Sette.

483 18 11
                                    

"L'amore è una promessa, l'amore è un ricordo, una volta donato non può essere dimenticato, non può mai scomparire."
-John Lennon

Milano, 26 febbraio 2016

Era passato un mese e mezzo da quando io e Damiano ci eravamo dichiarati e lui era proprio dolce e apprensivo nei miei confronti.

Il lavoro poi, andava a gonfie vele ed io ne ero davvero felice.

Avevo anche detto a mia sorella della frequentazione con Damiano e lei ne era stata davvero contenta, iniziando persino a dire di volerlo conoscere, ma ai miei genitori non avevo avuto il coraggio di dirlo, perché avrei preferito vedere come sarebbero andate a finire le cose; per cui avevo gentilmente chiesto a mia sorella, di non dirlo per un po' e lei mi aveva promesso che avrebbe mantenuto il segreto.

Non lo avevo detto neppure ad Anna ed Antonio, non perché non mi fidassi o altro, ma per lo stesso motivo per cui avevo deciso di non dirlo ai miei e così io e Damiano al lavoro ci comportavamo come sempre, ma ci scambiavamo qualche tenerezza, quando ne avevamo l'occasione.

Inoltre, era finalmente arrivato il weekend e dopo un'intensa settimana di lavoro, ci voleva proprio.

«Ragazzi vado via un po' prima, perché devo andare in banca per delle cose prima che chiuda. Ci vediamo lunedì, okay?» disse Anna, spegnendo il suo pc ed alzandosi.

«Ciao bella» risposi, salutandola con due baci sulle guance, dopodiché salutó anche Antonio e andò via.

«Tra un po' vado via anche io, arriva la mia ragazza da Napoli. Sono troppo felice, anche perchè non la vedo da Dicembre» mi disse Antonio.

«Che bello, dai. Quanto starà?» chiesi.

«Fino a lunedì, purtroppo. Anche lei ha da lavorare» rispose.

«E allora vi auguro che possiate godervi questi giorni» sorrisi.

«Grazie collega» sorrise.

Dopo un po', anche lui mi salutó ed andò via.
Guardai fuori dalla finestra e vidi che stava per imbrunire, così guardai l'orario e mi accorsi che si erano fatte quasi le sei e mezza ed avendo finito il mio turno, spensi il pc, presi la mia roba, chiusi la porta dell'ufficio e mi avviai verso l'ufficio di Damiano.

«Si può?» sorrisi, facendo capolino dalla porta.

«Ehi» sorrise anche lui, felice di vedermi, dopo una lunga giornata.

Purtroppo, non ci eravamo visti per nulla quel giorno, dato che entrambi avevamo avuto un grosso malloppo di lavoro da svolgere.

Chiusi la porta e mi avvicinai a passo svelto verso di lui.

«Tutto a posto? Con tutto quello che c'era da fare oggi non ci siamo visti per nulla» dissi.

«Già, siamo stati incasinatissimi. Tu tutto bene? Hai un faccino stanco» rispose, accarezzandomi il viso dolcemente.

«Sto bene, non preoccuparti» sorrisi dolcemente per poi avvicinarmi lentamente e dargli un bacio a fior di labbra.

«Ti va di passare insieme questo weekend?» mi chiese, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

«Volentieri» risposi.

«Allora facciamo così, tu intanto vai a casa, riposati un po', rilassati, mettiti comoda, perché io purtroppo ancora devo finire delle cose qui in azienda. Appena finisco qui ti passo a prendere e andiamo a casa mia. Che ne dici?» chiese.

«Va bene» risposi.

«Vieni qui» sorrise, per poi accarezzarmi il viso e baciarmi dolcemente.

Trust Me. || Damiano Carrara.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora