nostra

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LEI

Probabilmente intimorito, Ates, abbandonò il campo di battaglia.

"Sanem, io vado. Ci vediamo domani!"

Sfiorò la mia guancia con la sua.

"Ciao piccola!" si rivolse a Leyla "Ciao!" si rivolse a Can che apparve tutt'altro che cordiale.

Si allontanò lasciando noi soli nel bel mezzo del parcheggio della scuola.

"Perché non hai l'anello?"

Sempre dritto al punto.

"Devo dirlo prima ai miei!"

"A scuola non ci sono i tuoi genitori!"

Provai ad imitarlo. Senza tergiversare. Dritta al punto.

Allenandomi avrei acquisito anche io quella dote.

"Can ...non ho una relazione con Ates!"

Leyla ci osservava assorta.

"La rosa?!"

"Il mio ammiratore segreto!" scherzai. Ma non colse il sarcasmo.

"Hai un ammiratore?" sbuffò e inspirò dal naso "Non credo ci voglia un'intelligenza acuminata per identificarlo!"

"Ti sbagli!" lo dissi poco convincente. Sorridevo. Perlopiù a causa della sua reazione.

Storse la bocca prima di massaggiarsi la barba.

"Non supera un metro e dieci, porta uno zaino con sé ogni mattina e siede di fronte a me in un piccolo banco di scuola!"

Non sembrò comprendere

"I miei alunni!"

"Non ne sarei sicuro!"

"Ates è una brava persona!" parlai convincente per dipanare qualsiasi dubbio.

Scosse il capo, celando una smorfia di disgusto.

Scoppiai a ridere. Non volevo che quell'idea s'insinuasse in lui. Ma non potetti oppormi.

Come se la gelosia sorta in lui rappresentasse per me una certezza.

Ero divertita dal palese fastidio dei suoi occhi.

Ad ogni modo cambiai discorso.

"La tua amica mi ha accompagnato a casa questa mattina!"

Sembrò tornare lucido e attento

"Ayca?!"

Annuii

"E' una brava persona!" parlò con affetto.

"Bene ... siamo circondati da belle persone!" parlai sarcastica.

Come pretendeva di mostrarsi geloso per un collega mentre lui conviveva con un'amica?

Notai Leyla osservarci perplessa

"Amore ... come sei bella!"

Sorrise e il suo braccio mi cinse il collo.

"Chi ti ha fatto questa bella coda?"

"Papà!" disse e indicò lui.

Effettivamente non fui sorpresa.

Un codino impeccabile e ordinato poteva essere solo opera di Can. Osservai i suoi capelli raccolti in un codino altrettanto ordinato e non molto diverso da quello di mia figlia.

Ciò che mi sorprese fu la sua risposta

I miei occhi si mossero da lei a Can.

Lo vidi sorridere con un sorriso più sfolgorante dell'anello.

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