ATLANTIC Pt. 1

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Ci alzammo e continuammo il nostro giro di negozi per poi tornare a casa e iniziare a prepararci tutti quanti.

Mi feci la doccia. Mi misi un paio di shorts e un top rosso con le vans nere. Mi sistemati i capelli in una coda alta con i boccoli alla fine e mi truccai come sempre: ombretto rosso, eyeliner e rossetto viola scuro.

Preparai la pochette mettendoci dentro le sigarette, le chiavi dell appartamento, i documenti e, quando stavo per metterci anche il telefono, questo vibrò.

Chi mai poteva avermi scritto se mia mamma l avevo già sentita e i miei amici erano tutti con me?
Lo presi incuriosita e vidi che un numero sconosciuto mi aveva scritto.

X:
Ho saputo che sei a Milano. Possiamo vederci?

Chi mai poteva avermi scritto? Boh, ignorati il messaggio, misi via il telefono e chiusi la borsa per poi andare i salotto dove c erano tutti gli altri, già pronti... Già, io ero sempre l'ultima a prepararsi.

Giu:"Eccomi. Pronta. Andiamo?"

Tommy:"Accidenti come sei... Carina... Si, volevo dire carina."

Giu:"Solo carina? Che miglior amico steonzo che ho."

Tommy:"Grazie, lo so."

Ci guardammo male e poi scoppiammo a ridere tutti quanti.

Ga:"Sei bellissima comunque. Strong, come sempre."

Giu:"Grazie amo."

Leo:"Beh? Siamo pronti?? Susu, che mi avete fatto venire voglia di andare a ballare."

Uscimmo di casa e chiamammo i taxi che ci avrebbero portato al locale.

Al nostro arrivo, il locale era pienissimo, quasi non ci si muoveva. Tantissime ochette si avvicinarono a Gian per chiedergli foto e abbracciarlo.
Vidi Gaia diventare viola in faccia, stava per sbottare da un momento all altro.

Giu:"Amo'... Amo'... Ehy ehy ehy... Calma. Respira. Sono fan, come lo eravamo noi...la differenza è che tu lo puoi avere e lo hai, mentre loro no. Rilassati, è tutto normale."

Ga:"Ma loro..."

Giu:"Nah Nah Nah Nah. Niente ma. È così."

Gian:"Amo'. Tutto okay?"

Ga:"Oh sisi, una meraviglia."

Gian:"Tu lo sai vero che voglio solo te? E che di loro mi interessa il giusto... Sì, se sono dove sono ora lo devo anche a loro ma tu sei più importante. Tu sei la mia fan numero uno. E questo è l importante."

Ga:"Mmmh. Okay."

Giu:"Oh menomale. Ora possiamo andare a prenderci un drink? Voglio vesteggiare come Dio comanda."

Presi Gaia e Ginevra e le trascinai al bancone del bar. Io ordinari un Mojito con rum scuro, Gaia un Bellini e Ginevra un Malibu e ananas.

Giu:"Ragazze, mi aspettate un attimo qui? Faccio un salto al bagno."

Ga:"Vengo con te?"

Giu:"Nono, stai con la Gine. Io faccio velocissimo."

Presi la pochette e andai verso il bagno passando in mezzo alla gente e ai tavoli che riempivano la pista.

In lontananza scorsi un tavolo, nella zona che credo fosse il privé, in cui c'erano tutti i tiktoker e gli youtuber. Da Rosalba a Cecilia Cantarano, da Elisa Maino a Marta Daddato, contando anche Sespo, Valerio, Montesi, Daniele Montani, Ace.
Non mancava nessuno, infatti mi stupì che mancavano proprio i Q4.
Gian era con noi, ma pensavo che ci fossero anche Diego, Tanc e.. Lele.
Menomale.

Poi guardai meglio e accanto a Marta riconobbi Lele. Scherzavano, bevevano e ridevano mentre si abbracciavano e si stuzziacavano a vicenda.
Sapevo che c'era qualcosa tra loro ma mi fece male comunque, d'altra parte Marta non mi è mai stata particolarmente simpatica.

Dopo essermi soffermata su quel tavolo continuai la mia disperata ricerca del bagno, continuando a cercare di farmi spazio tra la gente, ormai ubriaca, abbagliata dalle luci stroboscopiche colorate e avvolta dalla musica a tutto volume che risuonava dalle casse sparse per tutto il soffitto del locale.

D'un tratto mi sentii trattenere per un braccio. Mi girai di scatto, spaventata, e guardai il mio polso stretto nella mano di uno sconosciuto.
Nell'alzare lo sguardo mi soffermai un secondo sul tatuaggio ben evidente, visto che era rosso, sull'avambraccio.
Un dragone del peccato.
Poteva essere di una persona sola.
Ovviamente, Lele.

Ci guardammo qualche secondo negli occhi e poi, appena mi lasciò il braccio, parlammo insieme.

Mai nella vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora