I don't even wanna do this anymore
'Cause you already know what you mean to me
And our love's the only one worth fighting for.
''Die With a Smile'' (Lady Gaga & Bruno Mars)
Quando furono fuori, Thomas si guardò attorno, spaesato.
Ovviamente non aveva idea di dove si trovassero.
Quella che un tempo doveva essere stata una città brulicante di vita e colori ora si presentava come un deserto di macerie, con edifici crollati e strade polverose che parlavano di un passato dimenticato.
Il vento portava con sé un'aria pesante, intrisa di ricordi di voci e risate, ora sostituiti da un silenzio inquietante.
I due ragazzi decisero di fermarsi per un momento, giusto il tempo di recuperare un po' di energie.
Thomas adagiò delicatamente Newt a terra, facendolo poggiare con la schiena contro un muretto mezzo distrutto con mattonelle spaccate e coperte di muschio.
Thomas osservò Newt che appariva più fragile che mai.
Il pezzo di stoffa che avevano usato per tamponare la ferita era ormai zuppo di sangue, e si stava adoperando a sostituirlo con un brandello di camicia strappata, cercando di mantenere la calma nonostante il battito accelerato del suo cuore.
Newt era in un bagno di sudore, la pelle più pallida del solito, e il suo respiro affannato sembrava quasi un sussurro disperato.
Thomas sentiva un nodo in gola.
Voleva fare di più, ma in quel momento sapeva che l'unica cosa che potevano fare era rimettersi in marcia per ricongiungersi con i loro compagni e cercare qualcuno che potesse aiutarli.Dopo una decina di minuti da quando avevano ripreso a camminare, una voce lontana ruppe il silenzio «Oddio, sono loro!»
Thomas e Minho alzarono la testa di scatto e videro i loro amici correre verso di loro, i volti solcati da espressioni di sollievo e preoccupazione.
Sul viso di Thomas si fece largo un sorriso a trentadue denti.
«Che è successo a Newt?!» chiese Frypan, visibilmente allarmato, con le sopracciglia aggrottate e gli occhi pieni di paura.
«Ve lo spiegheremo dopo, adesso serve urgentemente un medico» Minho cercò di mantenere la voce ferma.
«Non so quanto possa essere d'aiuto, ma ho un po' di esperienza in questo campo» intervenne Jorge, avvicinandosi con decisione.L'uomo si mise subito al lavoro, preparando un ambulatorio d'emergenza sul terreno irregolare, sistemando un lenzuolo strappato trovato fra le macerie.
L'aria era intrisa di odori metallici e polvere, e Thomas sentiva la tensione crescere mentre i ragazzi frugavano nei propri zaini, estraendo qualsiasi cosa potesse aiutare Jorge a medicare Newt.
Ogni oggetto, dai fazzoletti strappati alle bottiglie d'acqua, sembrava carico di un'importanza vitale.
Con un gesto delicato, Jorge sollevò la maglietta di Newt, ormai completamente inzuppata di sangue e sudore.
La vista della ferita colpì Thomas come un pugno allo stomaco: un taglio profondo e sanguinante che attraversava la pelle del biondino.
Nonostante ciò, Thomas si sforzò di mantenere la calma.
«C'è un brutto taglio, abbastanza profondo. Bisogna ricucirlo per evitare che perda altro sangue» la voce di Jorge era seria e determinata.
Newt, avvolto in un torpore confuso, apriva ogni tanto gli occhi, cercando di afferrare la realtà intorno a lui, ma poi tornava a chiuderli, come se il mondo fosse troppo faticoso da affrontare.
Thomas avvertiva il suo cuore stringersi in una morsa nel vederlo in quello stato, quel misto di impotenza e paura continuava ad aleggiargli intorno senza che lui riuscisse a scacciarlo via.
«Presto, mi serve dell'acqua» ordinò Jorge, e Brenda si affrettò a passargli una bottiglia.
Thomas lo guardò intensamente mentre puliva la ferita, cercando di ignorare l'ansia che si faceva strada dentro di lui.
Brenda, con mano ferma, porse un ago e un filo dopo averli sciacquati con dell'acqua.
Probabilmente quei due avevano dovuto affrontare delle situazioni simili in passato, dai movimenti sicuri e veloci che facevano.
Jorge si voltò verso Thomas «Tienigli la mano, farà male»
Lui obbedì, afferrando la mano di Newt, cercando di trasmettergli forza attraverso quel contatto.
Non riusciva a guardare l'operazione; si concentrò sul suo volto, cercando di infondergli coraggio.
All'improvviso, Newt strizzò gli occhi, il viso contorto in una smorfia mentre cercava di trattenere un grido soffocato.
Il pungente dolore provocato dall'ago sembrava averlo risvegliato dal torpore, riportandolo a una realtà che sicuramente non avrebbe voluto affrontare.
«Cerca di non pensarci» disse Thomas, guardandolo dritto negli occhi, sperando di fargli sentire che non era solo.
«E c-come diavolo dovrei fare?» rispose Newt, la voce tremolante, il viso contratto da un'altra fitta di dolore.
«Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa»
Con un piccolo sorrisetto, Newt provò a sdrammatizzare «Bhé, s-spero di non morire»
Thomas, però, preso dalla gravità della situazione, non colse la battuta «Non morirai; è solo una brutta ferita, non si muore per questo»
«In un caso normale, qui è diverso. Non c'è un ospedale, non ci sono i medicinali...» continuò Newt.
«Smettila di essere così negativo, santo cielo!» lo interruppe Thomas, la frustrazione montante.
«Sono solo realista» ribatté Newt.
«Allora smettila di essere realista»
Newt fece un altro sorrisetto, divertito dal fatto di aver infastidito il suo Tommy, ma al tempo stesso grato di averlo lì a fianco a sé e una lacrima gli solcò la guancia andando a cadere sul terreno arido.
«Bene, ho finito» annunciò Jorge rimettendosi in piedi.Prima di ripartire verso le montagne, i ragazzi costruirono una barella di emergenza per Newt, nonostante le sue insistenti proteste che poteva camminare da solo.
Thomas sapeva che, nonostante la volontà di Newt, la realtà era ben diversa: aveva perso troppo sangue ed era estremamente debole.
Durante il tragitto, Sonya si avvicinò a Thomas, raccontandogli che mentre erano stati separati avevano avuto un incontro spaventoso con un gruppo di Spaccati, come li chiamavano Brenda e Jorge.
La sua voce tremava leggermente, e poi rivelò che Brenda era stata ferita da uno di loro alla gamba.
Thomas si voltò, osservando la ragazza che si trovava qualche metro dietro di lui.
Non stava zoppicando, o forse non voleva darlo a vedere.
Quella sua forza apparente lo colpì ma allo stesso tempo temeva che Brenda potesse fare la stessa fine di Winston.
Al momento, però, non era quello il problema principale; dovevano trovare il Braccio Destro il prima possibile.
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Newtmas ||Sopravvivi||
Fanfic*Terza storia appartenente alla quadrilogia sulla Newtmas* Finalmente i ragazzi sono fuori dal Labirinto e lontani dai viscidi Dolenti. Tutte quelle persone che sembrano volerli aiutare in realtà non sono chi dicono di essere; ha quindi inizio un lu...