FANTASTICO

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- Dimmelo Lele. Dimmelo."

Le:"Per me puoi continuare a...-Lo vidi eccitarsi mentre cercava di dire quelle parole.- ...toccarmi...lì." 

Giu:"Dove? Qui?- Posai la mia mano sulla sua guancia ma scosse la testa.- Allora, qui?- Questa volta gli sfiorai il petto ma fece segno di no mentre chiudeva gli occhi.-Emanuele guardami...-Sussurrai mentre la mia mano scendeva. - Qui?"

Inarcò la schiena, incatenando i suoi occhi supplicanti nei miei, quando le mie dite passarono sul rigonfiamento dei suoi pantaloni. 

Giu:"Lo prendo come un sì."- Mi tirò dal collo verso di sé e mi baciò con un tale desiderio che mi fece nascere il timore che qualcuno avrebbe potuto sentirci. 

Le:"Sì, adoro quando mi tocchi il ca...-Le mie mani lo afferrarono prima che potesse finire la parola e sussultò.-...cazzo." 

Giu:"Ah sì? - Mi rispuntò quell'increspatura maliziosa sul viso e un sacco di pensieri poco casti si fecero strada nel mio immaginario.- Bene, sono molto felice."

Ci baciammo con foga, ansimando già, mentre continuavo a stuzzicarlo da sopra la tuta. D'un tratto le sue mani mi aprirono la zip della felpa e tirarono via quel sottile strato di cotone facendomi ricoprire la pelle di brividi. I suoi occhi luccicarono furbamente e avvicinarono il mio petto al suo viso. Vi lasciò una scia di baci umidi, morsi e succhiotti viola mentre mi stringeva con entrambe le mani. Mi tolse anche il reggiseno e si morse il labbro alla vista della mia pelle nuda. Per facilitargli le cose mi misi in ginocchio sul letto e mi avvicinai il più possibile. Così vicino che mentre una mano mi toccava davanti, l'altra vagava sulle mie gambe ala ricerca della fine degli shorts. 

Decisi di infilare la mia mano nei suoi boxer nell'esatto momento in cui sentii le sue dita affondare nella mia carne che fremeva per sentire il suo piacere. Mi fiondai sul suo collo e cercai di assaporare quanto più del suo essere potessi, come una droga, mentre si lasciava andare al mio tocco. 

Le:"Giu..aah...Giuli...Scendi...aah...scendi ti prego." 

Giu:"In che senso? - Lo guardai con sguardo innocente fermando qualunque fonte di soddisfazione avesse in quel momento. Poi mi avvicinai al suo orecchio e, con la voce più soave che potessi realizzare, gli rivolsi un'unica richiesta.- Dimmelo. Dimmi esattamente cosa vuoi. Farò quello che vuoi, stasera...Lasciati andare Lele."

Le:"Voglio sentire le tue bellissime labbra intorno a me."- Sussurrò tutto d'un fiato. Mi sorprese per l'innocenza con cui formulò quella frase ma allo stesso tempo mi fece impazzire e senza esitazione avvicinai la mia bocca al suo petto. Le mie mani scivolavano lentamente sulle sue braccia distese accanto a lui, sentendo ogni minimo muscolo teso sotto l'eccitazione, così come le mie labbra percorrevano, toccando appena, la pelle scoperta mentre cercavo di tenere i miei occhi fissi nei suoi. 

Iniziai a baciare dolcemente la stoffa dei pantaloni. Piano piano i miei baci casti si tramutarono in assaggi veri propri. La sua eccitazione cresceva ogni volta che chiudeva gli occhi al tocco delle mie labbra su di lui. 

Le:"Giuli..aah..ti prego..Prendimi.."

Giu:"Agli ordini.."-sussurrai mentre giochicchiavo con l'elastico dei boxer ridendo. In un colpo solo, reggendo il contatto visivo, sfilai tuta e boxer, rivelando tutta la voglia che aveva di sentire piacere, ancora di più di quanto potesse sentirne in quel momento. Si lasciò scappare un piccolo gemito che lo portò a mordersi le labbra per trattenersi. Sorrisi soddisfatta prima di baciare la pelle scoperta fino a ritornare all'altezza giusta. La baciai dappertutto, sulle cosce, sull'inguine, e qualcuno sulla sua punta. Ad ogni bacio in quel punto sussultava e mi dava sempre più soddisfazione, facendo crescete l'eccitazione anche in me.

Iniziai a leccarlo, dal basso verso l alto. Adoravo giocarci e vedevo che piaceva anche a lui. Passai la mia lingua lentamente un'ultima volta prima di avvolgerlo con le labbra e iniziare a fare movimenti lenti. I suoi occhi non si spostavano dai miei, se non per chiudersi e portarlo ad abbandonarsi completamente al piacere che gli stavo procurando.
Le sue mani che prima afferravano la coperta sotto di noi, adesso si intrecciavano alle ciocche dei miei capelli biondi. I miei movimenti andavano di pari passo con la mia eccitazione che cresceva a vederlo in quel modo.
Aumentai un po' la velocità, aiutandomi con le mani. La cosa non sembrò dispiacergli affatto, poiché fu lui che iniziò a darmi il ritmo, spiengendomi e tirandomi indietro come più preferiva.
Aveva le labbra spaccate dai morsi ormai ma non si fermava.

Le:"Giuli.. aah..ti prego più... più veloce..io..- inarcò la schiena e ionne approfittai per assaporarne quanto più potessi. Sentivo le sue vene che iniziavano a pulsare sulla mia lingua, segno che c'eravamo quasi.
Aumentai ancora, nonostante continuasse a chiedermi di farlo.

Le:"Io..aah...giuli..cazzo...sto.. - si contorceva ad ogni mio movimento e ad ogni parola che cercava di tirare fuori.-Sto per.. CAZZO!"

Non finì la frase che una seria di schizzi di liquido caldo mi inondarono la bocca. Era buono. Lele mandò gli occhi chiusi al cielo e un serie di spasmi gli pervasero il corpo a ritmo dei battiti delle sue vene ingrossate.
Mandai giù d'istinto il frutto del suo piacere e cercai di raccogliere quanto più potessi di quello che era scappati con la lingua.
Mi alzai, lo guardai soddisfatta e tornai a distendermi accanto a lui.

Lo osservavo, in preda a quei rimasugli di piacere che gli facevano alzare il petto affannosamente. La luce dell'abajour rifletteva sulla sua pelle lucida facendo brillare l'inchiostro dei tatuaggi. Era maledettamente bello e perfetto.

Si girò con gli occhi mezzi sbarrati e mi fissò, prima di lasciarmi un bacio casto ed esausto a fior di labbra che mi fece sorridere.

Le:"Che...che te ridi?" - mi guardò storto.

Giu:"Niente. È solo che è bellissimo vederti in questo stato a causa mia.- lo guardai di nuovo. - Così... esausto, sorpreso, soddifatto..."

Le:"Ah sì? Questo per te è bello?"

Giu:"No, per me è fantastico."- un sorrisetto malizioso si fece strada sul suo volto.

Le:"Vieni qui. - si avvicinava a me.- Adesso ti faccio vedere io che cos'é fantastico."

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