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(La madre di Daria, e lei che Inizi, il capitolo

Non pensavo che sarei mai venuta in questo posto un locale dove spacciano ma ho bisogno di un aiuto e solo lui mi può aiutare.
Entro nel bar e su un divanetto trovo Daria con il viso graffiato
"Amore mio" mi avvicino al corpo di mia figlia, Damiano entra  dalla sala
"Signiora siamo chiusi" mi tenta di portare via
"Sono qui per affari" mi avvicino lui non risponde mi fa solo segnio di entrare nella sala
"Di che tipo di affari" il ragazzo si siede sulla poltrona
"So chi sei tu sei Damiano Reks il boss del Bronx"
"So che tuo padre tua madre e tre dei tuoi fratelli sono morti del attentato a nome Flint Sermut" sento le sue mani irrigidirsi sulla scrivania
"Perché " lui si avvicina a me
"Lo voglio lontano da mia foglia lo vede per tre secondi e finisce stesa sul letto" una lacrima mi riga il viso
"Voglio distruggerlo" poso le mani sul bancone
"Perché cela tanto con questo uomo " si alza e mi so avvicina
"Lui mi ha rovinato la vita e non voglio che lo faccia pure con Daria" il suo viso si irrigidisce
"Cosa pensa di fare"
"Colpiamolo sul suo punto debole" mi guarda con una curiosità assurda
"Il suo lavoro il tuo caso non credo sia l'unico facciamo in modo che qualcuno lo scopra" lui analizza le mie parole
"No io voglio la sua testa" lo sapevo che non avrebbe accettato
"Facciamo in modo che tutto venga alla luce e poi fai quello che devi fare, così in caso di emergenza non vi collegavano al caso" sembra parecchio interessato
"Vabbee" mi porgie la mano come un patto gliela stringo.

Pov Daria
Apro gli occhi e non riconosco il posto tento di alzarmi ma un dolore alla spalla mi fa ricadere sul divanetto nel quale ero sdraiato
"Zoe" mi alzo e arrivo su divanetto dove e sdraiata Zoe sembra svenuta ha un ferita sulla testa che e curata così all cazzo le accarezzo la testa e una lacrima mi scende sul viso
"Ti prego svegliati" perché cazzo non risponde sento il rumore della carrozzella di mia madre mi giro e la vedo con il ragazzo di prima le corro incontro lei mi accoglie a braccia aperte
"Mamma" le lacrime mi scendono come fiumi
"Zoe non si  sveglia" vedo Silvestro uscire da una stanza
"Ho chiamato l'ambulanza" cosa perché? No ti prego,le lacrime mi scendono come un fiume mi avicino al corpo
"Portala via" cosa no sento le braccia di Damiano aferrarmi come se fossi una piuma mi carica in spalla per poi uscire dalla porta di servizio mi fa aria su una macchina un Alfa Romeo credo.
Tutto il tragitto non sapevo nulla, la mia vita era normale e ora ? Una persona ha cercato di uccidermi resto tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino finché non arriviamo in una casetta in montagna
"Per adesso resterai tu" ferma la macchina
"Perché " non capisco più nulla
"Ti spegero tutto dopo" scende dalla macchina e tenta di aprirmi la porta ma io non scendo
"Voglio andare al ospedale da Zoe" lui mi prende come se fossi la cosa più leggera di sempre
"Mettiti comoda non so per quando resterai qui" mi mette sul divanetto
"Soegami adesso" mi siede sulla poltrona difronte
"Un uomo non sappiamo ancora il  perché ma ciela con te e oggi ha tentato di ucciderti" cosa ora ricordo tutto al improvviso un uomo e parso in mezzo alla strada e Zoe ha sterzato e poi il buoi.
"Perché con me" lui si alza e nella stanza entra mia madre
"Per tuo padre" mio padre io sapevo che era morto
"Tuo padre si chiama Flint e un poliziotto ma non di qui buoni era molto corrotto ho ucciso migliaia di persone in nome della "leggie" se cosi si può chiamare io apena l'ho scoperto  sono scappata qua a Seattle ho avuto paura per te" le lacrime cadono sul mio viso e pure su quello di mia madre
"Non odiarmi perfavore" mi stringie in un abraccio
"No io non ti odio" ho capito perché ha fatto tutto questo e per me vabbene non e giusto ma l'ha fatto solo per il mio bene
"Perche devo stare qua ?" Lei si allontana
"Ho paura che centri tuo padre" si allontana e va verso la porta finestra
"Perché con me?" Non riesco a capire
"Per ferire me" mia madre si avvicina di nuovo a me
"Perché clea così tanto con te mamma" lei sembra iniziare a innervosirsi
"Devi spare che io subbito dopo l'ho denunciato in anonimo " mia madre si copre le mani
"Se adesso sono sulla sedia a rotelle e sempre colpa sua non riuscendo ad ammazzarmi ora ci prova con te" mi si avvicina
"Voglio solo proteggerti" si allontana e escie dalla stanza lasciandomi da sola con Damiano
"La tua stanza e al piano di sopra" mi fa spazio aiutandomi a salire le scale  per la spalla che ancora mi fa male
"Perfetto io adesso mene vado tu stai ferma e non tene andare" non sembra una domanda ma quasi un avermazione scendo dinuovo sul salone, vedo l'alba credo che questa sia la mia sera più strana di sempre.

L'ossessione Mafiosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora