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Quando tornai in campo, sugli spalti, nel campo e tutto attorno gli studenti erano in pieno delirio. Gridavano esultanti, cantavano e saltavano.

I ragazzi della squadra erano riuniti in un abbraccio. Rider al centro di loro, con un enorme sorriso in volto e l'espressione esausta.

Li aspettai con impazienza fuori dal campo, accanto ai loro spogliatoio. Accanto alla porta, si accorse di me.

I suoi occhi brillavano, erano vivi, intensi, come poche volte li avevo visti. Vederlo così felice mi riempiva il cuore di gioia. Non avrei mai potuto credere che sarebbe bastato così poco.

Era semplicemente bellissimo, anche tutto sudato, con i capelli appiccicati alla fronte e la maglietta tutta bagnata.

Rimanemmo a guardarci, immobili, per non so quanto tempo. Niente esisteva più ogni volta che incrociavo il suo sguardo. Mi perdevo puntualmente in quei occhi troppo belli per essere veri. Ogni volta mi trasmettevano qualcosa di diverso, dicevano parole che spesso non avevano bisogno di esser dette.

In quell'istante pensai che avrei voluto avere quello sguardo per sempre con me, addosso.

Fu Travis a interrompere quel momento magico. Ci guardò a lungo, entrambi, perplesso.

"Allora? Ci hai visti?" Mi domandò mio fratello, con euforia.

Io annuii. Sentii lo stomaco attorcigliarsi a causa della bugia che avevo appena detto.

"Siete stati favolosi." Sorrisi. Tuttavia non avevo bisogno di vederli per sapere che era la verità.

"Adesso è meglio se andiamo a cambiarci. Ci vediamo dopo Cami." Mi salutò, trascinando Rider con se.



Mi guardai allo specchio, soddisfatta del risultato finale ammiravo il mio riflesso. Per il ballo avevo comprato un abito bianco, che arrivava a metà coscia. Frontalmente poteva sembrare un semplice vestito comune, ma la particolarità stava nel retro: due fili dello stesso tessuto si incrociavano sulla schiena interamente nuda.

Con un po' di fatica ero riuscita a raccogliermi i capelli in uno chignon alto, lasciando qualche ciuffo morbido cadere sopra la fronte.

Sulle labbra avevo messo un rossetto bordeaux dall'effetto opaco che si abbinava con le scarpe, dello stesso colore. Di velluto, con un cinturino legato attorno alle caviglie.

Avevo aggiunto un po' di mascara alle ciglia, rendendo il mio sguardo più magnetico e intenso.

Sentivo Travis che intanto girava per la casa alla ricerca delle sue scarpe eleganti. Dopo qualche borbottio e aver svuotato l'intera scarpiera, finalmente le trovò.

Gironzolò per il bagno, afferrò il suo deodorante e si profumò.

Indossava uno smoking grigio che lo rendeva particolarmente elegante e attraente. Con i capelli ricci lasciati al naturale e quegli occhi dorati, era semplicemente bellissimo.

"Wow Trav, sei uno schianto." Gli dissi, mentre concentrata mi mettevo un po' di blush sulle guance.

"Tu credi?" Chiese, guardando il suo riflesso incerto.

"Chiedilo un po' a Shannon." Sghignazzai. "A proposito, oggi non sei andato a trovarla?" Domandai.

"No, ci andrò adesso. Quando l'orario delle visite sarà concluso, vi raggiungerò al ballo." Rispose.

Io mi guardai soddisfatta.

Solo allora mi osservò con attenzione.

Incrociò le braccia al petto e inarcò le sopracciglia.

The boy who stole my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora