"Perchè mi segui? E' fastidioso." schiocco la lingua per enfantizzare il tutto. Jungkook rimane impassibile alle mie parole, cammina silenziosamente accanto a me con una mano nella tasca della sua giacca colorata. Ogni tanto fischia, lanciandomi qualche occhiata di nascosto. Il tutto mentre scalcia qualche sasso vicino a me per attirare l'attenzione.
Mi rendo conto di quanto i nostri vestiti siano diversi. Io che indosso pantaloni della tuta boemi andando a fare la spesa con le pantofole di mia madre e lui che è l'esatto opposto. Jungkook indossa abbigliamento costoso, perfino le sue scarpe sembrano nuove di zecca. Rabbrividisco nel notare le sue suole che calpestano a terra: saranno di sicuro sporche ora.
Due occhi sono incollati su noi due. Sembrerò tipo una madre noiosa che porta suo figlio al supermercato.
"Posso provare la tua cucina dopo?" la faccia di Jungkook spunta fuori proprio dritto davanti a me, bloccandomi. Abbassa la testa, a pochi centimetri dalla mia. I miei guizzano sul leccalecca che stava leccando. Le sue labbra sono rosse e lucide.
Si toglie la giacca appoggiandola sulle sue spalle e ovviamente io non faccio caso ai bicipiti che si intravedono sotto la sua maglia bianca quando stende un braccio.
"E per quale motivo pensi di avere il privilegio di assaggiare la mia cucina?" ribatto nascondendo la mia frustrazione dietro la mia faccia di bronzo. Le sue labbra rosse sono incurvate in un sorrisetto mentre sta in piedi e con gli occhi ancora incastrati nei miei intensamente. Senza perdere tempo intreccia le sue mani tra le mie, trascinandomi lungo il sentiero.
"Lasciami. Tu, Jungfuck" combatto sotto il suo respiro ma lui non molla. Infine non mi rimane che arrendermi e seguirlo ubbidiente. Le sue piccole risate mi fanno venire le farfalle allo stomaco.
"Non mangio cibo fatto in casa da tempo" Jungkook mi lancia uno sguardo supplichevole. "Mi nutriresti per favore?"
"Ugh, okay okay. Ma prometti di non rompermi più dopo questo!" accetto con riluttanza allontanandomi velocemente con il cestino della spesa in mano. Jungkook mi segue avidamente con un ampio sorriso.
"Ti aiuto" si offre, appoggiandosi alle mie spalle allungando una mano. Il mio cuore si ferma per un attimo quando lui mi abbraccia da dietro: i nostri corpi premono tra loro per un agonizzante minuto prima che lui afferri il cestino con gli ingredienti.
"Cosa cucinerai?" gli angoli della sua bocca si sollevano non appena si accorge del rossore sulle mie guance.
"...pasta." rispondo silenziosamente girandomi per evitare il suo sguardo. Merda, è più difficile di quanto pensassi.
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"C'è qualcuno a casa?" domanda lui, inchinandosi per togliere le scarpe. Io scalcio via in malo modo le pantofole facendone volare una alla fine dell'ingresso.
"Siamo solo io e te." appoggio le borse della spesa sul tavolo. Jungkook solleva lo sguardo in risposta, sembrando davvero di buon umore.
"Non ti sembra un... appuntamento?" Jungkook si avvicina a me che stavo dietro il tavolo. Si protende in avanti con i gomiti puntati sulla superficie mentre mi fissa. "Come un appuntamento a casa, cucinare insieme...quel tipo di cose insomma."
"Juanfuck, le persone coinvolte dovrebbero piacersi e tu a me non piaci. Perciò no, questo non è un appuntamento." rispondo io tranquillamente accendendo i fornelli. Jungkook sembra divertito.
"La smetteresti di fissarmi?" lo guardo, con un coltello in mano. Ne rimane quasi sorpreso ma ben presto ritorna la sua espressione giocosa.
"Stai bene con il grembiule, non è colpa mia." mi squadra dall'alto in basso.
"Fammi un favore, vai a giocare da qualche parte in casa o qualcosa del genere, okay? Oppure non ti cucino proprio un cazzo" lo minaccio io. Jungkook aggrotta le sopracciglia ma poi ubbidisce. I miei occhi seguono la sua figura finchè non sparisce dalla cucina e con sollievo mi calmo.
Non volevo ammetterlo ma lui ha questi modi con me, in un modo o nell'altro è stranamente convincente e mi fa provare emozioni mai provate prima. Mentre mescolo il curry nella pentola i miei pensieri sono tutti rivolti a Jungkook. Non è un cattivo ragazzo, penso.
E poi me ne accorgo. Oggi era il giorno del bucato.
"CAZZO!" mormoro-urlo a me stessa scioccata, spegnendo i fornelli e slacciandomi il grembiule. Le mie gambe si muovono più in fretta del corpo e piombo nella mia camera trovando così Jungkook che se ne stava lì dandomi la schiena.
E sparso in cima al letto c'era tutto il mio intimo a pois.
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RIVALS | jjk. ✓ (Traduzione Italiana)
Fanfiction[COMPLETATA] "Hai appena disegnato un cazzo sulla mia faccia?" N.B Tutti i diritti di questa fanfiction vanno a @jiminfication. Sequel - RIVALS 2: Seek Your Truth. HIGHEST RANKS: 1 #jjk 18/01/2020 2 #jeonjungkook 11/01/2020 1 #jeonjungkook 10/03/202...