno tra uomini." aveva commentato Tommaso, prima di bussare alla porta di Lorenzo.
I due si erano accomodati, portando con sé vari snack per l'aperitivo, non appena Lorenzo aveva aperto la porta. In quegli ultimi tempi tutti si erano fatti prendere dalle proprie faccende personali e non si erano visti più di tanto. Da quello che Tommaso ne sapeva, Lorenzo e Rufus avevano lavorato come dei muli dietro uno dei loro spettacoli fino a metà Dicembre, mentre sia Giulio che Tommaso si erano arrotolati le maniche per guadagnare qualche meritato spicciolo.
In ogni caso, la notte di Capodanno, si erano ritrovati tutti e quattro, Tommaso, Giulio, Rufus e Lorenzo. Certo, Tommaso era consapevole che per qualche imprecisato motivo Lorenzo lo odiasse, ma c'era ben poco da fare al riguardo.
"Certo che hai una casa strana, tu." disse, spostando lo sguardo sulla quantità imbarazzante di statuette di vetro che stavano in giro, un po' ovunque. Sembrava di essere nella casa di un accumulatore compulsivo che in qualche modo riusciva a rimanere ordinato.
"Dov'è Tchaikowski?" aveva chiesto Giulio, guardandosi attorno.
"Oh, l'ho lasciato a casa. Non è un cane che si spaventa molto per i fuochi per fortuna." aveva risposto Rufus.
"E poi quella dannata palla di pelo porterebbe sporco ovunque e distruggerebbe qualcosa. Niente animali, qui. Tommaso, vale anche per te." Lorenzo aveva preso le varie cose che i due avevano portato (noccioline, patatine, nachos e quant'altro) e si stava dirigendo in sala da pranzo.
"È sempre così carino..."
Tutti quanti si diressero nella sala da pranzo. Sul lungo tavolo si trovava una quantità imbarazzante di cibo, che non solo sarebbe bastato per l'aperitivo di quella sera, ma per moltissime altre sere a venire.
E soprattutto non mancava affatto l'alcool, come Tommaso ebbe piacere di notare.
Mangiavano, parlavano, Lorenzo e Tommaso si scambiavano qualche sguardo in cagnesco, ma tutto era molto tranquillo. Ancora era presto, non si sentivano ancora i botti.
"Vi dirò - annunciò a un certo punto Tommaso, prendendo in mano una delle due bottiglie di bourbon che erano lì presenti - Ho voglia di rendere la serata più interessante. Giochiamo ad "Hai mai"."
Lorenzo incrociò le braccia "Credevo che avessimo tutti superato la quinta elementare."
"Hai delle idee migliori? Io ho voglia di fare giochi alcolici." rispose Tommaso, stappando la bottiglia e versando più o meno la stessa quantità di liquido in quattro bicchieri diversi.
"Dunque... uno dice una cosa che non ha fatto, e se gli altri l'hanno fatta devono bere, giusto?" chiese Lorenzo, prendendo in mano il bicchiere e facendo la sua solita faccia che sembrava urlare al mondo "Siete tutti dei pezzenti".
"Esattamente. Inizio io! - Tommaso si guardò attorno, anche Rufus e Giulio avevano preso i loro bicchieri e attendevano istruzioni - Allora... non ho mai... detto di essere gay."
Tommaso vide Lorenzo bere, mentre gli altri due rimasero al loro posto. Ma andava bene così.
Tommaso aveva un obbiettivo chiaro, non aveva mai visto Lorenzo da ubriaco, e nel caso la cosa fosse stata degna di prese in giro varie, lui ne sarebbe stato parecchio contento. Non vedeva l'ora di avere motivo di prendere un po' per il culo quel perfettino che lo odiava senza motivo.
Lorenzo alzò lo sguardo al soffitto, per poi proseguire con una delle suddette occhiate da snob "Non ho mai indossato una giacca di pelle."
Sia Giulio che Tommaso bevvero, anche se il primo con una certa riluttanza.
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Sunflowers
Teen FictionIl Girasole simboleggia l'allegria, la solarità e la vivacità. Regalare quindi un fiore di Girasole equivale a rimarcare il carattere gioioso e allegro. Carattere con cui, la persona che lo riceve, affronta la vita. Un altro significato del Girasole...