I swear I'll do
Anything that I have to
'Til I forget about you-Big Time Rush, 'Til I forget about you
Nelson uscì dalla stanza di Cesare con addosso i vestiti dell'altro ragazzo. La camicia da boscaiolo e i jeans erano stati sostituiti da una felpa di Chicago blu e un paio di pantaloni della tuta grigi: si era messo le prime cose che aveva trovato nell'armadio dell'amico, pur di non restare negli stessi vestiti con cui aveva dormito.
Il ragazzo occhialuto era impegnato a ripulire il tavolo della cucina dalle varie scatole di sushi e dai resti della sera precedente quando Cesare era entrato nella stanza, i capelli ancora umidi e senza maglietta.
Evidentemente aveva deciso di farsi una doccia e aveva anche deciso di far prendere un bell'infarto a Nelson.
«Hai scritto agli altri?» aveva domandato Cesare mentre si frizionava i capelli con un asciugamano. L'altro ragazzo dovette trattenersi dal saltargli addosso, limitandosi ad annuire.
«Ho...ho scritto adesso a Tonno.»
«Ottimo, allora vado a vestirmi. Vieni a prendere il computer? Potrebbe servirci» aveva risposto con noncuranza Cesare, voltandosi e dirigendosi verso la sua stanza.
Non guardare.
Non guardare.
Non guardare.
Ma era più forte di lui. Gli occhi di Nelson si fermarono qualche secondo più del dovuto sul sedere del suo migliore amico, ammirando quelle forme praticamente perfette mentre ringraziava mentalmente la palestra che il ragazzo frequentava assiduamente. Seguì Cesare nella sua camera dove, mentre con la coda dell'occhio osservava ogni suo movimento e ogni suo muscolo, prese il portatile del ragazzo dalla scrivania e aspettò che lui finisse di vestirsi, senza perdersi nemmeno un attimo di quel momento. E quella sua attenzione non sfuggì a Cesare il quale, mentre era di spalle, sorrise senza farsi notare.
Tornati insieme in salotto, cominciarono a programmare il primo capitolo di quella che Cesare aveva insistito a chiamare "Missione Romeo e Giulietto". Fomentatissimo da tutta quella situazione, Cesare aveva cominciato a straparlare, buttando centinaia di idee una sull'altra senza mai arrivare ad una vera soluzione; il tutto sotto lo sguardo divertito di Nelson, che osservava suo cugino pianificare un progetto geniale per far finire insieme Dario e Nicolas.
Era passata quasi un'ora, ma nessuna idea sembrava quella giusta.
Nelson aveva passato quei sessanta minuti a toccare tutti i tasti possibili della tastiera, riempiendo così la pagina del documento di Word con parole a caso, numeri, spazi e punteggiatura. Cesare si era un po' tranquillizzato dalla sua esuberanza e aveva appoggiato la fronte contro il tavolo, fissandosi le gambe pensando a cosa fare.
In casa Cantelli regnava il silenzio e l'unico rumore era il ticchettio dell'orologio della cucina.
Nelson era sul punto di spegnere il computer ed arrendersi del tutto quando il campanello li aveva risvegliati dal loro stato di trance.
Cesare andò ad aprire, ritrovandosi Tonno e Frank con in mano delle pizze: in effetti si erano persi talmente tanto nei loro pensieri da non rendersi conto che ormai era ora di pranzo. Nelson sorrise agli amici, in particolare a Frank, facendogli capire che quella notte era stata particolarmente felice per lui.
«Oh vez, ce ne avete messo di tempo per arrivare eh» commentò Cesare mentre svuotava il tavolo della cucina dai fogli di carta bianchi e le penne senza tappo.
«Vedo che avete avuto molti lampi di genio» aveva commentato Frank. Un mucchio di post-it accartocciati giaceva all'angolo del tavolo, segno evidente delle idee scartate.
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They don't know about us || Celson (Space Valley)
FanfictionÈ difficile fingersi indifferenti e trattenere ciò che provi quando sei innamorato del tuo migliore amico. Che capita di essere anche tuo cugino. O quasi. Nelson e Cesare scoprono che Nicolas è perdutamente innamorato di Dario: cosa succede se ti al...