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Nella vita tutto e un Imprevisto un momento prima possibilmente eri nella tua casa e quello dopo ti stavi per buttare dal'sedicesimo piano di un albergo.
Finalmente la mia prigionia era finita potevo tornare a casa, apri quelle gradi porte e la luce del sole finalmente mi si posò sul viso assaporai l'aria della campagna e mi incamminati verso mia madre le corsi in contro abbacinandola o almeno provandoci *la madre e in sedia ha rotelle* finalmente ero libera da quel posto, per tutto il viaggio raccontai a mia madre della struttura dei altri pazienti di come mi trattavano di tutto in pratica.

Mi lasciarono davanti al mio Appartamento salutai mia madre e il mio patrigno e salì al quinto piano dove abitavo apri quelle porte e finalmente mi sentivo a casa, afferrai io telefono e chiamai la mia amica Zoe dicendole di venire: nel frattempo io apri le finestre spolverati un po in giro per essere sta vita tre mesi la casa era abbastanza in ordine.

Senti suonare il campanello corsi ad aprire e la chioma bionda tinta di Zoe mi assalì
"Daria mi sei mancata" mi strinse in un grosso abbraccio Zoe e una delle mie più care Amica una delle poche che mi e sempre stata accanto e la ringrazio ogni giorno senza di lei non sarei qui, quel giorno fu proprio lei a fermarmi dal mio intento di suicidarmi e sempre lui mi consiglio la clinica per curarmi.

Parlammo l'intero pomeriggio mi raccontò le novità nella galleria dove lavoravo e io le raccontai di come mela passai alla clinica mi disse che la clientela era diminuita da quando ero andata via scopiai a ridere infondo melo avevano sempre detto "la gente viene qua solo per te" mi ritornano in mente le parole di Daniele il mio capo.

Quella sera mi sedetti sul divano a guardare la tv mi addormentai quasi subito.
La mattina seguente a svegliarmi era proprio la tv che non avevo spento la sera prima erano circa le sei di mattina: mi infilai sotto la doccia feci una delle doccia più lunghe della mia vita, mi vesti e preparai la colazione, finito di mangiare presi lo zainetto il casco e mi precipitai verso la mia moto al accesso dopo quasi tre mesi funzionava ancora bene sali sopra la moto e corsi per le strade si Seattle quando davanti a me per poco non investiva una ragazza era ben vestita mi feci qualche segno e attraverso la strade era una ragazzina carina corti capelli castani e occhi marroni aveva una felpa molto larga e dei leggings Aveva uno zaino perciò credo stesse andando a scuola.

Arrivata alla galleria presi un caffè e mi diressi verso il mio ufficio mi cambiai misi la divisa del mio lavoro che era un'agonia blu una camicetta bianca e una giaccata blu con la scritta Galleria Di Seatttle in piccolo sulla destra.
Mi misi davanti alla reception salutai Anna la nostra segretaria
"Buongiorno Anna" lei mi guardo in malo modo tra noi due non ha mai corso buon sangue e non credo ne correrà mai
"Abbiamo un cliente terza sala la 344" mi passa la cartella
"Grazie cara" lei alzo lo sguardo per poi riabbassarlo continuando a digitare con le sue unghia finte sulla tastiera masticando la gomma nel frattempo
arrivo davanti alla sala mi sistemo la gonna è entro un ragazzo molto alto e abbastanza muscoloso vestito di tutto punto stava ammirando uno dei nostri quadri
"Buongiorno" chiudo la porta dietro di me l'uomo si gira scoprendo un viso ricoperto dalla barba castana
"Buongiorno lei e la mia consulente ?" Mi avvicino al uomo
"Si piacere Daria" gli porgo la mano che lui stringe con una presa decisa e molto forte
"Ecco sarei interessato a questo quando" mi giro e guardo il quadro
"Questo è uno dei quadri della mostra collezione di chiama La prigione e stato dipinto da uno dei nostri pittori parla di quest'uomo che e imprigionato nella sua quotidianità" e uno dei quadri più belli che abbiamo credo che rappresenti a tutti un po
"Il prezzo quale sarebbe?" Prendo la cartella e inizio a cercarlo
"30.000" lo dico tutto a un fiato per me tutti quasi soldi sarebbero un po troppi magari li avessi
" vabbene lo prendo" cosa ? E serio tutti quei soldi per un quadro
"Può andare alla reception per convalidare l'acquisto" gli altri la porta quando ormai e fuori Inizio a ballare da sola questo e uno delle mie migliori vendite di sempre.

Esco dalla stanza e notò l'uomo ancora alla reception lui alzo lo sguardo e mi fa un gesto di mano io lo ricambio ed entro nel mio ufficio metto una firma nella cartella e al riporto ad Anna la quale mi guarda con un aria di superiorità che ti viene voglia di tirarle quelle existenc finte che si ritrova, le faccio uno dei miei sorrisi più falsi che posso e mi allontano il più possibile arrivo nel ufficio di Zoe ed entro come una furia e mi ritrovo Daniele con Zoe in braccia che si baciano mi corpo gli occhi ed esco okay qualcuno qua mi deve dire qualcosa, ritorno alla mio ufficio e noto un postit Attaccato al mio computer
"Il Tizio di prima mi ha chiesto la tua email glielo data Anna" che troia ma come si permette corro verso la reception per tirarle i capelli ma non la trovo dove cazzo e finta sta ragazza
Inizio a girarmi in torno cercando d'ovunque ma sembra volatilizzata non potrà spapare per sempre.

Ecco il primo capitolo finalmente e bello tranquillo lo so ma non sarà sempre così allora ho avuto un po di problemi con il trasloco ma sta notte mi sono potuta portare avanti quindi ho già dei capitoli pronti ❤🥰

L'ossessione Mafiosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora