Tutto in fumo

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Ethan lo portò un pò distante dal campo.
«Non avrai mica intenzione di uccidermi, vero?» disse Thomas serio, anche se in realtà stava scherzando.
«Caspita, hai scoperto il mio piano malvagio»
Thomas accennò una piccola risata.
«Scherzi a parte, volevo farti vedere questo»
Ethan si alzò la manica della felpa e gli mostrò il tatuaggio della WICKED che stava brillando di un azzurro intenso, con intervalli di cinque secondi tra un' "accensione" e l'altra
«È da qualche giorno che si illumina, ma facendo intervalli molto più lunghi. Non te l'ho detto fino ad adesso perchè pensavo di essermelo immaginato, ma adesso che lo vedi anche tu non credo che sia frutto della mia immaginazione»
«Intanto ti ringrazio per avermelo detto, ma detto con molta sincerità non ho la minima idea di cosa sia. Sicuramente non dobbiamo sottovalutare questa situazione perchè di solito i tatuaggi, i marchi o qualunque cosa sia non si illuminano come se fossero lampadine»
Ethan annuì «Ti chiedo solo di non dirlo a nessuno, non voglio essere cacciato da Vince»

I due ritornarono verso il campo, Thomas aveva accettato di non farne parola con nessuno, quindi si preparò una scusa da dire a Newt che sicuramente gli avrebbe fatto qualche domanda.
Quando arrivò salutò Newt con un veloce bacio a stampo dopo essersi assicurato che nessuno li stesse guardando e poi Ellie con un bacio sulla fronte che aveva gli occhi chiusi, ma che non appena ricevette il bacio li aprì.
La ragazzina era abbastanza pimpante quella mattina e disse ai due ragazzi che avrebbe passato la giornata con Minho ad allenarsi a correre, subito dopo corse fuori tutta allegra.
«Ti ho visto con Ethan» affermò ad un tratto il biondino.
«Mi devo preoccupare per la nostra relazione?»
Anche se quella era una battuta Thomas sapeva bene cosa Newt voleva chiedergli.
«Mi ha solo chiesto per quanto tempo abbiamo intenzione di rimanere quì»
«E per farlo ha dovuto prenderti da parte?»
«Che vuoi che ti dica, forse non si sente a suo agio a parlare davanti a molte più persone»
Thomas odiava mentire a Newt, ma aveva fatto una promessa e si sarebbe sentito una brutta persona se l'avesse infranta.
Newt, anche se non sembrava molto convinto, lasciò correre e poi chiese al moro cosa avevano intenzione di fare dato che avevano la giornata libera.

Alla fine decisero di andare a fare una passeggiata per rilassarsi un pò.
I due stavano camminando con le mani incrociate e guardando il paesaggio che avevano attorno.
Passarono davvero una bella mattinata e mangiarono sotto un albero, fortunatamente Newt aveva portato dei panini.
Durante il pomeriggio, dato che avevano trovato un piccolo ruscello, avevano cominciato a schizzarsi dell'acqua come due bambini fino ad appisolarsi l'uno accanto all'altro sdraiati sotto un albero.
Si svegliarono che il sole stava per tramontare e quindi decisero di tornare.
«Ci vorrebbero più giornate come questa»
«Solo noi due e nessun pensiero» aggiunse Newt.
Non erano molto distanti dal campo quando ad un tratto sentirono uno strano rumore.
«Che diavolo è?» si chiese Thomas guardando davanti a sè.
«Tommy...»
Newt gli aveva tamburellato sulla spalla per farlo girare.
Il sangue nelle sue vene si raggelò quando vide una serie di elicotteri neri avvicinarsi sempre di più.
«Cazzo»
«Non dirmi che si tratta...»
«Purtroppo credo di sì»
Tutto d'un tratto da uno degli elicotteri partì una sorta di missile che andò a schiantarsi proprio dove vi era il campo.
«Dobbiamo andare» disse Thomas iniziando a correre con il cuore che gli martellava nel petto e seguito da Newt.

Quando i due ragazzi arrivarono, la scena che gli si parò davanti era terribile.
Un sacco di cose, comprese le strutture, stavano andando a fuoco; c'era gente che correva a destra e sinistra, gente armata sia dalla parte amica che da quella nemica.
Si trattava della WICKED, Thomas ne fu sicuro quando vide le grandi lettere incise su uno degli elicotteri dal quale, mentre era in volo, si stavano calando altri uomini vestiti di nero e armati fino ai denti.
«Ellie, dobbiamo trovare Ellie» la voce di Newt era un pò tremolante, ma aveva ragione, la priorità era trovare la ragazzina.
«Stiamo sempre vicini»
Newt annuì con il capo e subito dopo entrambi corsero in mezzo a tutto quel casino.

Thomas e Newt si ritrovarono in mezzo al caos più totale, tra le persone che nella confusione gli arrivavano addosso, oggetti che andavano a fuoco e gli uomini della WICKED che si urlavano ordini a vicenda i due ragazzi erano nel panico.
«Attento!» urlò Newt spingendo il moro a terra proprio mentre qualcosa gli volava sopra la testa.
«Dobbiamo stare attenti, quegli uomini sono armati e credo proprio che vogliano noi»
Entrambi si alzarono di scatto e corsero via da quel punto ben troppo visibile.
«C'è Minho!»
Thomas aveva indicato il loro amico che stava correndo tenendo per mano Ellie.
«Forza, andiamo!»
Corsero seguendo Minho e quando lo raggiunsero dietro ad una macchina ormai ridotta ad un rottame furono al settimo cielo di vedere entrambi sani e salvi.
«Thomas! Newt!»
Ellie, pimpante di gioia, li abbracciò mentre Minho gli sorrideva contento.
«Che sta succedendo? Chi sono queste persone? Cosa vogliono da noi?»
«Ti spiegheremo tutto dopo, al momento dobbiamo trovare un posto sicuro» disse Thomas cercando di calmare la ragazzina.
«Io vado da Vince, voi nascondetevi con Ellie» disse Minho indicando Vince che stava sopra una macchina e sparava con un fucile.
«Non possiamo lasciarti quì»
«Me la caverò»
«Ti servirà una mano, vengo con te» disse ad un tratto il biondino.
«Newt, sei impazzito? Anzi, siete impazziti?» urlò Thomas allibito da ciò che avevano intenzione di fare entrambi.
«Tommy, tornerò da te. Te lo prometto»
A quel punto Newt si avvicinò e gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra.
«Potreggi Ellie»
«Lo farò»
Detto ciò Thomas si voltò stringendo la mano della ragazzina e si diresse verso una costruzione che non stava andando a fuoco.
Sperò che nessuno li avesse visti e quando entrarono chiuse la porta mettendo davanti ad essa un mobile, sapeva che non sarebbe servito a molto, ma lo aveva fatto lo stesso.
Si nascosero sotto una scrivania ed Ellie si accoccolò al suo petto.
«Vi amate?» chiese d'un tratto lei.
«Cosa?»
«Tu e Newt. Vi amate?» ripetè Ellie.
«In una situazione del genere mi devi fare questa domanda?»
Nella sua voce non c'era nessun tono di rimprovero, ma Thomas si sorprese dal fatto che Ellie non gli avesse domandato qualcosa che c'entrasse di più con la situazione in cui si trovavano.
«Sì, adesso mi vuoi rispondere?» insistette lei.
«Va bene, va bene» Thomas alzò entrambe le mani come per ammettere di essere dalla parte del torto «Comunque sì, ci amiamo. Ti dà fastidio?»
«Perchè mai dovrebbe darmi fastidio?» chiese la ragazzina alzando un sopracciglio.
«No no, nulla» disse Thomas quasi ridendo.
Per pochi minuti si era scordato della brutta situazione nella quale si trovavano, ma un suono di uno sparo lo fece tornare alla realtà.
«Non mi sembra giusto che noi rimaniamo quà nascosti mentre gli altri rischiano la vita» disse ad un tratto Ellie.
«Lo penso anche io»
«Quindi usciamo a dargli una mano?»
«No, io uscirò mentre tu rimarrai quì, non posso assolutamente rischiare che ti prendino»
«Non se ne parla, io vengo con te»
Il ragazzo sapeva che Ellie lo avrebbe seguito fuori in ogni caso, quindi sospirò e le tese la mano.
«Non dovrai mai staccarti da me, intesi?»
La ragazzina annuì e i due si diressero verso la porta.

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