MIA MIA

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Giu:"Non so bene cosa ti preoccupi di questa partenza, ma sono venuta a dirti che.."

Le:"A dirmi cosa?"

Giu:"A dirti che ci ho pensato. Ho pensato a me, ho pensato a te, ho pensato a noi e ho pensato a tutto quello che è successo da natale a oggi."

Le:"E fammi indovinare? Hai deciso di mandare tutto a fanculo proprio ora?"

Giu:"In realtà no... Ho deciso di volerci provare sul serio."

Le:"Cioè? Mi stai dicendo che..."

Vidi una luce apparire in quei suoi bellissimi occhi di quel colore dorato indefinito. Rimasi un secondo in silenzio, a torturarmi le mani, a mordermi le labbra, ad ammirarlo da testa a piedi. Era così dannatamente bello. Era perfetto...

Giu:"Ti sto dicendo che voglio far parte del tuo mondo, della tua vita, della tua casa, non appena sarà possibile."

Le:"E quando?"

Giu:"Se la stagione andrà bene, presto. Non mi interessa a cosa dovrò andare incontro ma lo voglio."

Le:"Non è uno scherzo vero? Cioè... Adesso sarai mia? Mia mia e di nessun altro vero?"

Giu:"Si Lele sono tua. E tu sarai mio, mio mio e di nessun altro."

Appena finimmo di parlare, in un passo mi raggiunse e mi circondò con le sue braccia che mi fecero sentire tremendamente a casa. Sentii i miei piedi alzarsi da terra e iniziammo a girare mentre mi stampava un bacio casto sulle labbra sorridendo come due bambini il giorno di natale.

Poi mi rimise a terra mentre alternava lo sguardo da i miei occhi alle mie labbra e si avvicinava poco a poco sempre di più.
Sentivo le sue labbra sulle mie senza che nemmeno si sfiorassero, segno di quanto lo volessi.
Il cuore iniziò a martellarmi nel petto non appena lui posò una mano sulla mia guancia compiendo piccoli cerchi con il pollice.
Io mi lasciai andare un secondo ad occhi chiusi a quel tocco per poi riaprirli e annullare quella distamza ormai infinitesimale tra noi.
Quel bacio si trasformò in un assoluta ricerca. Io cercavo lui e lui cercava me. Io volevo lui e lui voleva me. Ci eravamo voluti e finalmente ci appartenevamo.

Diego:"Ragazzi...ops...scusate. Non volevo interrompervi..."

Appena sentimmo la voce di Diego ci staccammo dal bacio e cercammo di prestargli almeno un minimo di attenzione.

Dié:"comunque me ne vado subito, sono venuto a dirvi solo che ci stiamo mettendo a registrare qualche video youtube e poi alle 18 facciamo la diretta."

Le:"Grazie bro, arriviamo."

Diego ci sorrise e poi richiuse la porta mentre usciva. Io sorrisi a Lele, gli lasciai un altro bacio a fior di labbra e poi feci per uscire quando lui mi trattenne il braccio e mi tirò indietro facendo incatenare i nostri occhi un altra volta.

Le:" Dio quanto sei bella. - mi baciò delicatamente di nuovo.-Senti, Giuli, volevo chiederti scusa. Io sono stato un'egoista a comporarmi come ho fatto...non pensavo che..."

Giu:"Non preoccuparti. Dimmi solo che verrai a trovarmi."

Le:"Certo che verrò a trovarti. Adesso però come farò a stare senza di te?"

Lo lasciai lì, nel dubbio, mentre gli sorridevo e mi dirigevo in salotto dagli altri.

Quando tornai vidi Tancredi che continuava a fissarmi con sguardo torvo da sotto il ciuffo mentre Diego e Gian che stavano giocando a Fortnite sui due schermi che avevano messo in salotto.

Gian:"Eccoli. Ce l avete fatta eh!? Mo Lele finirai di stressarmi con 'mi manca', 'come faccio' 'oddio' - disse quelle parole facendoci ridere tutti (o quasi) e facendo arrossire Lele.

Oddio che cucciolo è quando arrosisce, non l avevo mai visto così, è bellissimo.

Dié:"Ah Giu, comunque credo ti sia squillato il cellulare un paio di volte."

Giu:"Sei sicuro!?"

Tanc:"Considerando che è partita Wow un paio di volte a palla e che solo tu la hai come suoneria... Direi di sì."

Cercai il mio telefono in borsa senza risultati ma riuscii a trovarlo solo quando squillò di nuovo e il nome di Gaia comparve sullo schermo.

Giu:"Babe!"

Ga:"Eccola la stronza.
Che pensavi di fare??"

Giu:"Non capisco, perché?"

Ga:"Dove sei stronzetta?
È da due ora che ti cerco!"

Giu:"Ah, sì scusa. Sto dai ragazzi a Milano, appena torno ti spiego."

Ga:"Non c'è bisogno.
Menomale che tua mamma
serve a qualcosa.
Di a qualcuno di aprirmi che
fuori fanno mille gradi."

In quel momento Gaia attaccò ancora prima che potessi risponderle. Sentii il mio viso illuminarsi e tutti, visto che la avevano sentita urlare all'inizio, mi guardarono con aria interrogativa.

Giu:"Lele apri. Gaia è qui!"

Gianmarco si alzò in piedi in una frazione di secondo e corse alla porta precedendo Lele che per una volta faceva gli onori casa.

Ga:"Eiiiii!"

Gian:"Amore mio! Quanto mi sei mancata!"

Giu:"Ei giù le mani! È mia! Vita mia!!! Scusami ma.. - mi girai a guardare Lele che ci fissava con aria divertita. -Abbiamo avuto un paio di problemini tecnici per cui ho dovuto fare un'improvvisata."

Le:"Ciao Gaia!! Come stai?"

Ga:"Ei, non c è male.- guardò un secondo me e Lele con la tipica espressione di chi sta pensando a qualcosa. - Qualcosa mi dice che ci sono novità."

Diego:"Gaia!"

Ga:"Ecco il nostro Mowgli!"

Tanc:"Sorella mia!! Grazie al cielo!! Mi sei mancata un botto."

Ga:"Fratellino! Pure tu!"

Gian:"Dai fatela almeno entrare. Vieni amo. Tanc la faccio mettere in camera nostra."

Tanc:"Vai tranquillo bro."

Gaia e Gian si avviarono verso la camera sua e di Tanc per posare la valigia di Gaia e poi tornarono da noi in modo che ci potessimo un pò tutti raccontare le ultime notizie.

Beh, la giornata sembrava andare bene, fino a quando...

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