||Capitolo 8||

318 8 1
                                    

Driiin. Driiin.

No, no e no. Voglio dormire. Sono solo le 6:35 e.. Merda c'è scuola!

Merda, merda, merda!.

Mi alzai, a malavoglia, ma con uno sorriso stampato in faccia.

'Ti voglio bene, Smith.'

Ripenso alle parole di Ash di ieri. Comunque, mi preparai l'intimo e andai a fare una doccia. Appena uscii mi scontrai con Ashton. Ma possibile che le figure di merda devo farle sempre io? Ma io dico. Se in questo momento vedreste la mia faccia non è rossa, di più. Ero solo con un asciugamano nel corpo, mh bene.

"Emh, buongiorno." Disse sorridendomi imbarazzato.

"Buongiorno."  Dissi ricambio il sorriso e me ne andai veloce in cameretta. Optai per un jeans stretto nero, una camicia a scacchi rossa e nera, una fascetta nera in testa e vans rosse. Mi truccai con matita e mascara e lasciai i capelli sciolti. Presi la borsa, l'ipod, cuffiette e scesi. Appena arrivai in cucina il mio cuore si fermò,eh,credetemi.

Ashton.

Era vestito uguale a me, jeans stretto nero, camicia a scacchi rossa e nera, fascetta nera in testa e vans rosse. Era così perfetto, e cavolo, le sue labbra. Quando lui mi vide, scoppiammo a ridere tutti e due fortemente, talmente tanto che vennero i nostri genitori e appena ci videro scoppiarono a ridere anche loro.

Che famiglia.

"Allora, andiamo?." Mi chiese. Ma come, non si vergogna? Uhm, dovrei scrivermelo. Lo guardai stupita, ma gli risposi annuendo semplicemente. Ci incamminammo verso scuola e appena arrivammo tutti ci guardarono male. Uhm, che le figure di merda abbiano inizio e la fortuna possa essere sempre a nostro favore. Tanto per cambiare, Ashton mi prese per mano,e entrammo. Io andai verso il mio armadietto e lui verso il suo, ma prima di andarsene mi abbracciò e mi sussurrò

"Aspettami fuori scuola alla fine delle lezioni."

Incominciava a piacermi il nuovo Ashton. Ora avevo matematica, arrivai in classe e per fortuna la prof non era ancora arrivata. Tra tanti visi riconobbi quella di Luke. Aspetta, Luke, qua?! Ma cosa ci fa?!

Forse a scuola?! Idiota.

We, calmati tu. Appena mi vide mi sorrise e mi fece un cenno. Andai verso di lui, mi stavo per sedere vicino a lui ma era già occupato. Guardai meglio ed era Michael. Si conoscono?! Mah. Oggi sto scoprendo moooolte cose. Mh. Mi sedetti nel banco di fronte a loro. Arrivò la prof e iniziò la lezione.

Driiin. Driiin.

Era ora, non ne potevo più! Uscii da quell'inferno e aspettai che uscissero Luke e Michael. Appena li vidi li salutai con un abbraccio.

"Da quando voi due vi conoscete?." Domandai curiosa.

"Da circa un annetto." Disse Raymbow. Azz, così tanto. Wow.

"Wow." Dissi stupita. Restammo a parlare per altri cinque minuti, e poi ognuno andò alla sua lezione.

Oh, finalmente lo strazio finí! Uscii dall'aula di geografia e mi diressi verso l'uscita. Mi guardai intorno ma non trovai Ashton. Dopo nemmeno due minuti mi senti abbracciare da dietro, mi girai ed eccolo li.

Ashton sonofigoeloso Irwin.

"Ehi." Disse dolcemente.

"Ehi." Dissi sorridendogli. Lo abbracciai e quando ci staccammo, mi prese per mano e ci incamminammo verso casa. Durante il tragitto parlammo del più e del meno, sempre per mano. Arrivammo ed entrai in casa col sorriso da ebete. Be, ero solo felice.

"Tessa!" Mi chiamó mia madre accogliendomi con un abbraccio.

"Ciao mamma." Ricambiai l'abbraccio. Andai in cucina e pranzammo. Eravamo solo io, Ashton e mia madre. Mark stava a lavoro. Iniziai a mangiare, e, credo che se mangio un altro po' scoppio. Ma, la cucina di mia madre non si batte.

"Mmh,mamma, adoro la tua cucina, ma sono davvero stanca, vado di sopra." dissi con un sorriso. In realtà non ero tanto stanca, volevo solo stare nel letto e pensare. Andai in cameretta e mi buttai a peso morto sul letto, e immaginate la canzone 'I believe I can fly'  di sottofondo. Aah, io e il mio sarcasmo.

Ma smettila, non fai ridere nemmeno un elefante, ts.

Ma grazie è. Visto che non avevo nulla da fare mi misi a disegnare, mi aiutava a rilassarmi. Stavo disegnando una mano che teneva un altra mano,come per salvarla, e accanto un segno dell'infinito. Mentre completavo il disegno sentii bussare alla porta. Mi avvicinai ed aprii la porta. Ashton.

"Emh, ciao." Dissi non capendo perché fosse qui. Non che mi infastidiva la sua presenza è. Lui mi guardò attentamente prima di avvicinarsi. I nostri nasi si sfioravano, ed io non mi mossi di un millimentro. Ero incapace di fare qualsiasi altra mossa. Mi mise le mani sui fianchi e lo vidi avvicinarsi sempre di più al mio volto. Fui io. Fui io ad accorciare le distanze, a baciarlo. Diciamo che, sentivo un bisogno di quel contatto.

CIAAAAOOOO BABBAAANEEEE

Eccomi con un altro capitolo, ringrazio tutte coloro che stanno leggendo la mia storia.

Vi amo tutte.

Un bacio, babbane.

-Naty.

I'm in love with you|| a.i.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora