Capitolo 106

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Era finita la cena Lara era stanca e andò in stanza sali le scale ed entrò la dentro. Quasi percepiva il suo profumo. È come sul letto ci fosse ancora lei. Si avvicinò e accarezzò il suo cuscino e li poggio' la sua testa. Cercando proprio il suo profumo. Come si sentiva sola. Nonostante non volesse ricordare i suoi pensieri invece le tormentavano la mente. Persino gli era venuto un forte mal di testa. Provo' a dormire ma non le fu facile. Dopo aver sfogliato alcune pagine di quei numerosi album di fotografie fino a notte fonda poi riuscì ad addormentarsi ma per poche ore. La mattina seguente Eleonora le portò la colazione. Ma le prese soltanto il caffè non prese altro. Lara chiese della piccola e sua madre le rispose che dormiva ancora. La donna le disse che dopo che avesse mangiato l'avrebbe portata al parco. E così fece prese Rebecca e la portò al parco e la fece provare tutte quelle giostrine, poi in tarda mattinata andò con lei al cimitero e con le solite rose rosse le mise sulla sua tomba. La malinconia era tornata e parlava alla sua lapide dicendo che li con lei c'era la sua bambina. E quanto fosse grande e che le assomigliava in un modo impressionante. Ma Gloria non poteva ascoltare cosa dicesse. Ovviamente ma lei continuava a farlo come se le sue parole volassero con il vento e le arrivassero sin in cielo. La faceva in un certo senso felice. Si sentiva meglio facendo così... Era già ora di pranzo e Rebecca doveva mangiare e poi fare il bagnetto prima del riposino pomeridiano. Arrivarono a casa e il pranzo era già pronto. Rebecca mangiò con grande appettito. E come era una vera mangiona. Lara decise che le avrebbe fatto lei il bagnetto e la portò in camera sua aprii il rubinetto e fece scorrere l'acqua nella vasca poi tolse il vestitino della piccola e poi tolse i suoi e e si infilò nella vasca insieme a Rebecca. La lavo' con molta cura e poi voleva creare un ambiente familiare con lei come se fosse la sua mamma e farle sentire il calore umano quello suo. La piccola giocava con quelle piccole ochette di gomma e un paio di pesciolini. Lara la teneva ben stretta e rideva quando alla piccola le sfuggiva il pesciolino fra le sue mani perché si arrabbiava. Poi la mise fra le sue braccia e la tenne stretta a sé. Era ora di asciugarla per evitare un qualche malanno e uscì dall'acqua e per prima avvolse lei nel suo piccolo accappatoio e poi indosso il suo, la portò sul letto e dopo averle asciugato i capelli e il suo corpicino le mise il pigiama, poi la mise al suo fianco e le cantò la ninna nanna e Rebecca si addormentò. Poi anche lei  asciugo i suoi capelli che erano di nuovo lunghi come un tempo,  indosso la biancheria intima e si rimise a letto e le si mise di nuovo accanto e la guardava  con meraviglia e ripeta a fra sé e sé che era proprio Gloria. E si addormentò.. Era, già tardo pomeriggio e la piccola, ancora, dormiva beatamente. Lara, si alzò e nel indossare i suoi vestiti vide sul suo corpo qualcosa simile a dei lividi. Ma si chiedeva, da dove provenissero e come mai non ricordava che avesse battuto qualche parte del corpo in una porta, o in qualche altro posto. Insomma non andò oltre con il pensiero.. Scese giù per le scale e Eleonora era in cucina che già ai fornelli per preparare la cena. Vide sua figlia un po' strana in faccia ma non chiese nulla. Lara era ancora dubbiosa pensava a quei segni che erano apparsi sul suo corpo. Ma non disse nulla alla madre non voleva allarmare anche lei. Voleva vederci chiaro. Passarono alcune settimane Lara era tornata alla vita di sempre, a casa sua e vedeva crescere giorno dopo giorno Rebecca. Ormai era passato anche il Natale ed era il suo già terzo compleanno. Era ora di iscriverla in una scuola materna, ma privata lei doveva avere il meglio. Si lavorava  di giorno e di sera faceva la mamma  a Rebecca anche se non lo era veramente. Era la sua bambina,
ma di tanto in tanto frequentava quei posti poco raccomandabili. E si Lara  si ritagliava qualche  ora per sé  per fare del sesso. Ma una sera venne a sapere per puro caso che Alexander era a l'ospedale perché si era ammalata gravemente. Aveva contratto una malattia. Lara adesso pensava il perché della sua assenza nella sua vita e non l'aveva più cercata. Ma pensava di andarla a trovare  un giorno prima o poi. Lei è le sue avventure non la fermavano. Si le succedeva tutte le volte che si sentiva sola e le mancava fare l'amore con la sua amata. In effetti in ognuna di loro cercava qualcosa di lei. Ma era solo illudersi e per questo si ubriacava non del tutto ma alzava il gomito. Era una facile preda. Si riprometteva tutte le volte di non farlo più.. Ma per un motivo o un altro ci cascava sempre.. Non voleva crearsi un alibi facendo così. Ma più che altro era uno sfogarsi avvolte era persino aggressiva nel fare sesso. Ma era sua volontà e provava a farla finita con quel genere di vita ma solo promesse ma fatte a stessa . Ma il tempo passava e quei lividi era sempre più evidenti evitava di usare camicie per non mostrare qualcuno di quei segni che le erano apparsi persino vicino al collo. Certe sere dormiva poco e poi aveva a volte dei dolori  per tutto il corpo ma lei cercava sempre di ignorarli prendendo degli antidolorifici. Così attenuare il dolore e poter dormire qualche ora a lei andava bene..

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