Capitolo sedici

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Avevano preso un piccolo pensiero per il bambino di Sean, un maschietto, nato qualche giorno prima. Una minuscola tutina per neonati, azzurra con una simpatica stampa di un orsetto sul davanti.

I due fratelli sembravano su un'astronave, guardando il piccolo indumento mentre veniva messo in una busta regalo, invece Bryana era super emozionata nel preparare il piccolo dono. C'era già passata con qualche sua amica, aveva tenuto in braccio i loro piccoli pargoli urlanti e visto il terribile momento del cambio pannolino, quindi sapeva già tutto su neonati e puericoltura. D'altronde era una donna e nel suo profondo essere madre era il suo più grande desiderio ma non per il momento.

<< Come può un essere umano essere così minuscolo? >> disse Austin accigliato e curioso.

<< Non dirmi che non hai mai visto un bebè? >> disse Bryana schernendolo.

<< Oh sì ma ogni volta che ne vedo uno questa domanda mi affligge e molte altre girano per la mia mente >>

<< Lo comprenderemo quando saremmo genitori. Tu vorresti diventare padre Austin? >> disse lei osservando il fratello minore dall'altra parte del tavolo.

<< Mah credo di sì... >> disse lui con una mano appoggiata sulla nuca.

<< Penny è un ottimo partito. Bella ragazza, gentile ed educata. Probabilmente un'ottima madre e moglie >> disse Bradley schernendo il fratello.

Era apparso in cucina, vestito in modo decente per portare tutti a casa di Sean. Aveva avuto il piacere di conoscere il suo amico la sera prima, un uomo simpatico e con un gran charme. La barista non sapeva dove sostenere lo sguardo, Sean o Bradley, era questo il dilemma... Peccato che uno fosse fedelmente impegnato e per l'altro doveva passare sul suo cadavere. Bryana si portò una mano alla fronte, non credendo di averlo pensato davvero. Era sicura al cento per cento di provare qualcosa, seppur minuscolo dentro al suo cuore. Quel muscolo che si stava ricomponendo al centro del suo petto e che batteva forte quando il bel biondino le era vicino.

<<E' evidente., si piacciono molto e io sono contenta per loro >> disse Bryana avvicinandosi ad Austin.

<< Sì lo devo ammettere. Lo prendo in giro spesso ma sono fiero di lui. E' un uomo ormai >> replicò Bradley dando una pacca abbastanza forte sulla schiena del fratello minore.

Austin tossicchiò per via del colpo e si portò il dito medio e quello indice puntati ai suoi occhi per avvertirlo che lo teneva d'occhio, scherzosamente.

<< Su avanti, ormai si fa tardi >> disse Bryana alzando gli occhi al cielo.

<< Guido io! >> disse Austin prendendo dal mobile della cucina le chiavi del pick-up.

Austin si mise al posto guidatore, invece Bryana nel mezzo come al solito, stretta come una sardina tra i due fratelli Jones.

Dopo un viaggio di una decina di minuti arrivarono nell'enorme proprietà di Sean. La sua fattoria era come una magione e Bryana restò a bocca aperta, stupita.

La proprietà conteneva una casa a due piani, con i muri dipinti di giallo e di nuova costruzione. Il pollaio era recintato ma le galline erano libere di razzolare all'aperto e aver la possibilità di rientrare quando volevano. Sulla sinistra vi era la stalla, dove da delle fessure usciva la testolina di alcune vacche, i muggiti giungevano alle orecchie della donna. Vi era un fienile accanto con rotoballe giganti per gli animali, custodite dalle intemperie. In fondo vi erano i campi, alcuni lasciati liberi, altri protette da una serie di serre. Bryana vide un trattore rosso scintillante avanzare verso di loro e Sean scendere da esso, con un balzo.

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