"L’amicizia può avvenire solo attraverso lo sviluppo del rispetto reciproco e in uno spirito di sincerità."
-Dalai LamaMilano, 5 novembre 2015
Erano passate tre settimane dal giorno in cui avevo iniziato a lavorare e mi trovavo veramente bene.
I miei colleghi erano stati disponibili, cordiali e mi avevano accolta benissimo sin da subito.
Quel giorno, in ufficio c'eravamo solamente io ed Anna, in quanto Antonio aveva preso una brutta influenza che lo aveva costretto a rimanere a letto.
«Marta, che ne dici, pausa caffè?» mi chiese Anna, alzandosi dalla sedia.
«Volentieri, però offro io» risposi, infilandomi velocemente il cappotto e afferrando la borsa.
Scendemmo giù al bar, dove ordinammo due caffè, espresso per me e macchiato per lei.
«Grazie, comunque» dissi alla mia collega e lei mi guardó, un po' stranita.
«Per cosa?» mi chiese lei.
«Perché sia tu che Antonio mi avete accolta bene sin da subito. Mi trovo bene con voi» risposi.
«Che cara che sei! È un piacere avere una persona come te in squadra» disse, finendo di sorseggiare il suo caffè.
Continuammo a chiacchierare per un po', ma all'improvviso, Anna cambió argomento.
«Che ne pensi di Damiano?» mi chiese, facendo un sorrisino compiaciuto.
«È cordiale, gentile, riesce a gestire una mega azienda e si mette sul nostro stesso piano. È un ottimo capo, secondo me» risposi, rimanendo vaga, mentre Anna rimase in silenzio ad osservarmi.
Forse si sarebbe aspettata una risposta diversa, in cui magari io avessi elencato le sue qualità fisiche.
Okay, era innegabile che fosse un bell'uomo, ma oltre quello, a parer mio, Damiano era un capo eccezionale.«Capito» si limitó a dire, dopodiché ci incamminammo per tornare in ufficio.
Ci rimettemmo al lavoro e per tutta la mattinata, organizzai come minimo una ventina di viaggi a clienti perlopiú americani, che venivano in Italia per delle conferenze, per viaggi di lavoro, o per semplice curiositá di visitare il nostro Paese.
«D'accordo signor Miller, la richiameró fra dieci minuti. Il tempo di trovare i voli e la miglior sistemazione. Ma non si preoccupi, per qualunque cosa le manderó il mio recapito ed il mio indirizzo di posta elettronica, semmai avesse bisogno di aiuto quando si troverà qui in Italia» dissi, attaccando una chiamata e mettendomi a cercare ciò che avevo detto.
«Buongiorno ragazze» disse Damiano, entrando nel nostro ufficio.
«Buongiorno» rispondemmo in coro io e Anna.
«Come procede?» chiese, prendendo posto dietro la scrivania di Antonio.
«Abbastanza bene, direi. Ho organizzato circa una ventina di viaggi, sto per concludere l'ultimo.» risposi, continuando il mio lavoro.
«Idem io, da stamattina il telefono squilla costantemente» ridacchió la mia collega.
«Poi mi dedicheró alla videoconferenza di cui mi avevi parlato ieri» aggiunsi in seguito.
«Bene, bravissime. Siccome nel mio studio non prende bene la linea, vi scoccia se vi tengo compagnia per un po'? Devo effettuare un paio di telefonate e sistemare alcune cose» disse Damiano e sia io che Anna annuimmo.
Stavo terminando di organizzare il viaggio al cliente con cui avevo precedentemente parlato, quando Damiano richiamó nuovamente la nostra attenzione.
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Trust Me. || Damiano Carrara.
Fanfiction"Trust me": "fidati di me." Poche parole, ma ricche di significato. "Trust me": ci sono io qui, per te. Lei, una timida ragazza dagli occhi castani, con alle spalle una laurea triennale ed una magistrale, entrambe conseguite con 110 e lode all'univ...