Capitolo sei

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Sarebbero partiti in serata viaggiando tutta la notte, finalmente. Bryana aveva preparato la sua valigia e il suo beauty case mentre Ryan si era arrangiato da solo, lei le aveva proibito qualsiasi tipo di alcolico. Ora però mancavano un paio di ore e aveva del lavoro da sbrigare.

Erano quattro anni che lavorava in banca, aveva ottenuto il lavoro subito dopo la laurea in economia e le piaceva molto. Ogni giorno la sua mansione cambiava, delle volte si occupava dei clienti allo sportello, altre volte invece gestiva la parte burocratica, come per esempio dare prestiti, quindi seguire con più cura le persone. Proprio ora era impegnata con una giovane ragazza alle prime esperienze con il lavoro e la banca.

Era una ragazza con lunghi capelli nero corvino, gli occhiali spessi e molto timida, sembrava voler quasi sparire nella poltroncina di velluto e si stringeva forte nel suo cappottino blu. Cercò quindi di essere il più possibile rassicurante e professionale nei confronti della giovane.

<< Vuoi del the' o un bicchiere d'acqua? >> chiese Bryana.

<< Un po' d'acqua è sufficiente >> rispose la giovane con un filo di sicurezza in più.

Bryana si alzò dalla sua postazione, andò fino al piccolo corridoio dove si trovava il distributore delle bevande e selezionò l'acqua. La macchinetta fece uscire un bicchiere di plastica con dentro dell'acqua fresca ed emise un suono, segno che l'erogazione era completata.

Tornò di là, dove lo sguardo della ragazza non aveva mai smesso di seguirla e appoggiò il bicchiere sulla scrivania, tra il portapenne e la cliente.

<< Dunque perché sei qui...? >> disse indicandola per farsi dire il nome.

<< Sarah Jordan... Volevo aprire un conto corrente >>

<< Bene Sarah. Studi, lavori? >>

<< Faccio entrambe le cose. Di giorno studio mentre la sera faccio la cameriera >>

<< Ottimo, perché posso proporti un conto su misura per i giovani come te. Per un anno paghi due dollari al mese per tenere il conto aperto poi diventeranno quattro. Poi puoi eseguire operazioni sul tuo conto corrente tramite la nostra applicazione sullo smartphone. Ci siamo modernizzati per stare al passo con l'era tecnologica. Ti può interessare? >>

<< Credo di sì >>

<< Che altro dire, l'applicazione è in tutta sicurezza ovviamente. Puoi entrare solo tu, tramite riconoscimento dell'impronta digitale. Che faccio allora Sarah, procedo? >>

<< Sì, sono convinta >>

Bryana le strizzò l'occhiolino mentre stampava una quantità infinita di fogli che potevano essere evitati per le due firme che vi dovevano apporre. Una volta fatto compilò al PC i dati anagrafici della cliente.

<< Bene. Ora entro domani il tuo conto sarà disponibile, per qualsiasi dubbio o problema non esitare a contattarci >>

Bryana tese la mano e la cliente gliela strinse con una presa più decisa di quanto si aspettava.

Finalmente mancava poco, Bryana guardò le lancette scorrere freneticamente, non vedeva l'ora di rilassarsi un po'.

<< Senti Bryana, mancano dieci minuti ma puoi andare, tanto ormai non entrerà più nessuno, nel caso mi occupo io. Buona vacanza >> disse il suo capo spuntando al suo fianco, congedandola.

<< Oh grazie, allora ci vediamo tra una settimana >> salutò la ragazza con felicità.

Bryana prese la sua Smart e guidò fino a casa. Quando entrò in casa, Ryan era già lì, lo sentiva parlare in camera da letto anche se cosa stesse dicendo non lo comprendeva, però gli avrebbe proibito telefonate di lavoro per una settimana.

Appoggiò la borsetta sul mobile all'ingresso e fece in punta di piedi per fargli una sorpresa siccome era dieci minuti in anticipo, prima però si mise ad origliare, catturata da alcune frasi ambigue.

<< Sì tesoro, per una settimana sarò fuori città. La mia fidanzata mi obbliga a partire., sai in effetti ha ragione, il rapporto è distante ma il problema sono io >>

Bryana corrucciò la fronte dubbiosa poi tese l'orecchio per ascoltare meglio.

<< Anche tu mi mancherai. Oggi il sesso è stato fantastico dolcezza, non vedo l'ora di una replica. Promettimi che ti rimetterai quel completino >> disse l'uomo con voce carica di erotismo.

Bryana si tappò la bocca con una mano mentre si accasciò dietro la porta , non poteva credere di aver sentito quelle parole dalla bocca di colui che amava. I suoi occhi incominciarono ad inumidirsi ed ad offuscarsi dalla lacrime, si sentiva come se un tir fosse passato su di lei, facendo avanti e indietro per schiacciarla meglio. Trovò la forza per rialzarsi appoggiandosi contro il muro, si asciugò una silenziosa lacrima con il dorso della manica e poi diede un potente calcio alla porta, così forte da far tremare i muri e far girare Ryan.

<< Sei un pezzo di merda. Lurido porco schifoso. Ho sentito tutto... >>

<< Ehi Bryana ma cosa stai dicendo? Era solo uno scherzo, era un messaggio lasciato in segreteria per te >> ribatté sorridendo l'uomo.

<< Ah sì, allora fammi vedere la tua ultima chiamata e pure i messaggi >> lo sfidò la donna, non ricevendo risposta e vedendo il volto di Ryan indurirsi.

<< Credi che sia stupida? Sei un essere vomitevole Ryan. Credevo fossi un pezzo d'uomo ma invece sei solo un pezzo di merda >>

Bryana le scagliò addosso la prima cosa che gli capitò tra le mani e prese la sua valigia, Ryan però la trattenne per un polso.

<< Ma no Bryana, non è come pensi >>

<< Mi sono dimenticata una cosa... >> la donna si avvicinò a Ryan, viso a viso e le sferrò un calcio nei gioielli di famiglia.

Se ne andò lasciandolo accasciato sul pavimento della camera da letto perciò partì per l'unico luogo che al momento poteva consolarla. Una cittadina di campagna e un indirizzo l'attendevano, anche perché non sapeva proprio dove andare.

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