STOP

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Entrambi spararono "Wow" di Montesi a tutto volume e sfrecciarono, con la loro guida leggera e poco spericolata, verso Roma est.

Arrivammo in pochissimo tempo.
Parcheggiamo e ci facemmo un giro per negozi facendoci foto con vestiti improbabili e facendo gli scemi.

A un certo punto mi staccati dagli altri per godermi quella scena da fuori ma vidi che io non apparteneva a quel mondo. Io ero solo una ragazza normale a cui piaceva un ragazzo che non sapeva nemmeno della sua esistenza. Era bello, lo avevo visto, lo avevo conosciuto ma non potevo lasciarmi sopraffare da quella magia.
Mi dovevo staccare anche se faceva male.

Più pensavo queste cose e più mi sentii salire l'ansia. Avevo bisogno di aria.

Giu:"Amo, voi andate avanti, io vado un attimo a fumare."

Ga:"Okay,stai bene?"

Giu:"Sisi, tutto bene. A dopo."

Mi girai e uscii. Mi appoggiai a un muretto mentre fumavo quando a un tratto vidi annebbiarsi tutto, sentii le gambe molli e iniziai a tremate.

A un tratto.. Buio. Freddo.

Lele's pov

Non ci eravamo nemmeno parlati quella mattina. Era strana. Sembrava arrabbiata. Ma perché?

Mi girai a cercarla ma non c'era. Iniziai a pensare di essermela sognata, che non esistesse.

Ga:"È andata fuori."

Sorrisi. Credo che mi si leggesse in faccia che stavo cercando lei.

Lele:"Oh regà, vado un attimo fuori. Se beccamo dopo."

Gian e Tanc:"Okay a dopo."

Diego:"Bro, stai bene?"

Le:"Sisi Bro, tranquillo."

Feci un cenno e uscii nel parcheggio, ma non la vidi. Mi guardai un po' intorno ma niente.

Provai a chiamarla e subito sentii partire Wow di Monte. Pensai che quella fosse la sua suoneria così seguii quel suono e la vidi.

Stesa a terra, pallida, sembrava svenuta però provai comunque a svegliarla ma niente. In preda al panico chiamai disperatamente Diego.

Diego:"Oh, Bro. Dimmi."

Lele:"Diego, corri al parcheggio. Giulia ha stirato."

Diego:"Che dici? Stiamo arrivando."

Arrivarono tutti e cercai in Gaia una sicurezza.

Gaia's pov

Era successo un altra volta. Non so bene cosa le fosse scattato in testa ma si era sentita poco bene.

Ga:"Lele falla respirare, falle spazio. Gian vai a prendere dello zucchero, Diego l acqua, Tanc una sedia, Zoe del ghiaccio. Veloci."

Iniziarono tutti a scattare e in pochissimi secondi avevo gia tutti. Le feci poggiare le gambe sulla sedia perché le tenesse alte, le misi del ghiaccio sui polsi e le feci bere l acqua con lo zucchero.

Iniziarono tutti a farmi seimila domande ma la mia preoccupazione era che si riprendesse.

Le:" Ma è così frequente?"

Gian:"Ma che ha?"

Diego:"Possiamo aiutarti in qualche modo?"

Zoe0:"Non va portata in ospedale?"

Tanc:" Forse è meglio a casa?"

A un certo punto sbroccai.

Ga:"Raga basta. Zitti un attimo."

Tutti si zittirono e dopo una decina di minuti Giulia iniziò a riaprire gli occhi.

Giulia's pov

Un istante dopo facevo una fatica immensa a riaprire gli occhi e trovai sei facce che mi fissavano. Non misi subito a fuoco chi fossero ma realizzai poco dopo.

Ga:"Ei. Come ti senti?"

Giu:"Bene, cosa è successo?"

Ga:"Niente di particolare, il solito calo di zuccheri."

Giu:"Oh beh. Menomale. Scusate se vi ho fatto preoccupare."

Mi abbracciarono tutti tranne Lele che se ne stava in un angolo. Non l ho capito sto ragazzo ma va bene.

Ga:"Va bene. Ora andiamo a casa così ti riposi un attimo. Lele ci puoi portare?"

Lele:"Certo. Raga ci vediamo alla Chill Place."

Diego:"Okay, bro. A dopo. Ciao ragazze."

Io e Gaia salutammo con la mano e, con Lele, ci avviamo alla macchina.

Mai nella vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora