Il quadernino era appoggiato sul letto con una matita sopra. Le due pagine erano piene di parole sbarrate, a Freddie era venuto in mente qualcosa ma non era il momento adatto. Il sole ormai aveva raggiunto l'altra parte del mondo, abbandonando Tokio. Probabilmente Freddie avrebbe dovuto dormire, ma i suoi occhi non volevano proprio saperne. Qualcuno bussò alla porta timidamente, Freddie si alzò ed andò ad aprire trovandosi davanti John con gli occhi semi chiusi e i capelli tutti arruffati.
-Scusami Fred, è che non riesco a dormire. Tu... tu stavi dormendo? -
Freddie sorrise.
-Nemmeno io riesco a dormire-
Lo accolse nella sua stanza e poi sul suo letto. John si accorse del taccuino e cominciò a leggere le parole sbarrate.
-Oh... Emh...non è niente... Ho provato a scrivere qualcosa ma nulla di sensato-
-Freddie è normale che ora non ti venga nulla in mente, sono le tre del mattino!-
Sorrise John senza staccare gli occhi dal taccuino. La scrittura di Freddie era così travolgente, teneva gli occhi attaccati al foglio, affascinava. Freddie invece osservava compiaciuto l'espressione concentrata di John. Lo guardava come si guarda una farfalla dai tanti colori, come si osservano le stelle in una notte molto buia. John si accorse dello sguardo dell'amico e lo ricambiò.
-Qualcosa non va Fred... -
John non fece in tempo a finire la frase che Freddie si era già fiondato sulle sue labbra per assaporarle con calma.
-Freddie... -
Il ragazzo non si fermò, continuò a modellare le labbra di John con le sue.
-Freddie... Freddie... -
A quel punto si saccò da lui e si spostò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi. Entrambi avevano il fiatone, il cuore batteva forte e la razionalità se ne era già andata da un po'.
-Ci beccheranno, non credi? Insomma domani verranno a chiamarci e che vedranno? Noi nudi abbracciati l'uno all'altro? -
-È un problema? Voglio dire, ti vergogni a stare con me? -
Chiese Freddie quasi offeso. John si sentì in colpa, non si era espresso bene.
-No Freddie non dirlo nemmeno per scherzo. È solo che... Le persone gay non sono tanto ben viste-
-Tesoro si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere-
Si guardarono per qualche istante negli occhi, poi Freddie non resistette a ricominciò a baciarlo, solo che questa volta John non lo fermò. Si sdraiarono sul letto e John si lasciò fare tutto. Mentre Freddie baciava il collo morbido, le sue mani erano slittale sulla maglia del pigiama, poi nei pantaloni e nei boxer. Quando Freddie sfiorò con le sue dita lunghe l'intimità di John, esso sospirò contorcendosi e sperando che Freddie andasse avanti. Fu proprio quello che fece infatti! Sfilò l'unico indumento che ancora John aveva addosso, e che ormai stava bruciando a contatto con la sua pelle vogliosa di essere liberata. Quando fu completamente svestito, John ribaltò la situazione, facendo sdraiare Freddie sul letto. Intrecciò le mani al collo guidando John in quel bacio che li univa. Poi spostò una mano tra i suoi capelli e l'altra sollecitava l'intimità del ragazzo che sospirava tra le sue labbra. Con la mano lo percorreva tutto delicatamente, lentamente e una serie di sospiri usciva dalla bocca di John. Freddie poi lo fece sdraiare sul letto e tornò a guardarlo bene negli occhi.
-Avanti, dimmi che lo vuoi!-
Gli chiese Freddie facendo su e giù con la mano più velocemente.
-Freddie...-
Si fermò e rifece la sua richiesta
-Non ti fermare, ti prego!-
Chiese in un sussurro John che stava per venire.
-Qual'è la parolina magica?-
-Cazzo!-
Freddie scoppiò a ridere.
-Non credo sia questa dolcezza-
John si contorse e spinse il bacino. verso la mano di Freddie, poi un gemito uscì dalle sue labbra ed il liquido bianco sporcò le mani di Freddie.
-Va bene va bene, te lo sei meritato-
Il petto di John si alzava e si abbassava molto velocemente e le labbra ancora aperte imploravo aria che Freddie non tardò a dare. I loro fiati si mescolarono, John si dovette staccare per riprendere fiato quasi subito. Il suo cuore batteva fortissimo e la sua pelle richiedeva Freddie, Freddie e ancora Freddie! Gli occhi color smeraldo, dilatati dal desiderio tornarono a studiare quelli color nocciola del suo compagno. Ancora una volta, John fece sdraiare Freddie sul materasso.
-Adesso è il mio turno!-
Un ghigno soddisfatto si creò sulle labbra carnose di Freddie. Sapeva che anche se John non era bravo come lui si dava da fare, e non era niente male. Infatti John seguì le orme di Freddie e intanto che lo baciava sul collo e sulle labbra, sfilò prima il pigiama e poi le mutande. La sua erezione era decisamente più grande di quella di John, questo lo eccitava molto. Prima di cominciare a stuzzicarlo, John appoggiò le sue labbra sui capezzoli, per poi giocarci con la lingua. E come sempre Freddie non riuscì a trattenere qualche gremito. Stringeva in pugno i capelli di John e li tirava a sé, cosa che faceva eccitare ancor di più il ragazzo. Poi Freddie attirò il viso di John al suo e cominciò a baciarlo con foga, muovendo le mani tra i capelli e sulla sua intimità.
-Freddie...Freddie ora tocca a me capito? Tu rilassati solamente-
Chiese John tra le labbra dell'amico. John si avvicinò all'erezione di Freddie e cominciò a baciarla delicatamente. Freddie sospirò stringendo ancora i suoi capelli
-Ah John...-
Continuò a stuzzicare l'erezione con le labbra molto delicatamente, giusto per farlo soffrire un po'.
-Deacy ti prego...-
A quel punto John lo fece entrare nella sua bocca facendo su e giù fino al pube. Era ovvio che a Freddie non dispiaceva affatto, anzi. A differenza di John, Freddie non esitava a farsi sentire, non aveva paura di niente. Avrebbero anche potuto beccarli in quel momento, a lui non sarebbe interessato. Tutto quello che voleva Freddie era divertirsi, anche se agli altri non stava bene. I capelli di John erano intrappolati nel pugno sudato di Freddie che li stringeva forte e li tirava per incitare John a non fermarsi. Nonostante John fosse in punta, Freddie diede una spinta che lo fece entrare tutto in bocca ed emise un gemito molto forte,era appena venuto.
-Mio Dio John...-
Sospirò Freddie.
-Ogni volta sempre più bravo-
-Imparo dal maestro-
Ridacchiò John. Le labbra dei due si incastrarono nuovamente senza lasciare spazio all'aria, infatti dovettero staccarsi per riprendere fiato. I loro respiro erano così vicino, le punte dei nasi si toccavano e gli sguardi si incrociarono. Poi John si alzò e si mise in ginocchio sul letto.
-Ne hai ancora voglia?-
Chiese a Freddie che si stupì della domanda. Di solito gli bastava venire una volta sola e poi voleva dormire.
-Tesoro sei sicuro? Voglio dire, non devi farlo per forza. Se non te la senti...-
Per convincerlo John si piegò mettendo le mani sul letto e si mise a "quattro zampe". A Freddie non servì aggiungere nient'altro, era evidentemente un sì.
-Fred-
Si bloccò immediatamente
-Fa piano però-
Freddie scoppiò a ridere e posò un bacio sulla schiena scoperta di John. Era la prima volta per John fare una cosa del genere. Si erano sempre limitati ai preliminari o alla penetrazione da parte di John a Freddie, lui non se l'era mai sentita. Questa volta però era giusto dare una chance anche a Freddie, dopotutto non era una persona che obbligava a fare una cosa, ma se gli si dava il permesso lui ci sapeva fare eccome. Freddie bagnò della sua saliva John, poi avvicinò la sua intimità a lui ed entrò piano. Fu una sensazione molto strana per John, quasi dolorosa tanto che fece un piccolo gemito.
-Va tutto bene tesoro?-
Chiese allarmato a John
-Non preoccuparti, va avanti-
Freddie appoggiò il suo petto sulla schiena di John e mentre si muoveva in lui cominciò a baciargli il collo. John poté constatare che il dolore era solo momentaneo, poi il piacere cominciò ad impadronirsi di lui e i sospiri non poterono rimanere dentro.
-Sono contento che ti piaccia-
Sussurrò Freddie all'orecchio dell'amico.
-Ti prego...vai più forte...-
Freddie rise.
-Più forte? E tu che hai sempre avuto paura di provare dolore... Va bene va bene, come volete voi vostra maestà-
Freddie allora aumentò il ritmo, cosa che fece gemere molto John che non riuscì a trattenere i sospiri e i gemiti. Anche Freddie sospirava nell'orecchio di John, strizzava gli occhi dal piacere, stringeva forte il petto di John con le braccia. Poi finalmente il momento arrivò, il culmine di piacere che fece gridare Freddie e John. Si stesero entrambi sul letto ansimanti e cominciarono a baciarsi per pochi secondi, l'aria era troppo poca per poter rimanere tanto attaccati.
-Allora, ti è piaciuto?-
-Tantissimo Fred-
A Freddie venne da ridere.
-Vedi mio caro tu devi fidarti di me. Poi se una cosa non ti piace allora ci fermiamo subito, però almeno proviamoci. Vuoi farlo tu tesoro?-
John scosse la testa.
-Sono davvero stanco, dormiamo?-
Freddie si sdraiò a pancia in su e John vi si appoggiò sopra con la testa nell'incavo del collo di Freddie, così che esso potesse accarezzarlo sulla schiena.
-Ora dormiamo, dobbiamo essere carichi per domani-
Non fece in tempo nemmeno a dire quella frase che John aveva chiuso gli occhi. E proprio come aveva detto lui, si ritrovarono nudi uno sopra l'altro, con le coperte scostate ed il leggero vento che entrava dalla finestra appena aperta, che carezzava la loro pelle nuda.
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Just Passion ||deacury||
FanfictionErano mesi che ci pensava ormai, ma non sapeva come dirglielo. Insomma stavano insieme da un bel po', e lui l'amava. Però sentiva che qualcosa non andava. Non l'attraeva più come una volta, nessuna donna lo faceva in realtà. Però Freddie...Freddie i...