MARULA

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Mi rinfilai le scarpe e poi mi ributtai dalla finestra per riprendere la stradina e tornare al mio alloggio. 

***************

La mattina mi svegliai dopo appena due ore di sonno. Mi sembrava tutto un sogno, un bellissimo sogno. Finalmente ero riuscita a passare una "serata" insieme ai miei ragazzi, una normale serata come quelle a casa Q4.  
La giornata proseguì come tutte le altre: attività, pranzo, attività, cena, spettacolo. Quella sera avremmo fatto il cabaret. 

Il cabaret era il mio spettacolo preferito. Gli ospiti si divertivano, e noi più di loro, visto che ogni sera era un tentativo di salvarsi la vita da qualche solito incidente in scena. A causa di uno degli sketch di quella sera, arrivammo a fine spettacolo che eravamo tutti bagnati fradici, da testa a piedi. 
Dopo i balli di gruppo e quattro chiacchiere, rimanemmo ancora una volta noi e i ragazzi al palco.

An:"Allora...vi è piaciuto lo spettacolo?" 

Dié:"Na cifra...ahahah...siete fortissimi, dico davvero."

Le:"No me so' sentito male quando manca poco je tiri n'ceffone gigante."- Scoppiammo a ridere tutti quanti, rivivendo quella scena di una mezz'oretta prima. 

Giu:"Si ma vogliamo parlare di quando manca poco mi strozzo con l'acqua per colpa TUA?"- dissi indicando Andrea scherzosamente. Ridemmo ancora una volta tutti insieme. 

An:"Bene, sono contento che vi sia piaciuto. Stasera che fate?" 

Tanc:"Volevamo andare a ballare. Giulia ci ha detto che c'è una discoteca non molto lontano da qui." 

An:"Giuli dicevi il Marula?"- Annuii. - Beh è molto molto carina, ma siete in macchina?" 

Tanc:"Sì, abbiamo la macchina di Diego." 

An:"Capito. Giuli tu vai con loro?" 

Giu:"Beh, sì...pensavo di sì ma se è un problema no eh."

An:"No macché, figurati. Tranquilla. Vai, noi faremo riunione dopo pranzo domani, senza problemi." - Gli sorrisi e mi alzai, per iniziare a sistemare almeno le sedie. - "Giuli...vai a casa a preparati, non ti preoccupare, sennò fate troppo tardi." 

Lo ringraziai con gli occhi, e poi feci segno ai ragazzi che ci saremmo visti fuori dal villaggio un'oretta dopo, in modo che si potessero preparare anche loro. Non chiedetemi come, ma dopo un'ora ero davvero pronta fuori dal villaggio ad aspettarli che scendessero in macchina. 

Andando a ballare, quella sera avevo deciso di osare un po. Dopo la doccia mi ero fatta i boccoli sulle punte dei capelli lasciandoli sciolti. Avevo gli occhi segnati da una riga di eyeliner e un filo di ombretto rosso, accompagnati dalle labbra rosso ferrari, come sempre. Avevo deciso di optare per un costume intero dello stesso colore del rossetto, che lasciava la schiena scoperta insieme ad un discreto scollo sul davanti, e un paio di shorts di jeans bianchi. Pochette bianca ed all-star rosse basse. Ovviamente mi ero dovuta coprire per uscire dal villaggio, altrimenti sarebbe stato un disastro, e indossai la felpa che Lele mi aveva regalato qualche mese prima. 

Qualche minuto dopo vidi una macchina bianca scendere. Alla guida distinsi una figura dai capelli neri e slanciata. Diego. E dietro Tancredi e Lele che bisticciavano per non so quale motivo. Diego accostò appena fuori dal cancello per farmi salire. 

Giu:"Buonasera a tutti." 

Dié:"Ehy piccole'. Come sei stata veloce."- Sorrisi mentre Diego ripartiva e io cercavo di togliermi la felpa per poi lanciarla dietro ai ragazzi. 

Tanc:"Sei uno schianto stasera Giulietta." 

Le:"Forse troppo...Non pensi?" - Alzai le spalle come per fare segno che ormai era tardi per andarmi a cambiare. 

Dié:"Eddai bro. Sta sempre con quella divisa, lasciala vestirsi un po'come vuole.". Lele sbuffò lasciandosi cadere a guardare fuori dal finestrino. 

Con le mie indicazioni superprecise e la guida spericolata di Diego, in meno di venti minuti arrivammo alla discoteca, nonostante riuscire a trovare parcheggio fosse un'incubo. Diversi gruppetti di ragazzi in pantaloncini e camicia e ragazze "vestite" molto succinte si affollavano all'ingresso mentre fumavano e chiacchieravano. Scendemmo di macchina e solo allora mi accorsi di quanto erano belli i miei accompagnatori.
Tancredi indossava un paio di pantaloni lunghi neri larghi e una maglia oversize bianca a maniche corte, il solito cappellino e la solita catenella d'argento al collo. Diego indossava un paio di jeans chiari un po strappati e una camicia bianca a maniche lunghe arrotolate, nike air force bianche e i capelli nero pece tirati  su con un kilo di gel. Lele era bello come il sole, emanava una luce fantastica. Indossava un paio di skinny bianchi un po consumati e una maglia oversize nera che lasciava appena intravede le due catenelle che era solito indossare. 

Ci mettemmo in fila e la musica reggaeton che veniva dal locale iniziò ad avolgerci insieme all'odore di alcool e fumo. Mi accesi una sigaretta mentre rovistavo nella pochette alla ricerca cei miei documenti senza i quali non mi avrebbero mai fatta entrare.
La fila scorreva bene e dieci minuti dopo ci unimmo alla massa di persone che disperdevano a vista d'occhio sulla spiaggia muovendosi più o meno a ritmo. 
Diverse ragazze della mia età si girarono a guardarli e d'istinto strinsi la mano di Lele nella mia. Mi guadagnai un'occhiata storta da mezzo locale mentre avanzavamo verso il bar. Io ordinai un vodka lemon, Diego e Lele un'analcolico fruttato e Tanc un Negroni. 

Ci sedemmo su un divanetto mentre aspettavamo che l'alcool facesse effetto prima di tuffarmi in pista con Diego che mi faceva volteggiare strappandomi un sorriso mezzo brillo. Circa dieci canzoni dopo Lele prese il suo posto ma Diego me lo portò via, lasciandomi sola con Tanc. 

Dié:"Bro, mi accompagni a prendere un'altro drink?"- Lele annuì e fece segno con la testa a Tanc di stare attento a me. 

Giu:"Amo', io e Tanc vi aspettiamo sulla spiaggia, agli ombrelloni dello stabilimento accanto, ho bisogno di staccarmi un po' dal casino."- Annuì, consapevole che non avrei sentito la sua risposta. Mi avvicinai a Tanc che se ne stava con gli occhi bassi sul telefono, sprofondando nel divanetto e lo presi per un braccio, trascinandolo con me in riva al mare.

*SPAZIO AUTRICE*

Pronti? Sta per succedere una cosa assurda.

Ma intanto, se non volete aspettare, passate dal profilo di Q4squad e leggete le sue storie. "Dimmi di si" e "Sei solo mio" sono assurde.  

Noi ci risentiamo presto. 

Un bacio a tutti. A presto. 

   

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