finalmente

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CALDO CALDO QUESTO CAPITOLO TESORINI MIEIII!!!!

LEI

Mi lasciai cadere sul letto.

Osservavo il soffitto.

Forse era tempo di lasciar andare le ansie derivate dal passato e da tutti i trascorsi dolorosi.

Ma prima avevo bisogno di una piccola conferma.

Mi abbandonai al turbinio violento dei miei pensieri.

Dopo una manciata di minuti -così sembrò- lo vidi apparire all'uscio con un accappatoio.

Non mi offrii di andare a recuperare qualche abito asciutto dalla sua camera. Preferii rimanere distesa.

Ovviamente lui non si sentì in dovere di indossare abiti consoni.

Semplicemente si lasciò cadere al mio fianco.

"Non stiamo insieme!" dopo un paio di minuti di puro silenzio, parlai per prima. Fin troppo coraggiosamente.

"Ti teneva la mano!"

Era il momento di vuotare il sacco

"Era un piano per vedere le tue reazioni!"

Si voltò ad osservarmi. Fin a quel momento non mi aveva degnata di uno sguardo. Lessi il compiacimento nei suoi occhi.

"Ho superato il test?" bofonchiò beffardo.

Ma probabilmente quella confessione gli fornì il giusto pretesto.

Avvicinò il suo corpo al mio. Sorreggendosi con un braccio, si distese su un fianco per osservarmi

"Perché sei andata in casa sua?" la sua voce era colma di tensione.

Ricordai la sciarpa che avevo dimenticato.

"Suo nipote e Leyla ... sono amici!" annunciai arrendendomi.

Sorrise e forse involontariamente si avvicinò ancor più.

"Andare in camera sua faceva parte del tuo piano?" fece riferimento a poco prima.

Come faceva a saperlo?

Non approfondii riguardo le nuove abilità investigative.

"Per ringraziarlo. Era un gesto carino!" mentii.

In realtà speravo di mediare una soluzione insieme al mio collega.

Tenni le mani salde sul mio ventre. Per evitare gesti inconsulti.

"Quindi ... in questi due anni... sei stata tutta sola?"

Annuii e avvampai.

Mi voltai. Sorrideva.

Sentivo ancora il sangue correre verso le guance.

Il suo sorriso riusciva sempre a confondermi.

"Tu... invece?" provai a distogliere l'attenzione.

"Cosa?"

"Cosa hai fatto in questi due anni?"

"Ho lavorato in un pub!"

Non era quella la risposta che avrei voluto.

LUI

Forse voleva sentirsi dire che in quei due anni -come lei- non ero andato avanti. Ed era vero.

Che non aveva avuto alcuna relazione. Ed era vero.

Come avrei potuto accettare un'altra donna nella mia vita, dopo aver avuto lei?

Dimmi che resterai ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora