Capitolo 4

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Delle cose che penso, ne conosci solo un po'

E di quello che voglio, n'esaudisci solo un po'

-Gazzelle, Polynesia


«Questa è la prova di come io sia molto più bravo di te» esclamò Cesare sollevando il joystick con aria di vittoria.

Nelson alzò gli occhi al cielo mentre prendeva un'altra fetta della sua pizza dal tavolo di fronte alla televisione; farsi asfaltare da Cesare a Call Of Duty non era nei suoi standard, specialmente nella modalità zombie.

«Tutto culo.»

«So di avere un sedere magnifico ma stavolta non è merito suo» rispose Cesare schioccando un bacio verso Nelson.

«Mi rifiuto di rovinare così la mia reputazione di nerd. Tonno, ti lascio il joystick. Porta alto il nome del capitano Mason» disse Nelson mentre abbandonava il controller della PlayStation sul divano per andare a prendersi qualcosa da bere.

In cucina c'era Frank che stava ripulendo le ultime posate sporche rimaste nel lavandino. Nelson ne prese un bicchiere pulito dalla credenza e si versò della Fanta.

«Dove sono i due piccioncini?» chiese Nelson prima di scolarsi tutto il bicchiere in un colpo solo.

«Non lo so, probabilmente a scopare sul letto di Cesare» rispose ridendo Frank.

«GUARDATE CHE VI SENTO» gridò Cesare dall'altra stanza per far sentire la sua voce sopra gli spari del videogioco.

A Nelson per poco non andò di traverso la Fanta: era scoppiato a ridere per la battuta di Frank ma si fermò subito quando i due ragazzi in questione entrarono in cucina praticamente mano nella mano.

O meglio: Dario era intento a controllare qualcosa di non ben identificato sulla mano di Nicolas, che Nelson riuscì a riconoscere come un cerotto sull'anulare del ragazzo più piccolo non appena furono abbastanza vicini.

«Si è tagliato e gli ho dato una mano perché non sapeva dove fossero i cerotti» spiegò Dario con lo sguardo amorevole di un'infermiera del reparto pediatria.

«Cucciolini. Hai avuto il tuo dottore personale Bic? Magari mentre ti metteva il cerottino ti ha fatto anche un pom...»

Nicolas fulminò Nelson con lo sguardo.

«No, però sul letto ora c'è una strana sostanza bianca, chissà se prima di andare a letto Cesare se ne accorgerà e cambierà le lenzuola» rispose Dario con un occhiolino stando al gioco di Nelson, per poi mettersi a ridere ignaro del fatto che Nicolas, di fianco a lui, fosse diventato dello stesso colore della salsa di pomodoro sulla pizza.

«DARIO TI HO SENTITO!» continuò a gridare Cesare dall'altra stanza.

«Beh è un regalino, saresti dovuto andare tu a prendere i cerotti a Nicolas dato che è casa tua!»

«IL TITOLO DI CAMPIONE DI COD DELLA VALLE NON SI VINCE DA SOLO SAI?»

Scoppiarono tutti a ridere, poi Frank, Nelson, Nicolas e Dario ritornarono in salotto per vedere il "campione" massacrare anche Tonno.

***

La serata volgeva al termine: era quasi mezzanotte e i ragazzi avevano appena finito di giocare l'ultima partita. Tonno, Dario e Nicolas furono i primi ad andarsene, lasciando gli altri tre alle noiose pulizie. Mentre Frank era impegnato a portare i cartoni delle pizze al bidone della spazzatura fuori casa, i due cugini erano da soli in cucina a riordinare le ultime cose; Cesare stava ripulendo gli ultimi bicchieri e Nelson era intento a spazzare il pavimento.

They don't know about us || Celson (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora