capitolo 15

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-Secondo me é Zayn-disse la mia amica.La sua supposizione mi fece pensare,ma smisi subito perche al momento dell'aggressione il ragazzo misterioso mi aiuto da Zayn e quindi non può essere stato lui.

-Impossibile a meno che non abbia pagato qualcuno che me lo levasse di dosso durante la sua stessa aggressione.-ci guardammo dando vita ad una fragorosa risata.

-E se fosse.....Liam-dissi facendo cessare la mia risata.Solo a pensare a lui mi si gelava il sangue eppure io non credo di amarlo lo conoscevo da poco,troppo poco e mi sentivo un po stupida dato che quando lui non c'era io mi sentivo vuota come se.....mi mancasse la terra sotto i piedi.Vidi Laura cambiare espressione, come se sapesse qualcosa.-Laura.....che cosa sai?.....Oh no!-dissi alzandomi in piedi.Ero furiosa....

-Mi dispiace.....Niall no-non voleva che ti dicessimo che se ne era andato...per colpa sua-disse facendo scorrere le lacrime nelle sue guancie.Guancie che io avevo baciato quei pomeriggi pieni di tristezza.Lei mi ha tradita.....non posso crederci.....

-Io ho fatto del male a tante persone,ho fatto tante cose sbagliate

Ma.

NON TI HO MAI MENTITO,IO TI HO SEMPRE DETTO TUTTO BELLO O BRUTTO CHE FOSSE,ma tu no tu hai preferito tenerti dentro tutto.Mi hai mentito e io non te lo perdono.Purtroppo me ne sto accorgendo troppo tardi.Tu eri la mia migliore amica io mi fidavo di te-sputai quelle parole con disprezzo,il mio sguardo esprimeva disprezzo.....disprezzo verso una delle persone più importanti della mia vita,disprezzo verso la persona con cui avrei voluto passare il mio tempo fino alla morte.

-Ma io sono ancora la tua migliore amica-cerco di fermarmi ma non ci riusci.Se fossi rimasta un altro minuto li l'avrei uccisa....e in fondo le volevo ancora bene.Corsi verso la palestra e cominciai a prendere a pugni il salsicciotto,non riuscivo a calmarmi e ogni pugno mi portava a voler uccidere qualcuno.Mi tolsi i guantoni e corsi fuori.Sentii dei rumori strani,mi giravo ma non vedendo niente ricominciai a correre.

Corro,corro e ancora corro non faccio altro da almeno venti minuti.

Corro verso un posto dove non sarei dovuta più andare,un posto che avevo giurato di non frequentare,corro verso la mia morte,corro verso il posto che mi ha levato il diritto di essere ragazza,corro dove tutto e iniziato....

Arrivai davanti un pub il butta fuori mi guardo sorpreso per poi farmi entrare senza discussioni.La puzza di alcol era comparabile a quella del vomito,vhe si mischiava a quella del sudore che emanavano tutti i ragazzi li presenti.Ma non era li che mi dovevo fermare,cosi mi diressi verso una porta bianca,ripensando.a quante volte l'avessi oltrepassata.C'erano altri due buttafuori,uno lo conoscevo l'altro probabilmente nuovo.

-Ehy Crys come stai-mi chiese John.Neanche il tempo di avvicinarmi che il ragazzo nuovo mi ferma spingendomi.

-Ferma li bellezza non puoi entrare se il capo non dice si.-mi guarda con aria da saputello.e un sorrisino stampato in faccia.Mi giro verso John.

-Da quanto é che é qua?-chiesi indicando il ragazzo.

-Diciamo da un due anni-disse mettendo le braccia incrociate.

-Ti senti popolare solo perche sei  qua da due anni non e vero?Credi di conoscere tutti.Ma é troppo poco per conoscere me.-dissi avvicinandomi molto al ragazzo.

-Ah si é chi saresti?-chiese prendendomi il braccio.Subito lo guardai male.

-Amico no ti conviene metterti contro di lei,non sai chi sia-gli disse John mettendogli una mano sulla spalla.

-Già amico non ti conviene metterti contro di me.Potrei farti uscire di qui con una semplice frase.-dissi liberandomi dal suo sudicio braccio.

-Pff..tu non vali niente qui.Io per farmi rispettare ci ho messo sette mesi.-disse lui con fare superiore.

-Amico se non fosse per me tu qui neanche ci staresti.-

-E sentiamo perche?-

-Hai mai sentito parlare della fondazione di questa banda?-

-Si,parla di una ragazza che con il suo fidanzato anno fatto miliardi...Ma non puoi essere tu perche lei e dentro con il suo ragazzo.-a quelle parola la mia ira sali fino alle stelle.Guardai John che mi apri la porta e mi fece entrare.Subito vidi Justin seduto sul divanetto con una ragazza in braccio.Si staccarono al colpo di tosse di Tony un altro scagnozzo che mi era riconoscente.La bionda si stacco dalle sue labbra e lui la butto a terra.

-Tu che ci fai qui?-mi chiese il famoso ragazzo con cui ho dato vita a tutto questo.

-Sono venuta a riprendermi quello che e mio.-guardai la sgualdrina.-Fammi capire mi avete sostituita con questa gatta morta?-chiesi girandomi verso Tony che si mise a ridere.

-Lo so non e paragonabile nemmeno a un miliardo di chilometri a te,ma adesso il capo e lui.Oh almeno fino ad adesso.-rispose il mio amico.

-Come ti permetti a chiamarmi cosi.Io posso farti sbattere fuori quando voglio,io sono il cap...-

-Wowowowo chi sei tu?Il capo?Ma se non lo sei neanche delle tue tette dato che sono finte.Non prenderti aree perche qui il capo sono io-dissi puntandole il dito contro.

-Tony portala fuori.....-Tony non si mosse-Tony.....muoviti-grido lei.

-Cazzo sta zitta mi stai rompendo i timpani.-dissi infilando un dito nell'orecchio e scuotendolo.

-Non neanche un accento famminile come potresti essere il capo?Io mi sono dovuta passare tutti quegli uomini solo all'età di quattordici anni-disse lei come se fosse affranta dal suo passato.Non ci vidi più mi scagliai contro di lei.

-Senti merda io ho dovuto aprire le gambe ad ogni uomo che avesse un conto in banca,avevo solo quattordici anni.IO.IO.E ANCORA IO.tu non puoi spacciarti per me.Prenditi questa testa di cazzo seduta accanto a te fai pure,ma non prenderti la mia fama perche non e una bella cosa,non prenderti il mio passato perche non lo reggeresti sei troppo debole.Sgualdrinella da quattro soldi.Se lui ira dovesse scegliere tra te e me sceglierebbe me,me,capisci tu per lui non vali niente.E una domanda quando facevate sesso lui ti chiamava Capo?-

-Co-come lo sai?-chiese balbettando.Colpito e affondato.Lo guardai ridendo.

-Chiamava me.-dissi con non curanza di lei.La vidi piangere.-Oh non piangere io faccio sesso da un po e con diverse persone si impara tanto.Te lo detto lui vuole ME non se ne fa niente di te,tu sei una come le altre io sono unica.-la vidi alzarsi e scappare via.

-Per cosa sei tornata?-mi chiese lui alzandosi e mettendosi davanti a me sovrastandomi con la sua altezza.

-Te lo già detto,sono qui per riprendere il mio posto.E lo riavró hai capito.....-

AND YOU COMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora