Capitolo 107

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Passava il tempo è finalmente dopo aver saputo della morte di Alexander, aveva messo la testa al suo posto. Basta serate, basta ubriacarsi, basta con rapporti occasionali. Vedeva soltanto David è il suo compagno. E poi era stata fortunata una sera stava per uscire e mentre, era per strada la madre la chiamo' al cellulare perché Rebecca stava male aveva la febbre alta e lei tornò indietro. Ma per lei fu la sua fortuna, il perché quella stessa sera in quel locale dove stava per recarsi, ci fu un gruppo di persone a fare un azione punitiva nei confronti di tutti quelli che vi si trovavano la dentro. Ed era finita nel peggior dei modi dando fuoco a quel posto per fortuna non era successo niente di grave perché erano riusciti ad uscire da un'altra uscita secondaria. E inconsapevolmente Rebecca le aveva salvato la vita. E per questo adesso voleva essere una madre non perfetta ma una come tante ma presente nella vita della piccola. Si tutte le mattine la portava alla scuola materna e partecipava a tutte le attività scolastiche, come le altre mamme. Si era la sua bambina e doveva fare in modo che un giorno non si vergognasse di lei.
Anche Lorence era fiero di lei e poi aveva trovato una compagna e vivevano insieme lei si chiamava Evelyn. Poi lui era il padrino di Rebecca e di tanto in tanto veniva a prenderla e la portava con sé e Evelyn al parco. Eleonora era orgogliosa di lei e di come era cambiata finalmente la sua Lara era quella di una volta. Si Lara amava molto quell'essere era una parte della sua Gloria e viveva in lei. Anche se molto capricciosa, lei faceva di tutto pur di non vederla piangere. L'aveva viziata è molto.. Era abbastanza precoce imparava e in fretta. Era fiera di lei. Gloria sarebbe stata fiera della sua piccola. Ma Lara non stava tanto bene negli ultimi mesi. E doveva fare dei controlli temeva che anche lei avesse il cancro, i suoi mal di testa, le nause, e altri sintomi e lo doveva fare al più presto voleva curarsi in tempo non voleva che Rebecca perdesse anche lei. E così che aveva fissato un appuntamento con il loro medico Lucas Jersey per fare dei controlli. La settimana successiva nel primo pomeriggio, ma non disse nulla ad Eleonora non voleva creare dei falsi allarmismi. Doveva essere certa di cosa soffrisse e le cause di quei sintomi da dove provenissero. Ma quella settimana fu abbastanza piena per lei e Rebecca e anche a lavoro c'era un bel po' da fare e non ebbe il tempo di occupare la mente con cattivi pensieri.. Tutto il contrario. Era mattino Lara si preparava per andare dal medico. Ma prima fece una chiacchierata con la madre le spiegò che avrebbe avuto molto da fare tutto il giorno e di occuparsi lei di Rebecca. Eleonora le rispose di stare tranquilla e che ne sarebbe occupata lei. Ma le fece una domanda, che Lara le rispose in un modo poco convincente. Che Eleonora rimase piuttosto dubbiosa. Ma pensava che era ormai il suo modo di fare e non era mai cambiato.. Si non voleva dirle nulla al momento. Così dopo un paio di commissioni, andò dal medico. La fece spogliare e la visitò, Lara chiese cosa potessero essere quelle macchie, e le spiegò i suoi mal di testa, e dolori ai muscoli. Ma il medico le rispose che dove fare qualche prelievo e poi le avrebbe detto con certezza di cosa si trattasse, ma che al momento non poteva darle nessuna risposta. Poi si rivestì e il medico le fece un prelievo del sangue con una siringa Lara aveva paura degli aghi e così mentre lo faceva chiuse gli occhi. Fatto il prelievo Lara apri gli occhi era ora di salutare il dottor Lucas Jersey. Lui rispose che in un paio di settimane avrebbe avuto i risultati e l'avrebbe messa al corrente della sua situazione attuale del suo stato di salute. Poi si salutarono e Lara andò via. Si mise in macchina e guidò per qualche ora senza una meta.Aveva fra la mente mille pensieri e sperava che non avesse nulla di grave. Si Lara aveva paura, paura di non poter crescere Rebecca e di non aver avuto abbastanza tempo per farlo. La paura le devastava la sua serenità. Ma nelle due settimane successive le aveva vissute con ansia. Era a lavorare quando ebbe la chiamata al cellulare dal medico le disse che erano arrivati i risultati e che il prima possibile doveva andare da lui. Lara rispose che si sarebbero visti la mattina successiva. Nonostante gli aveva chiesto qualcosa il dottore disse che era meglio di presenza parlarne. Lara era ancora più agitata di giorni precedenti e l'aveva notato anche sua madre durante la cena. Ma non le chiese nulla. Lei per tutto il tempo cercò di giocare un po' con la piccola Rebecca, la prese in braccio e se la portò su in camera con lei. Eleonora era preoccupata voleva chiedere a sua figlia quale fosse il motivo che lei nel volto era afflitta, ma non osò farlo. Sperava tanto che non era qualcosa di grave. Si Lara si mise subito a letto appena finito cenare con sé in quel letto Rebecca. La mattina successiva si alzò presto, fece una doccia e si accorse che nel suo corpo c'era qualche livido in più era spaventatissima. Non vedeva l'ora di andare dal medico non poteva aspettare ancora, scese giù per le scale, andò in cucina e si fece il caffè, ne prese una tazza. Ancora dormiva sua madre e la piccola. Prese le chiavi della macchina, accese il motore e parti. Prima di andare, all'appuntamento andò al cimitero a portare le solite rose rosse  alla sua Gloria, si sedette lì per terra e sfogo' con lei le sue paure parlando alla sua lapide. Rimase in silenzio sperando a una sua parola di conforto in cuor suo. Ma Gloria non poteva mai dirle qualcosa era impossibile. Ma lei dopo un po baciò la foto e se ne andò. Ora era il momento di affrontare la verità qualsiasi essa fosse. Si recò allo studio del dottor Lucas Jersey bussò alla sua porta e lui la fece attendere per qualche minuto, minuti che per lei sembrarono un eternità. La fece accomodare e la pregò di sedersi quello che aveva da dirle era di vitale importanza. Lara fissò il dottore e le chiese di dirle tutta la verità qualunque essa sia stata. Il dottore prese le sue anilisi e incominciò a parlare con la faccia abbastanza seria. Si era serio e Lara tremava dentro di sé aveva molta paura. Così lui fu quasi subito diretto, non fece molti giri di parole e gli spiego che era ammalata, si il suo era un virus venereo. Aveva contratto il virus del HIV. Gli spiegò per filo e per segno come avesse potuto contrario, ma lei non capiva e anche se da parte sua sembrò indiscreto le fece delle domande abbastanza esplicite. Era un nuovo virus e suoi sintomi erano appunto del HIV. Lara rimase in silenzio aveva dato qualche risposta alle sue domande. Ma fu molto evasiva. Aggiunse il medico che avrebbe potuto contrarlo anni prima. E che il suo corpo lo avesse manifestato adesso. Lara ancora non capiva con tutte quelle parole difficili che lui diceva. Perché lui parlava e parlava, ma nella sua mente sembrava esserci il vuoto assoluto. Poi spiegata la situazione fu abbastanza schietto che al momento non vi era alcuna cura, qualcosa in via sperimentale. Lara chiese se avesse potuto contagiare i suoi familiari, ma soprattutto Rebecca. Lui rispose che con la dovuta accortezza non sarebbe successo nulla. Ma che la aspettavano tempi duri più il virus si andava sviluppando. Sarebbe peggiorata ancora. Dopo averle spiegato tutto Lara si alzò dalla sedia e lo saluto senza toccarlo. Prese la sua borsa con dentro le chiavi e il cellulare e se ne andò. Salita in macchina rimase qualche minuto a pensare il modo di dirlo alla madre e ai suoi fratelli. Ma prima di tornare a casa fece un giro dei posti con cui era stata con la sua Gloria. Era verso sera quando fece ritorno e di già Eleonora era preoccupata. Ma aprendo la porta di casa sali su per le scale ed entrò in camera sua senza dire una parola. Si gettò sul letto a pensare e ripensare a ciò che le aveva detto il suo medico, e di averle suggerito un ricovero per tenere sotto controllo la sua malattia. Ma lei non voleva farlo voleva stare a casa sua con la sua bambina e ovviamente la madre. Ma Rebecca era la sua unica ragione di vita da qualche tempo. Si la sua ragione di vita dopo la morte della sua amata. Pensava oltre tutte quelle volte che avesse fatto del sesso con dei partner casuali, e il vuol essere trasgressiva, l'aveva portata fino a lì. L'essere ammalata era una sorta di punizione per lei. Si ma non le importava più di tanto. Rebecca sarebbe stata un buone mani con sua madre, con Lorence e Evelyn era proprio la ragazza giusta per suo fratello amava i bambini e poi fin dal primo momento Rebecca verso di lei aveva mostrato grande simpatia. L'unico è amaro rimpianto non averlo potuto fare lei come aveva promesso a Gloria. Si era stata un incosciente e se lo ripeté più di una volta nella sua mente. Ma d'altro canto anche se era contraddittoria nei suoi discorsi era felice nello stesso tempo avrebbe raggiunto la sua donna, la sua anima gemella, loro due ribelli finalmente potevano ricongiungersi e per sempre. Nemmeno volle cenare quella sera, non aveva appetito, e poi aveva dei forti dolori muscolari anche volendo non sarebbe stata un grado di scendere quelle scale, almeno in quel momento, prese uno di quei antidolorifici che gli aveva prescritto il suo medico e provo'a dormire. Si riuscì a riposare qualche ora. Passò qualche giorno e le sue condizioni non accennavano a migliorare. Fingere non le aveva mai piaciuto e mentire nemmeno, Gloria le aveva insegnato a non mentire alle persone che la amavano, perché i suoi occhi erano un libro aperto, ma in effetti sua madre leggeva nei suoi occhi, e notava la sua sofferenza. Non osava chiederle nulla, voleva che lo facesse lei di sua spontanea volontà. Ma Lara non aveva mai perduto una parte del suo carattere era stata sempre testarda, voleva sempre cavarsela da sola, non aveva mai avuto bisogno di nessuno, piuttosto al contrario. Era stata costretta a subire persino degli abusi nella sua vita prima quella di suo padre e poi da quell'uomo quella sera a casa di Allison. Con il risultato di non poter concepire più figli. Se la era sempre cavata da sola. Ma non voleva ammettere che questa volta doveva chiedere aiuto alla sua famiglia. Tanto che una notte dopo tanto tempo aveva la febbre altissima e le sembrò che ai piedi del letto ci fosse la sua amata Gloria che le parlava dicendole di dire tutto a sua madre e che avrebbe capito e amata lo stesso nonostante tutto. E che lei l'aspettava per stare insieme per sempre. Si era il delirio di quella febbre pensava lei. La mattina sua madre non vedendola scendere per la colazione dopo aver portato Rebecca alla scuola materna. Sali su in stanza e vide che toccandole la fronte si accorse che aveva la febbre molto alta, e penso di chiamare il loro medico. Ma Lara a bassa voce la fece avvicinare al letto le disse di non farlo, che era tutto inutile. E poi con un nodo alla gola le confessò la verità. Eleonora rimase in silenzio anche lei credeva che fosse il delirio di quella febbre. Ma Lara glielo ripeté che era malata e che aveva contratto una malattia per colpa della vita che aveva condotto anni prima. Eleonora ne rimase quasi sconvolta da quella notizia. Non voleva credere alle sue parole, ma Lara fu ben precisa nei minimi particolari nello spiegarglielo. La madre le domando se ne era veramente sicura di ciò che le stesse dicendo e la donna le rispose di sì e che aveva fatto delle analisi del sangue e che l'avevano affermato. La donna sconvolta la abbracciò a sé, ma Lara provo a farla allontanare da lei spiegando che avrebbe potuto infettare anche lei e la bambina ed era meglio che andasse via da quella casa. Ma Eleonora le rispose che non le importava nulla per lei, e che Rebecca per qualche tempo potesse andare a stare con Lorence e Evelyn a casa loro. Che non l'avrebbe fatta mai andare via in quelle condizioni da lì. Lara provo' a dissuaderla, ma anche Eleonora si ci sapeva mettere non c'era verso di farle cambiare idea. Ecco disse Lara da chi aveva preso quella parte del suo carattere. Eleonora sorrise a sua figlia e le disse che doveva andare per qualche tempo a l'ospedale per fare dei controlli, ma da Lara ottenne un categorico no secco. Eleonora per non contraddire la figlia gli disse che per il momento non lo avrebbe fatto, ma se sarebbero peggiorate le sue condizioni gliela avrebbe portata lei e con la forza.. E il discorso per il momento fini così.

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