Nove.

462 15 4
                                        

"Rosé, I love you especially today.
Rosé, I love your delicate way."
-The Feeling

*se vi va, vi consiglio di far partire la canzone, a me è stata molto d'aiuto nella stesura del capitolo 💙. Buona lettura!*

Milano, 22 aprile 2016.

L'aria primaverile si sentiva benissimo nella caotica città di Milano.
Quello era per me un giorno speciale, perché avrei compiuto ben ventisei anni ed ero talmente felice da non riuscire a descriverlo.
Il lavoro mi rendeva sempre più orgogliosa di me stessa e delle mie capacità, ma oltre quello, la mia relazione con Damiano andava a gonfie vele.

Da poco avevamo raggiunto i nostri primi tre mesi insieme e avevo finalmente deciso di conoscere i suoi genitori, non appena ne avessi avuto l'occasione, mentre lui invece aveva già conosciuto la mia famiglia qualche settimana prima.

Proprio la mia famiglia era stata felicissima di sapere la notizia e felici lo erano anche i miei colleghi di lavoro, Antonio e Anna, che forse era stata la più felice di tutti e che mi aveva tempestata di domande, a cui ero stata entusiasta di rispondere.
Inoltre, la nostra relazione era bella perché basata su rispetto, fiducia, amore e stima reciproci; inoltre, lui con me era dolcissimo ed apprensivo, anche e soprattutto nelle piccole cose ed era anche per quello che io lo amavo da morire.

Entrai in ufficio e venni accolta da Anna e Antonio che mi saltarono addosso per farmi gli auguri.

«Tanti auguri amica mia!» Mi disse Anna, abbracciandomi forte.

«Grazie tesoro» risposi, ricambiando l'abbraccio.

Mi avvicinai alla scrivania e vidi su di essa adagiato un mazzo di girasoli, i miei fiori preferiti, con ad essi legato un bigliettino.

«Alla mia meravigliosa ragazza, che oggi compie un anno in più. Ti amo» lessi, emozionata.

«Indovina chi li ha portati» disse Anna, felice.

«Posso immaginare» sorrisi, per poi uscire dalla mia stanza e dirigermi verso quella di Damiano.

Bussai, ma non ricevetti alcuna risposta. Allora decisi di entrare lo stesso.

«Dami?» chiamai e all'improvviso mi sentii abbracciare da dietro.

«Buon compleanno, piccola mia» disse, stampandomi un bacio sul collo.

«Grazie, amore. I fiori sono splendidi» sorrisi, voltandomi e dandogli un bacio.

«Sono felice che ti siano piaciuti» sorrise.

«L'unica cosa che manca oggi, è la mia famiglia. Ogni compleanno l'ho sempre trascorso con loro» dissi, amareggiata.

«Mi dispiace tesoro, ma li vedrai molto presto, stai tranquilla. Piuttosto, stasera ti porto in un posto bellino, bellino, bellino per festeggiare insieme. Ti va?» sorrise.

«Sì che mi va» risposi sorridendo a mia volta.

«Allora facciamo così, io alle diciassette devo andare all'aeroporto ad aspettare dei clienti importanti e poi devo tornare qui per sistemare delle cose. Tu quando finisci vai a casa, ti rilassi, ti prepari con calma e io vengo a prenderti per le venti e trenta» disse, accarezzandomi il viso.

«D'accordo. Ora vado, il lavoro chiama» sorrisi.

«Dove vai senza prima darmi un bacio?» rise, abbracciandomi ancora e dandomi un bacio.

«Ci vediamo più tardi» sorrisi, dandogli in seguito una serie di baci sulle labbra e sulla guancia, per poi separarci.
***
Era arrivata la sera e finito il turno, ero andata a casa e me l'ero presa comoda, concedendomi un po' di tempo, dato che ne avevo un bel po' a disposizione.

Trust Me. || Damiano Carrara.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora