Capitolo 103

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Si Rebecca somigliava alla sua mamma. E lei non riusciva a farne a meno di soffrire. Aveva preso una decisione di andare via da quella casa i ricordi erano troppi. Lorence si era offerto di ospitarla a casa sua. Ma Lara rifiutò il suo invito. Voleva rimanere nella più totale solitudine. Il dolore non le dava pace, così poco tempo dopo trovò una stanza in un motel provvisoriamente anche contro il parere della madre lei se n'è andò. Eleonora le aveva ricordato la promessa fatta, a Gloria, prendersi cura della piccola ma lei spiegò che aveva bisogno di un po' di tempo. Prese le sue cose compresa la lettera di Gloria scritta prima di morire la custodiva come un vero e proprio tesoro. La leggeva tutte le  notti prima di addormentarsi almeno quando ci riusciva. Sua madre provo un ultima volta a dissuaderla ma non ottenne nulla. La donna prima di andare via andò in garage a guardare un ultima volta la moto di Gloria e le veniva in mente la gioia nel vederla quando Lorence gliela aveva regalata. E dalle sue labbra uscì un accenno di un sorriso. Poi sali nella sua macchina accese il motore e se ne andò. Guidava ma le lacrime le offuscavano la vista. Ad certo punto di fermò ma senza rendersi conto era al parco. E lì scese e vagando per quei prati per l'ennesima volta le venne in mente un altro ricordo il primo pic nic con la sua amata e l'aver fatto l'amore persino in quel posto. Si mise seduta su una panchina a pensare. Passarono un paio d'ore, si in camminò verso la sua macchina e ripartì. Si recò al motel apri la porta e mise sul letto i suoi bagagli. E poi si distese su quel letto, quella stanza era veramente squallida e fredda. Ma a lei poco importasse. Nulla più le importava nemmeno il lavoro. Tanto che si era fatta dare delle ferie in anticipo. Le sue giornate le trascorreva sul letto fissando il soffitto. Non si curava nemmeno del suo aspetto. Erano giorni e giorni che non faceva un bagno. Ma una sera i suoi amici David e George erano una coppia anch'essi la andarono a trovare lì al motel era il suo compleanno e se ne era persino completamente dimenticata tanto che non le importava oramai nulla. Così i ragazzi quasi a forza la costrinsero ad uscire a festeggiare certo nulla di eclatante ma un drinks e una cena. Lara si alzò a forza e si fece una doccia, e indossò la prima cosa che aveva sotto mano e si vesti. I due la presero per le mani e la misero in macchina con lei. Lara protestava ma David le disse che non stava facendo nulla di male. Anche George disse la stessa cosa. Arrivati al locale cenarono, la donna mangiò qualche boccone, ma nel bere non si diede una regolata incomincio a bere un drink dopo l'altro. George e David provarono a fermarla ma lei continuava. Si voleva dimenticare per una sola sera il suo dolore. Anche se era tutto inutile. Finito cenare andarono un altro club uno particolare aperto da poco dove nessuno era costretto a nascondere la propria sessualità. Entrando seppur Lara era un po' su di giri , si mise seduta sul quel piccolo divano con i ragazzi. Dopo un po loro si alzarono a salutare altri amici, ma Lara era stata presa di mira da la barman che gli puntava gli occhi dal primo istante che era entrata. Alexander si faceva chiamare così. Le si avvicinò e le chiese se voleva qualcosa da bere. Lara non rispose. Alexander le chiese quale fosse il suo nome e Lara visto la sua insistenza rispose Brittany. Aveva mentito non voleva che nessun altro o altra la chiamasse con il suo vero nome. A parte i suoi familiari. La ragazza andò al bancone e le preparò un drink e glielo servi personalmente e le disse che glielo offriva lei. Poi si mise seduta e la riempi di complimenti e lusinghe. A Lara non le importava nulla. Tanto che dopo un po si era stufata e se ne era andata alla toilette. Ma Alexander la segui e bussò al bagno dove Lara era chiusa perché quella ragazza inconsciamente la aveva fatto sentire una forte attrazione. E lei non voleva tradire Gloria. Era da qualche anno anche se erano in  realtà quattro che non c'era più. Ma Alexander continuava a bussare con insistenza Lara apri e le chiese di andarsene che non voleva avere nulla a che fare con lei. Alexander fu ancora più testarda di lei. Le si avvicinò e le accarezzò il volto e poi la baciò subito sulla bocca. Lara provava a resistere ma era lì immobile, Alexander continuava a baciare la donna e continuo' fino ad inginocchiarsi le tiro giù i pantaloni e le mutandine e cominciò a leccare la sua vagina Lara sempre immobile lasciò la ragazza fare, provava a trattenere la sua libido, ma poi non ci riuscì e così ebbe un orgasmo. Poi si alzò le mutandine e i pantaloni e voltando le spalle a quella ragazza uscì. Prese la sua borsa e se ne andò via da quel locale senza nemmeno avvisare i suoi amici. Fuori prese un taxi e si fece portare al motel. Entrando in camera si tolse i vestiti e si infilò subito sotto la doccia. Dentro si sentiva sporca aveva tradito la sua amata. E si tormentava di aver fatto sesso con quella sconosciuta. Poi prese il telo di spugna e si asciugò senza indossare l'intimo si gettò sul letto. E con la sua mano iniziò a toccare il suo corpo immaginando che lo stesse facendo Gloria e mise la mano fra le due gambe e iniziò a masturbarsi sempre con la sua immaginazione che li con lei al suo fianco c'era la sua amata e continuando ottenne un orgasmo. Si perché mentre lo faceva immaginava che Gloria fosse su lei e si stesse strusciando. La sua fu una magra consolazione. Ma per lei fu soddisfacente. Poi si mise sotto il lenzuolo nuda e si addormentò...

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