Capitolo nove

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Bradley aveva fatto tutto ciò che doveva durante il giorno. Era stanco, sì ma voleva andare al bar di Sunnyville per qualche ora, per rilassarsi, chiacchierare e bere qualche sorso di birra.

Si era chiuso in bagno per una bella doccia calda e soprattutto per togliersi di dosso l'odore del letame. Dopo aver finito, sgattaiolò velocemente in camera sua, non voleva farsi vedere di certo mezzo nudo, coperto da uno striminzito asciugamano che lo copriva dalla vita in giù. Si mise una maglia a maniche lunghe nera e sopra una camicia a quadretti rossi e bianchi, che lasciò aperta; prese un jeans decente dall'armadio e delle scarpe da ginnastica, le più pulite che aveva.

Infine uscì di corsa, guidando per le stradine di campagna, isolate e buie. Accese la radio del pick-up, dove una voce gracchiava una canzone della quale non conosceva il titolo, fu quasi tentato di fare come Austin qualche giorno prima. Alla fine decise che con un pugno non avrebbe risolto gran che perciò semplicemente la spense e guidò silenziosamente fino al bar della cittadina.

Parcheggiò poco distante dall'entrata e appena fece il suo ingresso si avvicinò al bancone, dove una sexy barista lo accolse.

Era una morettina tutto pepe, con un top un po' troppo aderente, tanto da far sporgere i suoi seni, floridi e generosi e una gonna un po' troppo mini per i suoi gusti personali. Era una tipa che non passava di certo inosservata, tutti gli uomini del bar le rivolgevano sguardi e pure qualche fischio d'apprezzamento, a lui invece era indifferente. Le donne troppo in mostra non gli piacevano, le preferiva semplici...

<< Allora ragazzo, cosa ti posso servire? >> chiese la donna.

<< Avete anche del cibo? >>

<< Sì, stasera abbiamo la bistecca della casa, ovvero una tagliata di manzo cosparsa di salsa barbecue e un panino con cotoletta con contorno vario >> disse la prosperosa barista, sbattendo le lunghe ciglia, nere di mascara spesso.

<< Ok, allora facciamo un panino con cotoletta e una birra media >>

La donna prese il panino dal retro del bar e in qualche minuto lo scaldò sulla piastra. Lo mise su un piattino di ceramica, posizionò davanti a Bradley la birra appena spillata e un portatovaglioli.

<< Et voilà... Se hai bisogno sono nei paraggi >> disse la barista ammiccando in modo seducente e Bradley sorrise gentilmente.

Mangiò il suo panino con cotoletta, insalata e pomodori e tracannò la birra mentre pensava a tutto ciò che gli passava per la mente.

L'aveva vista, molte ore prima, Bryana che lo salutava dalla finestra ma lui aveva fatto finta di non vederla. Si era comportato da stronzo , pensò mentre si scolava l'ultimo goccio di birra, tanto la donna sarebbe stata lì una settimana e poco gli importava quali impressioni potesse avere su di lui.

All'improvviso una mano toccò la sua spalla sinistra, Bradley si girò di scatto e un abbraccio amichevole lo travolse. Sean, l'amico di Bradley era d'innanzi a lui, non si vedevano da secoli ormai. Era rimasto il solito, alto e imponente, i capelli scuri scompigliati, vestito con una camicia di jeans aperta sul davanti che lasciava intravedere alcuni peli del petto. Anche lui possedeva una fattoria ma alla gran lunga messa meglio e con un profitto maggiore, lui era sempre stato un gran lavoratore. Sean era sempre un uomo attraente, sapeva farci con le donne anche se ormai aveva messo la testa apposto, stava per diventare padre e compiere il fatidico passo verso l'altare.

<< Ehi amico, come stai? >> disse Sean.

<< Abbastanza bene , tu invece? >>

<< Bene grazie. Ormai mio figlio sta per nascere, siamo in trepidante attesa. E'una gioia che a parole non si può spiegare... Tu invece, sempre single? >>

<< Sì e lo sarò per molto tempo, non mi sento pronto per stare dietro ad una donna >> disse Bradley fissandolo dritto negli occhi color nocciola.

<< Non dirmi che pensi ancora alla tua ex? >>

<< No, sono passati ormai due anni e ho dimenticato tutto ma non mi sento pronto, tutto qui >>

<< Beh, allora che ne dici di un giro di bevute? Offro io. A proposito, hai visto che davanzale ha la barista?>> disse Sean abbassando la voce a quest'ultima domanda , avvicinandosi all'orecchio di Bradley per farsi sentire dall'amico.

<< Sì è impossibile non notarlo ma non mi attirano gran che >>

<< Allora... mi sa che sei diventato dell'altra sponda amico >> disse Sean ridacchiando e Bradley lo guardò di traverso e gli sferrò un pugno sulla spalla.

<< Volete qualcosa ragazzi? >> disse la donna prendendo le cose utilizzate precedentemente da Bradley e liberando così la loro porzione di bancone.

<< Offro un giro di rum al mio amico... >> disse Sean.

La barista preparò i bicchieri e li appoggiò al bancone di legno, davanti ai due e poi si lisciò i capelli e sistemò la scollatura che era scesa, mostrando ancora di più di quanto dovuto. Sean si girò verso Bradley strabuzzando gli occhi, bevendo un sorso mentre l'uomo abbassò lo sguardo, imbarazzato.

<< Allora come va la fattoria? >>

<< Non troppo bene ma non la vendo neanche morto , poi Austin ha pensato di trasformarla in un "B&B" . Ora abbiamo una tipa di New York nella vecchia stanza di mio padre >> raccontò Bradley.

<<Wow questo non me l'avevi detto. E' carina? >>

<< E' fidanzata Sean. E'una tipa normale, non mi interessa >> fece spallucce Bradley.

<< Ok - ok come non detto. Ora mi tocca andare , domani mi tocca star su presto >> dichiarò l'uomo sbuffando e ingerendo il liquido ambrato rimasto nel bicchiere.

<< Idem... Allora conto di vederti presto e con la lieta notizia della nascita di tuo figlio. Festeggeremo con un'allegra bevuta! >>

Sean lo salutò con un abbraccio poi infine fu ora di andarsene anche per Bradley che saldò il conto.

Si rimise in viaggio verso casa, erano le dieci di sera e la stanchezza incominciò a sentirsi. Non appena varcò la soglia di casa lo sguardo indagatore del fratello lo trafisse, Bryana invece era sul divano che teneva il telefono tra le mani.

<< Grazie per aver fatto compagnia a me e a Bryana per cena >>>

<< Volevo stare un po' al bar, tutto qui! Dovevo chiederti il permesso? >>

<< Ma tu non vai mai al bar! >>

<< Su ragazzi, non dovete litigare >> dichiarò la donna alzandosi dal divano e interrompendo la piccola discussione.

Il volto di Bradley si indurì nuovamente ma la giovane donna abbassò lo sguardo verso la mano dove essa stringeva il telefono. Quell'aggeggio squilla interrottamente, in mezzo al silenzio che si era creato e stavolta fu' il volto di Bryana a diventare rosso dalla furia... 

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