LEI
Mi svegliai alle prime luci dell'alba.
Faceva caldo.
Razionalizzai e riconobbi la tenda della sera prima. Ma attraverso lo scorcio trasparente della tenda non c'era più il cielo terso e blu della sera prima. Ma c'era un enorme sole che riscaldava la tenda, in modo costante. Tutto era impregnato di serenità pura.
Ricordai la sera prima con più nitidezza.
La sabbia sotto ai nostri corpi. Le candele ormai spente. Il rumore delle onde del mare, non più contrastato dalla chitarra o dai canti della sera prima, ma da un leggero sbuffo di vento.
Distolsi lo sguardo dalla punta della tenda, scansando con un braccio quel raggio di luce troppo invadente.
Ispezionai l'ambiente.
Mi ersi, sedendomi diretta, tirando le gambe al petto.
Constatai la presenza di Can. Un brivido pieno di tensione e sulle prime imbarazzante mi colse.
Alla mia destra. Disteso su un fianco. Con un cuscino da campeggio stretto fra una gamba e l'altra. Can dormiva beato. Un'espressione placida dipinta sul suo volto.
Lo osservai affascinata. Era la prima volta. Non avevamo mai dormito insieme.
La mia mano, troppo sfrontata, accarezzò il suo volto, ancora troppo assonnato.
Continuai ad accarezzarlo. Forse perché in fondo volevo che si svegliasse.
La sensazione di primordiale imbarazzo e intontimento mi abbandonò.
Mi avvicinai e posai delicata un bacio sulla sua guancia. Sfiorai la sua barba. Inspirai una dose del suo profumo.
Non si mosse.
Perseguii nel mio intento.
Mi chinai per baciarlo di nuovo. Questa volta però premetti le mie labbra con più vigore.
Il suo respiro caldo sfiorò il mio viso.
Con uno scatto repentino e inaspettato mi attirò a sé.
Mi ritrovai distesa di nuovo. Il mio volto a poca distanza dal suo petto. Mi cinse le spalle con un braccio.
"Sei sveglio!" constatai fingendo un lamento.
"Mi hai svegliato tu!" rise
LUI
Svegliarsi di prima mattina era sempre impregnato di riluttanza nella mia vita. Ero pressoché un tipo notturno. Di notte osteggiavo il sonno dedicandomi a diversi tipi di attività. Anche solo girarsi e rigirarsi tra le lenzuola, confidando in un sonno ristoratore, apparteneva ad una di queste attività. E poi ogni mattina biasimavo me stesso per le poche ore di sonno. Mentre continuavo a crogiolarmi tra le lenzuola sperando in un briciolo di volontà che mi spingesse a mettere fine a quel torpore mattutino.
Ma quella mattina la presenza di Sanem al mio fianco mi investì con un'estrema consapevolezza, ostacolando la mia ritrosia mattutina.
Dormivo placido e pacato. Avvertii Sanem scattare in piedi. La osservai di sottecchi. Portò le gambe al petto e osservò il cielo attraverso la piccola rete trasparente.
I suoi capelli castani e lievemente ondulati le ricaddero sulle spalle.
Socchiusi gli occhi non appena si voltò verso me.
La sua mano calda sulla mia guancia bruciava. Ad ogni suo tocco, la mia pelle ardeva.
Indugiai speranzoso di ottenere qualcosa in più.
STAI LEGGENDO
Dimmi che resterai ...
ChickLit🔥#1 in Romanzi D'Amore. 💕#1 Tivoglio. ✨#1 in Lingua. 💘#1 in Fangirl. Una storia d'amore che vi terrà incollati. Una storia d'amore vero e passione. Ma sarà l'orgoglio più forte di un amore così unico? Lei è una ragazza di umili origini. Ha bisog...