Bryana sentiva ancora le mani di Bradley sui fianchi nonostante fossero passate diverse ore. Una presa salda e decisa che la stava torturando dolcemente per tutto quel tempo. Non riusciva a capacitarsi come due mani, strette in una zona così sensibile per lei, potessero farla fremere così tanto.
Eppure era la prima volta che le capitava e non sapeva rispondere alle domande che le frullavano nella mente. Il suo cuore diceva che quegli occhi azzurri, magnetici, l'avevano colpita come un fulmine a ciel sereno, inconsciamente e quel carattere dapprima scorbutico e poi gentile, l'aveva scombussolata.
Bradley era un uomo affascinante, lo comprendeva, era impossibile non notare la sua strabiliante bellezza e secondo lei molte donne erano in fila per passare almeno una notte con lui.
Pensando a ieri sera, Bryana non riusciva a dimenticare il corpo di Bradley, ai suoi muscoli delle braccia che si muovevano a ritmo dei suoi pugni. Voleva scoprire se anche i suoi addominali si muovevano nelle stesso modo con i suoi respiri quando colpiva il sacco, dietro a quella canottiera bianca.
Sorrise tra sé al ricordo di lui che la guardava negli occhi mentre lei lo colpiva sul braccio, con un espressione di stupore, colto alla sprovvista.
I ragazzi erano fuori da una decina di minuti ormai mentre lei sparecchiava le stoviglie usate per il pranzo. Aveva cucinato delle deliziose lasagne al forno e aveva ricevuto i complementi dai due fratelli. Bradley si era leccato i baffi e ne aveva voluto un'altra generosa porzione mentre Austin ne rivoleva una porzione per sé per cena.
Mise i piatti nel lavello, con un'abbondante dose di detersivo e fece venire l'acqua calda. Prese i guanti dallo sportello sotto di esso, se li mise e iniziò a strofinare i piatti uno ad uno. Infine sciacquò con cura il tutto e li lasciò asciugare nello scolapiatti.
Prese la teglia e tagliò le lasagne avanzate, le dispose in dei piatti puliti e ci mise sopra foglio di carta stagnola, che aveva comprato lei al supermercato.
Doveva ammettere che in quella casa mancava la presenza di una donna, se non fosse stato per lei regnerebbe il disordine, tuttavia comprendeva i motivi.
Intonò una canzone inventata da lei, si sentiva di buon umore quel giorno. Prese la scopa e iniziò a spazzare il pavimento della cucina canticchiando di tanto in tanto, girando le spalle alla porta.
<< Perché sei così felice? >> disse Austin piombando in cucina.
Bryana cacciò un urlo di paura e si voltò di scatto alla risata del ragazzo, fulminandolo con lo sguardo.
<< Austin! Mi vuoi far morire di crepacuore? Non ti ho sentito entrare >> dichiarò la donna lanciando contro Austin la paletta.
<< Scusami tesoro. Ero entrato per bere un sorso d'acqua e ti ho vista con un sorriso ebete e canticchiare da sola come se fossi Cenerentola. Mancavano solo i topolini che ballavano qui intorno >> disse Austin prendendola in giro simpaticamente e indicando lo spazio attorno a sé stesso.
<< No niente topini danzanti né uccellini cinguettanti. Sono felice perché fuori c'è un sole splendente. Mi rende felice a te no? >>
<< Dipende >> fece spallucce Austin.
<< A me sì, moltissimo >> la voce di Bryana risultò un po' incerta e sperò che il giovane Austin non la cogliesse.
Riprese a spazzare da dove aveva lasciato, mentre Austin prese un bicchiere pulito dalla credenza e si versò dell'acqua.
<< Sicura? >> disse lui con il bicchiere tra le mani.
<< Ma certo. Pensavo di fare un giretto più tardi nei campi per smaltire le lasagne. Sono buone, devo ammetterlo ma appesantiscono lo stomaco >>
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Segui il tuo cuore
RomanceBradley è un uomo di campagna, dedito al lavoro e con qualche problema economico. Bryana è una donna di New York, con un lavoro sicuro e con un fidanzato che non merita il suo amore. Il destino unirà i due protagonisti per una buffa coincidenza ma r...