Capitolo 10

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And I can't take it no more, it's a hundred degrees
I got one foot out the door, where are my keys?
'Cause I gotta leave yeah
-Jason Derulo, Want to Want Me

«È successo un miracolo!»
«Oddio non ci credo»
«Rega datemi un pizzicotto perché mi sa che sto sognando»

«Ha-ha-ha, fate un sacco ridere» aveva commentato Nicolas alzando gli occhi al cielo e appoggiando il suo zaino su una delle sedie dello studio.

Erano le nove di un mercoledì mattina di maggio, una giornata non troppo soleggiata ma dove le temperature non scendevano sotto i venti gradi. Erano le nove precise di mattina, quando il suono di una chiave inserita in una serratura aveva preceduto l'entrata di Nicolas in studio.

«È arrivato davvero in orario o sto avendo un'allucinazione?» aveva commentato Tonno mentre giocava con il mini montalatte.
«Stupidi» sorrise Nicolas togliendosi gli inutili occhiali da sole e abbandonandoli sulla scrivania delle riunioni.

Dal momento in cui aveva messo piede in studio, Nicolas si era accorto di un piccolo dettaglio, che naturalmente a lui non sfuggì.
Dario non c'era.
Il ragazzo cercò subito lo sguardo di Nelson, il quale gli rispose con un sorriso tranquillo. Grazie a ciò, Nicolas capì che Dario sarebbe arrivato ed era semplicemente un po' in ritardo. Non dovettero aspettare molto che la persona che Nicolas più temeva di incontrare in quel momento fece la sua apparizione in studio, naturalmente preso male mentre imprecava contro il traffico che quella mattina lo aveva trattenuto per strada.

Non appena vide Dario, Nicolas si congelò sul posto. Nella sua testa aveva preparato un lungo discorso per scusarsi con Dario di quello che aveva fatto, ma nel momento in cui gli occhi del ragazzo si erano incatenati ai suoi e non si erano più spostati, Nicolas aveva perso ogni buona iniziativa.
Tentò in tutti i modi di evitare Dario per non dovergli parlare, ma all'inizio delle riprese dovette avvicinarsi a lui per chiedergli una mano.

«Dario?»
Il ragazzo si era voltato verso di lui, per poi mettere su un sorriso incoraggiante per il più piccolo.
«Dimmi Nic»
«Puoi darmi una mano con il softbox? Non riesco a ruotarlo, non ci arrivo.»
«Certo.»
Dario lo seguì fino al set, dove Nicolas gli indicò il softbox che lui non riusciva a girare.

Le guance di Nic si colorarono di un rosso intenso quando Dario gli si avvicinò pericolosamente, fino a far sfiorare i loro corpi tra di loro. Il profumo di Dario riempì i polmoni di Nicolas, che chiuse gli occhi e riportò alla mente le immagini di quel maledetto bacio.

Ma in quel momento poco importava, perché in una frazione di attimo Nicolas aveva chiuso gli occhi e le sue labbra avevano toccato quelle di Dario. Non erano morbide come le aveva sempre immaginate, di sicuro dovute al fatto di essere appena reduce da una sbronza. Fu un bacio leggero, delicato, di quelli che durano un attimo e un'eternità.

«Tutto okay?»

La voce di Dario riportò Nicolas alla realtà.

«Sì...sì, tutto...tutto a posto» aveva balbettato Nicolas in risposta mentre prendeva in mano la seconda camera. Prima di iniziare le riprese, l'unica cosa a cui Nicolas riusciva a pensare era come facesse Dario a fare così, a fare finta di niente, mentre lui non riusciva nemmeno ad avvicinarsi all'altro ragazzo senza diventare improvvisamente balbuziente e perdere il controllo delle sue gambe.

***

Durante il giorno seguente, la mattinata fu riempita insieme a Maurizio Merluzzo, tra una sfida di citazioni di film e un salotto che, inaspettatamente, aveva preso una piega molto tranquilla. Cesare era stato asfaltato da Nelson nella sfida e quest'ultimo si era goduto un'intera sessione di allenamento del ragazzo, fissando i muscoli di Cesare ogni volta che i suoi bicipiti venivano messi sotto sforzo durante la penitenza. Totalmente perso nel suo immaginario in cui Cesare usava quei muscoli per tutt'altro motivo, Nelson aveva tuttavia notato come lo sguardo di Frank si era fermato più volte su di sé, accompagnandolo con un'espressione che diceva "poi ti porto uno straccio per asciugare tutta quella bava" e "meno male che non eri più innamorato".

They don't know about us || Celson (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora