RIVALS | jjk. ✓ (Traduzione Italiana)

1. Un nuovo rivale

Tutti i crediti di questa storia vanno a jiminfication

Se solo fossi nata in un altro secolo; lontano il più possibile da Jeon Jungkook... sarebbe stato grandioso.

"Sopporta." Jungkook tiene stretto il mio polso, quasi scavando con le unghie sulla mia pelle. Il suo sguardo è perfido e i suoi occhi iniettati di sangue.

"Hai appena disegnato un fottuto cazzo sulla mia faccia?"

- FLASHBACK -

Esami di ammissione. Primo classificato, Jeon Jungkook.

Esami di metà anno. Primo classificato, Jeon Jungkook.

Esami di fine anno. Primo classificato, Jeon Jungkook.

Fottuto.

Jeon.

Jungkook.

E lì c'era scritto il mio nome.

Proprio sotto il suo.

Sembrava quasi una presa per il culo. Sono sempre stata la prima della scuola e così doveva continuare ad essere, dal momento che dopo aver passato la scuola media sono entrata in una delle scuole superiori più prestigiose in Corea.

Eppure questo coglione fastidioso che non si interessa di nulla, è riuscito a battermi in ogni esame importante. Fa ribollire la competitività che è in me.

"...piacere di conoscervi tutti..." Jungkook è in piedi sul palco dietro al podio, fregandosene di tutto. Colui che ha superato l'esame di ammissione è stato scelto per pronunciare il discorso di apertura della cerimonia. E' certamente un grande onore ma...

"Ah, per quelle che vogliono il mio numero. Dovete battermi al prossimo esame." dice al microfono con uno sguardo diabolicamente compiaciuto.

"AAAAAA!" tutte le ragazze intorno a me urlano talmente forte da farmi diventare sorda mentre i ragazzi sembrano schifati e così lo sono anch'io.

Alzo gli occhi al cielo.

Ho peccato all'esame d'ammissione ma di sicuro supererò i prossimi. Questo era il mio piano iniziale.

Ed eccomi di fronte alla bacheca. Lo stesso identico risultato dell'ultima volta.

Jeon Jungkook primo, Min Soojung seconda.

"Signorina Soojung, dovresti impegnarti di più la prossima volta. Non credi?" Jungkook è appoggiato di schiena al muro con quel fastidioso ghigno attaccato alla faccia. Lo fulmino con lo sguardo e lo sorpasso a grandi falcate.

"Allora lo vuoi davvero il mio numero." Sento dietro di me la sua voce con quel tono arrogante e la furia prende possesso di me.

Rapidamente mi volto e la mia gamba destra di schianta sul muro proprio accanto il suo fianco. Si dimostra interessato mentre mi affronta leggermente scioccato dalla situazione che ho creato.