OMG 🔞

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Si avvicinava sempre di più e sentivo il mio respiro farsi più affannato mentre il cuore rischiava di esplodermi nel petto.

Finalmente annullò  la distanza tra di noi. Le sue labbra morbide inumidivano le mie fino a quando la sua lingua mi chiese l'accesso che io concedetti. E quel bacio dolce e tenero si trasformò in una danza, in una continua ricerca. Le sue braccia appoggiate sul mio cuscino mi bloccavano là in mezzo mentre io intrecciai le mie mani nei suoi capelli arruffati e morbidi. Glieli tiravo leggermente per far premere ancora di più le sue labbra sulle mie. 

Prese le mie mani e mi bloccò sopra la testa nelle sue, notevolmente più grandi delle mie. La cosa mi fece impazzire, e ancora di più quando iniziò a lasciarmi piccoli baci umidi sul collo insieme a qualche morso leggero. Mi liberò le mani per accarezzarmi la pelle sotto la maglia larga che mi aveva dato per dormire e io approfittai per invertire le posizioni e mettermi a cavalcioni su di lui. 

I miei capelli gli ricadevano sul viso mentre guardava con sguardo stupito il sorriso soddisfatto che si stava accennando sul mio volto. Ricominciai a baciarlo con foga sulle labbra e sul collo, costringendolo con la mano attorno al collo, a stare lì. Sapevo benissimo dove saremmo andati a finire, non avevo assolutamente niente in contrario, e feci in modo che lo capisse più che bene. 

 Mi staccai un secondo per guardalo e lui mi guardò maliziosamente abbracciandomi per mettersi a sedere senza farmi scendere. Mentre mi baciava la pelle del collo faceva scorrere le sue mani calde sulla mia schiena prima di togliere quell'unico tessuto che mi copriva esponendomi ai suoi occhi e alle sue mani. Quando lanciò la maglia a terra e tornò a guardarmi sentii la sue eccitazione crescere sotto di me insieme alla mia al pensiero di quel contatto. 

Mi sentii avvampare e lasciai cadere la testa all'indietro, lasciando campo libero alla sua bocca che sembrava voler assaporare ogni centimetro della mia pelle. Mentre mi reggeva dalla schiena con una mano, con l altra iniziò ad accarezzarmi, toccarmi e stringermi il petto, e tutto ciò non faceva altro che continuare a farmi crescere il desiderio che avevo per lui. 

Non avevo le forze per fare niente, tanto che mi aggrappai di nuovo ai suoi capelli e alle sue braccia che, seppur non fossero esageratamente muscolose, lo erano abbastanza per me. Ero talmente abbandonata al suo prendermi che non opposi resistenza quando mi ributtò sul letto e mi sovrastò di nuovo riempiendo lo spazio tra le mie cosce leggermente divaricate che, di istinto, si incrociarono dietro la sue schiena. 

I suoi baci continuavano a scendere mentre lasciò una mano sul mio petto mentre l altra stringeva forte il mio lato b. Iniziai ad ansimare visto che mi stava mandando fuori di testa e, accorgendosene, smise di baciarmi per la milionesima volta per rivolgermi di nuovo quel suo sorriso fatale tra il malizioso e il soddisfatto. Si alzò lasciandomi con una curiosità non da poco mentre lo vidi andare alla porta e chiuderla a chiave prima di tornare a letto con me. 

Fece passare due dite sull'elastico dei pantaloncini che avevo usato come pigiama, e mentre non distoglieva gli occhi vogliosi dai miei che non erano da meno, continuava a mordersi il labbro. Con un colpo deciso, mi privò di qualunque protezione permettendomi di sentire ancora di più la sua erezione che continuava a premere nei suoi pantaloni di tuta grigi. 

Restò qualche secondo a fissare ogni centimetro nudo di me, facendomi sentire vulnerabile ma allo stesso tempo eccitata da morire, prima di darmi un bacio casto sulle labbra per sussurrarmi qualcosa all'orecchio, facendomi venire una scarica di brividi alla schiena. 

Indicò con gli occhi la sua mano che era scesa in mezzo alle mie gambe e che mi stava accarezzando molto delicatamente nell'interno coscia. La visione e l'immaginazione di quello che avrebbe fatto mi fece scaldare ancora di più. 

Le:"Cerca di non fare troppo rumore."-Mi fece l'occhiolino e nell'istante in cui le sue labbra toccarono le mie, sentii le sue dita entrare in me provocandomi un'ulteriore ondata di piacere. Mi lasciai scappare un gemito che cercai di soffocare nel nostro bacio. Sorrise a fiore delle mie labbra. 

Iniziò a muoverle dentro e fuori da me piano per qualche secondo per poi continuare a darmi più piacere dentro e sempre più veloce. Qualche gemito ogni tanto scappava al mio controllo. Uscì da me per ribloccarmi le braccia alla testata del letto e strusciarsi facendomi sentire quanto anche in lui stesse crescendo l'eccitazione mentre mi disse qualcos'altro. 

Le:"Senti che effetto mi fai...Cazzo quanto ti voglio."-Mi lasciò un piccolo morso desideroso sul lobo dell'orecchio. Riuscii a scappare dalla sua presa sui miei polsi per liberare e rivelare tutta la sua eccitazione dai boxer. Evidentemente per lui fu un sollievo, visto che un gemito scappò anche dalle sue labbra. Lo tirai verso la mia bocca dal ciuffo biondo mentre con una mano iniziai a toccarlo su e giù, prima piano e poi più veloce. Tra un bacio e l'altro e un gemito e l'altro mi fermò la mano. 

Le:"Giuli...così...così rischio di...di venire subito." 

Giu."L'obiettivo è quello."

Le:"Eh ma io voglio continuare a divertirci.".- Mentre diceva queste parole si sporse verso il cassetto del comodino e ne tirò fuori un quadratino blu cangiante inconfondibile. Senza appoggiarlo lasciò una scia di baci veloce su tutto il mio corpo, fino ad arrivare nel mio punto più intimo. Prima di fare qualunque cosa mi guardò ancora sorridendo e vederlo lì con quell'espressione in mezzo alle mie cosce mi mandò completamente fuori fase. 

Lui non perse tempo. Iniziò a baciarmi, assaporarmi e farmi provare un piacere che mai avevo provato prima. 

Giu:"Lele...lele...Io..."- si fermò appena in tempo per lasciarmi al limite ma senza farmelo superare. Si alzò in ginocchio davanti a me mostrandomi il suo intero corpo ricoperto di brividi come il mio. Aprì rapidamente con i denti la plastica blu per poi soffiare via sul pavimento quello che gli era rimasto sulle labbra. Si coprì con destrezza in un attimo e con la stessa velocità mi riempì un altra volta. 

Iniziò a muoversi mentre ci baciavamo con passione. Si sentiva bene il desiderio e il piacere che ci accomunavano in quel momento. Iniziò ad accelerare. Io l'unica cosa che riuscii a fare fu aggrapparmi alle sue spalle e soffocare i gemiti sulla sua pelle, mentre lui si rifugiò d'istinto tra il mio collo e la mia spalla, mordendo il cuscino accanto al mio orecchio per farmi sentire solo da me. 

Le:"Giuli...io...Oh Dio..." 

Giu:"Lele...cazzo..." 

Sentii le mie guance come fuoco vivo e il mio petto diventare estremamente caldo quando una scarica di piacere mi attraversò dalla pancia verso il basso in un secondo. 

Oltrepassammo il nostro limite praticamente insieme. Lele crollò, con il respiro e i battiti ancora accelerati, così come li avevo io, accanto a me. Ci fissammo sul soffitto che in quel momento divenne estremamente interessante per incrociare i nostri sguardi esausti e calmi. 

Mi lasciò un bacio delicato sulle labbra gonfie di tutti i suoi piccoli morsi. 

Le:"E' stato fantastico...Tu sei fantastica...Grazie." 

Giu:"Grazie a te. Non ero mai stata così bene con qualcuno." 

Ci baciammo rapidamente di nuovo per poi alzarci, rivestirci con quegli stessi abiti che avevamo lasciato sul pavimento e andare a fare colazione. 

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