37.

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Travis camminava avanti e indietro per il corridoio stretto e vuoto. Si teneva le mani fra i capelli mentre mormorava parole che non riuscivo a capire.

"Trav..." gli circondai il braccio con una mano.

Lui mi rivolse uno sguardo di sconforto.

"Dov'è?!" Sentimmo gridare. Quando ci voltammo, vedemmo arrivare una donna dai capelli scuri nella nostra direzione. Un'infermiera correva al suo seguito.

"Signora, la stanno visitando. Al momento non può entrare, le faremo sapere noi quando potrà vederla. Si sieda e si calmi." Le disse, indicandole qualche sedia dopo Rider.

Avevo capito che era la mamma di Shannon.

"Siete stati voi? Lo so che è tutta colpa vostra Se mia figlia si trova là dentro!" Ci aggredì.

Travis mi protesse con le braccia.

"Chi siete?! Perché non vi ho mai visti?"

"Siamo gli amici di Shannon." Risposi.

La donna scoppiò a ridere in tono amaro.

"Voi non potete essere suoi amici... io conosco le persone che mia figlia frequenta..."

"A quanto pare invece non li conosce affatto, altrimenti saprebbe che cosa hanno fatto a Shannon."

La donna strinse gli occhi. Era piena di rabbia e sembrava che stesse per esplodere da un momento all'altro.

Sussultai quando gridò.

"Andatevene via! Non voglio più vedervi qui!"

"Andiamocene ragazzi." Fece Rider.

"Non voglio andarmene." Disse Travis. "Voglio essere qui quando si sveglierà."scosse la testa.

"Staremo via per poco, il tanto giusto per lasciare che la mamma si stabilizzi." Lo convinsi.

Travis sospirò. Lo trascinai via di lì.

"Ho paura di quel che potrebbe farle." Ammisi. "Shannon mi raccontava delle cose terribili su di lei."

Sia Travis che Rider si voltarono verso di me. "Che tipo di cose?" Mi chiese Rider.

"Cosa ti interessa?" Gli domandò Travis.

"Mi interessa! È la mia migliore amica, non dovrei preoccuparmi per lei secondo te?" Gesticolò Rider.

"Non mi sembravi preoccupato quando aveva il cuore a pezzi per te." Commentò Travis.

"Tu non sai niente di quel che è successo Travis. Preferivi che stessi con lei anche se non provavo gli stessi sentimenti? O peggio ancora che frequentassi qualcun'altra sotto ai suoi occhi? Ho preferito essere chiaro con lei, proprio perché le voglio bene!"

Travis abbassò lo sguardo.

"Tu sei quello giusto per lei. Riuscirai a farla stare bene, meglio di quanto stesse quando era con me." Gli disse.

Travis si strofinò gli occhi lucidi e puntò il suo sguardo su di me.

"Che diceva sulla mamma?" Mi chiese.

"Cose terribili. Le faceva seguire una dieta molto rigida e spesso stava male per la fame. La obbliga a a fare allenamenti extra per migliorare perché secondo lei non era abbastanza brava, anche quando stava poco bene. Dopo che l'ha cacciata di casa non l'ha più chiamata."

Lo sguardo di Travis si indurì.

All'inizio non sopportavo Shannon. Ma avevo come l'impressione che la mamma le imponesse di fare certe cose e di comportasi in un certo modo.

The boy who stole my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora