capitolo 20

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-Allora...io non ho avuto vita facile,e credo che questo lo abbia capito-continuo dato che annuisce.-Quando ero nel giro,tempo fa io mi sono innamorata di Justin e lui amava me,da questo amore non è nato nulla di buono.Abbiamo creato questa "impresa" e abbiamo avuto successo.Il nostro amore cresceva ogni giorno di più,ma io continuavo a fare sesso con...vabbhe hai capito.Il sesso per cliente era sempre stato protetto,ma purtroppo quello con Justin non altrettanto.Rimasi incinta a sedici anni e portai avanti la gravidanza,avevamo deciso di lasciare il giro e dedicarci alla nostra famiglia,se cosi si può chiamare perche lui aveva diciannove anni e io sedici,avere un bambino a quell'età non era proprio il massimo.Purtroppo la nostra felicità non durò molto dato che un mese dopo il parto....-cominciai a singhiozzare,non mi ero nemmeno accorta che fossimo fermi in una stazione di servizio,finché non mi mise le mani sui fianchi spostandomi su di lui.Mi guardò per un po e poi mi fece segno di continuare.-un mese dopo il parto,la bambina morì e io ne fui distrutta,lo stesso Justin.-

-Come è morta la bambina?-chiese accarezzandomi  il viso.

-Morì di morte bianca,non si sa come,si crede che abbia smesso di respirare bene e sia morta-ripensare a lei mi fa salire dei brutti ricordi che portano con se le lacrime.Liam cerca di asciugarmele,ma non smettono di uscire.

Ad un cerro punto mi afferra il viso con prepotenza e appoggia la sua fronte con la mia.

-Crys ascoltami,non piangere,parliamo di qualcos’altro.Okay?-annuii distrattamente,concentrandomi sulle sue labbra che sembravano cosi appetibili.Non ci pensai due volte e lo baciai.

Le nostre lingue si toccarono,e esplosero in un atto passionale e violento.Era da tanto che non ci baciavamo e le sue labbra mi erano mancate per cosi tanto tempo.Sentii le sua erezione crescere,e mi ci strusciai sopra,lo sentii gemere e la mia eccitazione salì a mille.Cominciammo a muovere i fianchi ognuno in direzione dell’altro,era cosi bella questa sensazione che avrei fatto a meno dell’aria pur di averne ancora.Mise una mano sul bottone dei miei pantaloncini e li sfibbiò per poi toglierli,stessa cosa feci io con i suoi jeans che invece si togliere abbassai solamente sotto le ginocchia.Prese le mie mutandine e le strappò via,non so come me ne andrò,ma in questo momento non mi interessa.E i suoi boxer fecero la stessa fine dei suoi jeans,mi spostai facendo entrare il suo pene eretto dentro di me.Cominciarono gli ansimi.

-Ah si cazzo..-dissi buttando la testa indietro,mi bacio il collo mettendo una mano sul volante dietro di me e l’altra a massaggiarmi il seno.

-Cosa vuoi che faccia piccola?-disse in modo sensuale.

-Fottimi Liam,fottimi come non hai mai fottuto nessuno.Sii aggressivo con me.-lo vidi sogghignare prima di stringere di più il volante.Le spinte divennero violenti e forti.Quanto mi piaceva.

-Gemi.-disse dando un altra spinta.Decisi di diventare cattiva.

-No..-dissi aprendo di più le gambe.

-Ho detto gemi.-disse guardandomi in faccia.Rivoltò la situazione e mi mise nel lato passeggero,per poi abbassare lo schienale in modo da essere coricati.

-No..-usci da me,e per un attimo mi mancò l’aria,ma poi rientrò dando una spinta forte,più forte delle altre.Non riuscii a trattenerlo e un gemito incontrollato usci dalle mie grinfie.Rise e leccò avidamente il mio collo,fino ad arrivare al mio orecchio.

-Sei un bimba cattiva,non puoi disubbidire a papà Liam,lo sai?-annuii in preda all’orgasmo che non arrivò.Uscì e si sedette di nuovo al suo posto ricomponendosi.Lo guardai male,e la mia vagina richiamava qualcosa che gli era stato tolto.

-Come,mi lasci così?-chiedo nervosamente.

-Non ti preoccupare,piccola non è finita qui.-per quanto fosse minacciosa la sua affermazione,mi fece calmare.Ripartì in quarta verso il nostro appartamento.

Sentii una mano toccare la mia coscia e sussultai.Spostò la sua mano sul bottone dei pantaloncini e la infilo,mi guardo stranito.

-Dove sono le tue mutandine piccola?-chiese mordendosi il labbro.

-Sai,un ragazzo che ti assomiglia molto me le ha strappate.-mi piegai per riprenderle,ma la sua mano nei miei pantaloncini non aiutò dato che mi inserì due dita dentro,mi risollevai,senza poter riprendere la mia biancheria ormai ridotta a brandelli.

-Non ti ho mica detto di riprenderle,piccola-vidi la sua lingua sfiorare le sue labbra-non ti serviranno-la cosa per quanto strana era abbastanza eccitante.Mi voltai nuovamente verso di lui e lo sorpresi a guardarmi.

-Spera che non troviamo semafori rossi perche sarebbe la tua fine-disse lasciandosi scappare un gemito strozzato.

-Liam ti prego sbrigati-dissi levando la sua mano che si faceva sempre più strada in me.

-Piccola cosi non mi aiuti-disse mettendo la quinta.Corse fino a quando non trovammo un posto di blocco.Lo sentii imprecare in aramaico prima di fermarsi.

-Salve agente-disse cercando di essere il più sereno possibile,abbassò il finestrino e l’agente prese a scrivere su un blocchetto.Liam prese la patente e il blocchetto porgendoglielo.

-Tenga agente-l’uomo mi lanciò uno sguardo fugace accompagnato da un sorrisetto malizioso.Abbassai lo sguardo imbarazzata,cosa che Liam non si perse.Alzò un sopracciglio e rivolse uno sguardo truce al polizziotto.

-Scusi lei è qui per lavorare,non per spogliare con gli occhi la mia ragazza-mise su un sorrisetto finto e il poliziotto si mosse agitato.Il nome"ragazza"mi fece venire i brividi associato a"la mia" e non so se definirla una bella o brutta cosa.

Ad un certo punto dalla macchina scese un altro polizziotto.La sua faccia era abbastanza familiare.Mi allacciai i pantaloncini e scesi dalla macchina andando incontro ad esso.

-Ehy,salve come sta?-chiesi abbracciandolo.Lui mi riconosse subito e ricambiò l'abbraccio.

-Beh io sto bene,e tu...-si sporse a guardare dietro di me,precisamente Liam.-...vedo che continui a fare la tua malavita.-disse sogghignando ma non in modo malizioso più in modo scherzoso.

-Beh vede io....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 21, 2014 ⏰

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