28. La calma prima della tempesta

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"Sii mia." la sua voce mi risuona nella testa, facendomi muovere le mani a rallentatore come se stessi sognando. A questo punto, non ho nemmeno finito di fare il mio lavoro a causa del piccolo evento accaduto poco fa.

"Perchè sorridi in quel modo così inquietante?" la mia collega mi dà una gomitata, guardandomi in modo sospettoso. "Fammi indovinare, è successo qualcosa di bello?"

"E' più come se fossi pronta per una vita di tortura d'ora in poi." ad ogni modo sorrido gioviale, le guance si colorano di rosa per la pura felicità. "Il nostro negozio chiude abitualmente, a differenza della sua bocca."

"Ooh. Fidanzato?"

"Non lo so. Forse." rispondo esitante. "Voglio dire- non abbiamo ancora ufficializzato le cos-"

Tlinngg. L'improvviso suono del campanello d'entrata interrompe i miei pensieri, indicando che un cliente è appena entrato nella piccola panetteria rustica. Ero sul punto di voltarmi per dare il benvenuto al tipo- quando realizzo in che situazione sono.

"Hey carina. Vorresti darmi alcuni dei tuoi panini?" Jungkook si appoggia sul bancone in mia direnzione; con grande stupore per la mia collega. Ughhh. I miei occhi girano così indietro che sono certa di poter vedere le mie stesse cavità oculari.

"B-benvenuto! Posso aiutarti?" Rina lo accoglie timidamente, ovviamente già caduta nel suo fascino.

"Si. Ordino Min Soojung, per favore." afferma palesemente, troppo per il mio imbarazzo. Di lato riesco a vedere la luce di delusione dagli occhi di Rina, non appena capisce chi è lui.

"Dal momento che il tuo fidanzato è qui, dovresti andare via prima. Chiuderò io il negozio, okay?" mi assicura Rina dolcemente mentre mi da qualche colpetto alla schiena. La mia bocca si apre velocemente per negare la relazione, solo per cadere leggermente dietro Jungkook che fa lo spiritoso.

"Si. Lei non dovrebbe far aspettare il suo ragazzo per troppo tempo. Fa freddo fuori, no?" mi guarda di soppiatto mentre mi forza ad essere d'accordo con lui. "Il tuo ragazzo."

"Lo sai? Lui ha le mutande di-" cerco di esporlo ma Jungkook mi copre velocemente la bocca e la faccia di Rina diventa ancora più confusa.

"Lo sai? Lei ha le mutandine a-" Jungkook mi indica prima di ottenere un calcio rotante dalla mia gamba. Geme in dolore, strofinandosi la pancia dall'impatto che lo ha colpito.

"Ce ne andiamo, Rina. Ricordati di chiudere a chiave la porta!" mi volto verso la mia collega che ha appena assistito al nostro blaterare. Annuisce piano, guardandomi mentre intreccio il mio braccio con il suo trascinandolo fuori dal negozio.

"Perchè sei venuto? Sono le dieci." sollevo le sue dita fredde, scaldandole con le mie mani. Jungkook mi studia attentamente; il suo sguardo curioso ora è perfino molto più intimo e preoccupato. Adesso, anche se il modo in cui mi tiene la mano è veramente diverso - è delicato, come se stesse trattando con la sua ragazza, non con un'amica.

"Sono venuto esattamente perchè sono le dieci. Sono venuto a prenderti per tornare a casa."

Oh no.

La sua improvvisa dolcezza lascia il mio corpo paralizzato, incapace di rispondere con una frase di senso compiuto come sono solita fare. Jungkook sembra guardarmi dentro e così mette le mani dolcemente attorno a me, stringendomi in uno stretto abbraccio. "Sono cosi felice." la sua voce trema. "Cosi felice che non riesco a pensare bene, Soojung. Tu mi fai sentire in questo modo."

"Non dovevi venire a prendermi...c'è un autobus che posso prendere.." nascondo la guancia sul suo petto, abbracciandolo più forte. L'atmosfera tra noi comincia a stringermi il cuore- lui si sente nel mio stesso modo e improvvisamente diventa magico. La sensazione nel mio stomaco si trasforma in tanti modi inimmaginabili, a volte si capovolge quando mi tocca così piano, delicatamente, come un ragazzo adolescente impotente all'amore.

"Prendiamo questo ultimo autobus per tornare a casa, allora." suggerisce lui, mostrando i suoi denti da coniglietto quando sorride.

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"Sediamoci laggiù!" trascino Jungkook per la mano eccitata, con suo grande divertimento. Si lascia cadere accanto a me mentre sedevamo proprio in fondo del tranquillo autobus, apparentemente vuoto.

"Jungkook." mi volto verso di lui.

"Hmm?"

"Riguardo quello...sono un pò spaventata." Poso lo sguardo sul pavimento; troppo imbarazzata per guardarlo negli occhi. "E' solo che...non sono mai uscita con un ragazzo prima, ho paura che tu veda lati di me che non vorresti vedere. Potresti pure odiarmi, Jungkook. Ho paura."

Mentre comincio a pentirmi delle parole che ho appena detto, sento una mano sulla mia, stringerla piano mentre accarezza il retro di essa con il pollice. Jungkook mi guarda direttamente negli occhi.

"A quel punto, semplicemente imparerò ad amare ogni lato di te."

Non appena lo dice, i miei occhi si sollevano con incontrollabili lacrime; è come se lui stesse portando via il peso che ho nel cuore, rimpiazzandolo con un calore che non avevo mai sentito prima. Le mie paure vengono delicatamente accettate in una semplice frase. Fidanzato. Una sensazione di innegabile tenerezza occupa la mia anima e sento il mio corpo come se fosse stato avvolto accuratamente in una coperta che lui mi ha dato.

Nel bel mezzo di questa corsa dei sentimenti, sento il suo palmo scivolare nel calore della mia guancia, avvicinandomi a lui. I miei occhi si chiudono automaticamente quando appoggia le sue labbra sulle mie. Il modo in cui mi bacia è così, così delicato e subito fa sciogliere la mia mente intensamente. E' quasi come se fossi in un altro mondo; il suo mondo.

"Sono il tuo ragazzo adesso." parla a fior di labbra, accarezzandomi la guancia con la mano."Capito?"

Annuisco. Mentre entrambi veniamo portati a casa dall'autobus, il mio cuore si infatua e si calma con lui al mio fianco. E' cosi bello che sembra quasi impossibile. Come se stesse per scomparire. Quello che non sapevo; che la quiete nel mio cuore avrebbe presto incontrato una devastante tempesta.


RIVALS | jjk. ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora