Capitolo 2

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Sono ad una fiera di vinili e sto girando per gli scaffali alla ricerca di qualcosa che possa catturare la mia attenzione.
Ho sempre amato tutto ciò che è vintage.
Nella mia camera a LA ho un giradischi che ovviamente non posso portare in giro per il mondo con me.
Ogni tanto, però, mi piace comprare qualche vinile e spedirlo ai miei genitori, così che possano aggiungerlo alla mia collezione.
Mi guardo intorno fin quando lascio cadere lo sguardo su un vinile dalla copertina rosa.
Allungo la mano per afferrarlo ma qualcuno deve aver avuto la mia stessa idea perché finisco per toccare la sua mano al posto del disco.
Alzo lo sguardo.
- Mi hai preceduto per qualche secondo, è tuo.- dico al ragazzo indicando il vinile che ha in mano
- Mi aveva colpito la copertina.- continuo senza attendere la sua risposta - Fa' vedere un po'? Harry Styles. Ah beh in tal caso puoi prenderlo, non sono esattamente la sua fan numero uno.-
Il ragazzo che ho davanti fa una smorfia ed io non riesco a trattenere più le risate.
- Credevi che non ti avessi riconosciuto? Stessi occhiali, stesso cappello...Ciao Harry.- dico abbassando la voce quando pronuncio il suo nome
A questo punto ride anche lui e mi dà una piccola spinta. Fingo di essermi fatta male toccandomi la spalla così scoppiamo nuovamente a ridere entrambi.
- Ciao Danika.- mi sorride
- Non ti facevo così vanitoso. Sei venuto ad ammirare il tuo stesso disco?- scherzo
- Ero venuto a fare un giro. Il fatto è che ogni volta che vedo uno dei miei dischi esposti mi prende sempre una forte emozione, c'è così tanto lavoro dietro ogni singolo brano...-
- Immagino.- annuisco
- Senti, ti va di fare due passi? Ci sarà un motivo se ci siamo incontrati per la seconda volta.-
- Con piacere.- questa volta sono io a sorridergli

Come ricordavo Harry Styles è una persona con cui è davvero facile e piacevole intraprendere una conversazione.
All'inizio parliamo del più e del meno e scambiamo una serie di battute ma poi tocchiamo anche argomenti più seri.
Gli racconto della mia vita.
Mi è facile aprirmi con lui, forse perché è uno sconosciuto e non temo il suo giudizio o forse perché Harry è bravo a mettere a proprio agio le persone.
- Perché credi che sia sbagliato?- mi chiede parlando del mio stile di vita
- Perché ho 23 anni. Non posso vivere per sempre a spese dei miei genitori anche se per loro non sembra essere un peso. Questi viaggi costano e sono loro a pagarmeli perché ovviamente io non ho un soldo. -
- Perché non ti trovi un lavoro?-
- Beh mi sembra ovvio. Girare il mondo non permette di avere un lavoro.-
- Trova un lavoro che ti faccia girare il mondo allora.-
- Tu la fai sembrare così semplice.- scuoto la testa
- Lo è. Pensa a me. Sono sempre in giro. Mi diverto e lavoro al tempo stesso.-
- Harry, tu sei una celebrità. Hai la vita che vorrebbero fare tutti.-
- Ma di cui tutti si lamenterebbero se solo l'avessero.- improvvisamente diventa serio
- Io...non volevo offenderti. Insomma...non volevo dire che...-
- No, non è colpa tua.- mi interrompe mentre cerco di scusarmi - È che mi rendo conto che dall'esterno possa sembrare un sogno e per molti versi lo è ma per altri...- sembra rattristarsi sempre di più
- Non devi spiegarmi niente, davvero. Parliamo di altro se vuoi.-
- Sai che forse ho proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno? Ti va di ascoltarmi?- mi chiede sedendosi su un muretto e tendendomi la mano
La afferro e annuendo mi siedo accanto a lui.
Harry mi parla di com'è essere Harry Styles.
Mi parla del lavoro dei suoi sogni, quello che sta attualmente facendo, delle persone che incontra, le sue fan che sono sempre pronte a dirgli qualche bella parola.
È per questo che fa quello che fa, mi dice.
Perché con la sua arte riesce a far stare bene molte persone, questo lo gratifica.
Può sembrare scontato sentir dire da una celebrità queste cose ma, anche se non riesco a guardarlo negli occhi perché indossa ancora gli occhiali, capisco dal tono della voce che tutto ciò che Harry mi sta dicendo proviene dal profondo del suo cuore.
- Poi però c'è il lato negativo di tutto questo. - aggiunge - La mancanza di privacy. L'importanza di tutto ciò che dico. Devo pesare ogni singola parola e nonostante questo ci sarà qualcuno che mi farà dire cose che non ho mai realmente detto. E poi la cosa che odio di più.
La fama rompe i rapporti umani, anche i legami che all'apparenza possono sembrare i più forti.- si toglie gli occhiali da sole e per la prima volta riesco a guardarlo negli occhi.
Sono di un verde intenso, mi lasciano pietrificata. Non mi aspettavo questo suo gesto.
Forse l'ha fatto per mostrarmi la sincerità con cui dice queste cose.
La tristezza che pervade i suoi occhi è chiaramente visibile, quasi insopportabile.
Istintivamente lo abbraccio e lui sembra apprezzare ciò.
Quando ci separiamo porta di nuovo gli occhiali sul naso e solo qualche secondo dopo gli squilla il telefono.
- Sono le persone con cui lavoro.- mi dice chiudendo la telefonata - Devo andare. -
Gli sorrido ma devo ammettere che sono triste, non mi va di salutarlo.
Dopo un altro piccolo abbraccio ci incamminiamo ognuno per la propria strada.
Quando ritorno all'albergo mi rendo conto che durante tutto il tragitto non ho fatto altro che pensare alle parole di Harry e quando arriva la notte, poco prima di addormentarmi, mi ritrovo a sperare che in qualche modo il destino ci faccia incontrare di nuovo.

Spazio autrice
Per oggi ho deciso di pubblicare i primi due capitoli per inaugurare questa fan fiction. Spero che la storia vi piaccia.
Ricordate di votarla se è così, e magari scrivetemi pubblicamente o in privato per dirmi ciò che vi va.
Spero di essere costante nella pubblicazione e spero che le idee che avrò volta per volta diano vita a qualcosa di sempre più interessante.
~ Harmony

Best Beloved ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora