V.

147 6 0
                                    

Emma

"Ah, e chi sono i vostri amici? Magari li conosco." chiede Harry, guardando entrambe con un mezzo sorriso.

"No, non penso proprio che tu li conosca. Ma magari uno di questi giorni potremmo rivederci e avresti l'opportunità di conoscerli." propone Megan con un sorriso smielato. Ma cosa . . .

"Megan, dubito che Harry abbia tempo da perdere con noi." dico lanciandole un occhiata intimandole di smetterla. Non so cos'abbia in mente, ma qualsiasi cosa sia sono certa che non mi piacerà.

"In realtà mi ha fatto piacere conoscervi. E si, sarei felice se ci rivedessimo." dice lanciandomi un occhiata di sfuggita prima di tornare a guardare Megan, alla quale si illumina il viso di una gioia sfacciata. "Anzi, questa sera farò un concerto al Sansiro, sarei felice se veniste." aggiunge come se niente fosse. Come se invitare due perfette sconosciute ad un suo concerto fosse cosa da niente.

"Cosa?! Dici davvero?!" esclama Megan saltando su dal divano facendo scoppiare a ridere Harry. "Ma pensavo che i biglietti fossero finiti!" dice lei quasi mettendosi a saltare per la stanza.

"Si, è così. Ma posso sempre procurarvi un paio di posti. Oppure potreste stare dietro le quinte." dice lui gentilmente.

"Oh mio Dio!" esclama Megan saltando letteralmente addosso a lui, che perplesso ricambia l'abbraccio improvviso della mia amica.

"Megan!" la richiamo e lei si stacca di botto da lui.

"Oddio scusa." gli dice ridendo.

"Nessun problema." dice lui e sono stupita di vedere le sue guance tingersi di rosa. Cavolo è un cantante famoso in tutto il mondo, gli capiterà di continuo che qualche fan gli si getti addosso. Non può veramente sentirsi in imbarazzo! Lo guardo e mi accorgo che anche lui mi sta fissando. Distolgo lo sguardo più infretta che posso, facendo finta di niente.

"Allora verrete?" chiede.

"Ovvio che si!" esclama Megan. Lui le sorride e poi torna a guardare me.

"E tu Emma? Verrai?" domanda con una strana sfumatura più scura nello sguardo . . . Speranza?
No . . . Impossibile.

"No. Ho da fare sta sera." rispondo prima ancora di poterci pensare.

"Ma che stai dicendo?! Non hai nulla da fare!" esclama Megan indispettita. Accidenti Megan, smettila.

"Invece si. Devo studiare." dico. In questo momento desidererei tanto essere una bugiarda migliore, una brava quanto Megan magari, ma non lo sono.

"Scherzi vero?" mi chiede lei e vedo una scintilla di rabbia attraversarle il volto.

"No, sono più che seria." affermo. "Ti ringrazio Harry, ma credo che ora io e Megan dovremmo andare." dico alzandomi in piedi e raggiungendo la porta. Lui mi guarda per un secondo che sembra eterno, con una strana espressione in viso, ma poi si alza anche lui.

"Okay . . ." dice, sembrerebbe quasi deluso. Ma probabilmente anche lui non vede l'ora che ce ne andiamo.

"Megan i nostri amici ci aspettano." dico, riciclando la scusa con cui abbiamo liquidato i tipi del bar quando dovevamo nasconderci dalla sicurezza dell'hotel. Lei mi fissa, impalata al centro della stanza, con un espressione indecifrabile, come se tentasse di leggermi dentro. Poi sbuffa infastidita e si avvicina mentre io apro la porta e sparisco in corridoio, sottraendomi dallo sguardo insistente del ragazzo che non la smetteva di fissarmi come se fossi una creatura misteriosa non ancora stata scoperta dall'uomo.

"Ciao Harry." dice Megan prima di seguirmi e sento la voce di lui che ricambia il saluto con un semplice 'ciao'. Poi la porta si richiude e posso finalmente riprendere a respirare normalmente.

Space between us Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora