16. Giochi

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"Jungkook...?" gli tocco delicatamente la schiena, con voce cauta e dolce. Si agita nel mio piccolo abbraccio, tuffandosi più a fondo sull'incavo del mio collo.

Gli do il permesso di calmarsi sulle mie braccia per un altro pò. La tensione nell'aria sale e riesco a sentire il suo respiro caldo solleticarmi ai lati dell'orecchio; il suo petto si alza e si abbassa contro il mio.

"Hey." dice lui, allontanandosi per guardarmi con occhi profondi. Vengo colta di sorpresa dal suo sguardo il quale sembrava potesse perforarmi l'anima fino in fondo. Mi osserva curioso e i miei occhi si soffermano sulle sue orecchie, diventate scarlatte.

"Puoi rimanere con me fino all'alba?"

Aggrotto le sopracciglia confusa dal momento che non sono sicura di quello che ho sentito. Mi sta forse chiedendo di restare con lui per la notte, insieme, nel suo letto?

"Intendo" le guance di Jungkook arrossiscono alla mia reazione. "Di restare sveglia con me fino a domani."

I miei occhi sono bloccati su Jungkook che si allenta la cravatta, esalando un profondo sospiro dalle sue labbra rosee. Noto il tessuto traslucido della sua camicia bianca, aderire completamente sui suoi muscoli scolpiti, il che non mi aiuta.

"Ma cosa faremo?" sposto lo sguardo altrove non appena lui si volta verso di me. Le labbra di Jungkook sono schiuse, incurvate in un ghigno astuto mentre si arrotola le maniche della camicia in risposta.

"Giochi." risponde.



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"UGHHH! E' TRUCCATO" grido io calpestando a terra frustrata.

"Solamente ammettilo, Miss secondo posto..." Jungfuck e la sua voce irritante fanno scoppiare la rabbia dentro di me. Sembra divertito dai miei sguardi fulminanti che gli lancio.

"Un altro giro. Ti batterò questa volta..." incrocio le braccia, mordendomi il labbro inferiore mentre gli lancio l'ennesima occhiata irritata. Lui rimane impassibile, accettando la mia sfida per la sesta volta.

E così è iniziato il nostro battibecco a volte facendo la lotta sul pavimento quando lui cercava di barare. Ogni volta venivo lasciata sconfitta per terra, incapace di battere la sua forza immane e i sorrisi sfacciati.

Si mette a cavalcioni su di me e immediatamente i suoi occhi vanno in direzione delle mie cosce scoperte, in quel momento mi rendo conto che il vestito si è sollevato nel mentre. Lo tira giù al posto mio allontanando gli occhi da ciò che aveva visto.

"Yah, pervertito!" lo colpisco lievemente sulla spalla tenendo i lembi dell'abito. Una risata soffocata scappa dalla sua bocca, la più naturale, autentica risata che io avessi mai sentito da lui. E' quel tipo di risata che mette in mostra i suoi denti da coniglietto e i suoi adorabili occhi chiusi.

"Sei così felice?" le mie labbra si incurvano anch'esse alla sua reazione. Jungkook mi osserva con un'espressione mai vista, un calore stabile che sembra abitare i suoi occhi sinceri. Lo definirei, amorevole.

"Sì perchè sei qui con me." dice lui, attirandomi sul suo petto facendomi sedere comodamente in mezzo alle sue gambe. Mi abbraccia forte come se fossi un tesoro prezioso, con la punta del dito crea dei cerchi immaginari sulla mia schiena.

I ricordi delle sue labbra sulle mie diventano improvvisamente dei flash nella mia mente e il mio viso diventa rosso come un pomodoro. Jungkook appoggia la testa sulla mia spalla, beandosi del contatto delle mie braccia mentre lo abbraccio maggiormente.

"Soojung." mi sussurra all'orecchio, facendomi rabbrividire. "Mettiamoci qualcosa di più comodo."

Annuisco timidamente alle sue parole e grido in allarme non appena mi prende in braccio stile sposa. Mi inclina la testa sul suo petto, tenendomi salda sulle braccia. Osservo la sua espressione gioiosa che mostra quanto sia cambiato il suo umore rispetto a prima.

Mi porta in una cabina armadio dentro la sua stanza per i giochi. Sì, una cabina armadio. C'è voluto un pò siccome la stanza è davvero grande, proprio come il mio stomaco dato che mi sono riempita di cibo alla festa. Niente rimpianti, quella carbonara era eccellente.

Jungkook mi appoggia silenziosamente su uno sgabello, tenendo in mano quella che sembra essere una sua maglietta. La esamino ammutolita, mi cade quasi la mascella vedendo la marca Gucci sull'etichetta. Che cos'è questo, un pigiama fatto apposta per i ragazzi ricchi snob?

"Non dirmi che veramente indossi Gucci per dormire." lo guardo incredula e lui non nega. Jungkook si appoggia al muro con un sorrisetto stampato in faccia.

"E' più importante se ti sbrighi e ti cambi." dice, gli occhi incollati sul mio corpo.

"Allora vattene no?"

"Perchè dovrei? Insomma - la notte non è ancora finita e tu sei ancora la mia finta fidanzata."

Corrugo le sopracciglia alla parola finta, non rendendomi conto che mi sta solamente infastidendo. Avevo sperato in qualcosa dopo tutte quelle cose che sono successe stasera.

Jungkook ridacchia leggermente, avvicinandosi con un ampio sorriso. Mi bacia sulla fronte lasciandomi ancora di più senza parole.

"Scusa gattina...Ti lascio sola ma prima lascia che mi cambi velocemente." dice prima di levarsi gli abiti superiori senza esitazione. Jungkook sceglie una maglietta a caso, passandosi una mano tra i capelli nel mentre. La sua pelle scoperta mi distrae dal mio treno di pensieri. Merda, sto sbavando?

"Se vuoi farti la doccia prima di andare a letto, il bagno è laggiù." rimette apposto l'appendiabiti dentro l'armadio, indicandomi poi un'altra porta. "Tutto quello di cui hai bisogno è lì dentro."

"Dobbiamo comunque rimanere svegli?" gli chiedo, cominciando a sentire le palpebre pesanti.

"Meglio scartare il piano e dormire." risponde.

"Dove?" chiedo.

"Insieme."

"Oh." rispondo, non sapendo come elaborare il tutto. A questo punto la mia faccia era bollente, così fuggo veloce nel bagno per nascondermi da Jungkook.

"Soojung" lo sento gridare da dietro la porta.

"Che c'è?" replico frustrata.

"Lavati bene."



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RIVALS | jjk. ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora