John

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Freddie era ancora lì, rilassato sul suo corpo con le braccia intorno al suo collo che dormiva beatamente. Era un sogno vederlo ancora lì in quel modo, purtroppo la schiena iniziò a fargli male, dovette svegliarlo e mettersi di lato.
-Hey...buongiorno-
Freddie gli diede un bacio a stampo sulle labbra.
-Hai dormito bene tesoro?-
Gli chiese molto vicino al suo viso, tanto che le punte dei loro nasi si toccavano.
-Ho una fame pazzesca-
Freddie si alzò ed si avviò verso il bagno.
-Dammi il tempo per una doccia veloce mio caro e poi ti preparò qualcosa di delizioso-
John rimase sdraiato sul divano a pensare. In quel momento si sentiva molto felice, ma qualcosa lo turbava. Freddie era fidanzato e prima o poi se ne sarebbe tornato a casa dal fortunato e lo avrebbe trattato come stava trattando adesso John, il che voleva dire che John non era speciale per Freddie. Non era così speciale perché altrimenti avrebbe avuto occhi solo per lui, invece quando sarebbe tornato con James...Freddie e John sarebbero tornati amici come sempre. Si può essere amici con qualcuno che ti fa diventare tutto rosso quando ti parla? Con qualcuno che ti fa battere il cuore solo a guardarlo? Con qualcuno...con cui vai a letto quasi tutte le sere di nascosto a tua moglie? No...Freddie e John non erano solo amici. Non sapeva come definire il loro rapporto ma sicuramente non si trattava di amicizia. Freddie tornò in salotto con un asciugamano in vita e delle infradito di John.
-Ok tesoro, adesso vedo cosa potrei cucinati-
-Se vuoi chiamare James puoi usare il mio telefono-
Freddie si bloccò e lo guardò stupito
-No non ne ho bisogno, grazie-
Gli sorrise posadogli un bacio sulla fronte.
-Non pensi che si starà chiedendo dove diavolo sei?-
-James aspetterà. Adesso voglio dedicarmi interamente a te-
-E poi?-
John si sedette sul divano e lo osservò mentre si destreggiava in cucina per cercare di fare qualcosa di abbastanza buono.
-Che cosa mi stai chiedendo John? Poi tornerò da lui-
John abbassò gli occhi deluso. Sapeva perfettamente che sarebbe successo, ma sentirselo dire di persona era ancora più doloroso. Freddie riconobbe subito quell'espressione.
-Tu che cosa vuoi davvero John?-
-La domanda è cosa vuoi tu Freddie? Ti fidanzi con un ragazzo e poi vieni da me per fare l'amore...poi te ne torni dal tuo ragazzo e ti comporti come se io e te non fossimo mai stati insieme-
Freddie continuava ad ascoltare senza rispondere.
-Pensi che io sia un giocattolo? Quando hai voglia di spassartela vieni da me? E non pensi che io abbia dei sentimenti?-
-Che cosa provi a stare con me John?-
Lui non rispose, era una domanda troppo elaborata.
-Non c'era molto in frigo-
Appoggiò un piatto con due panini sul tavolino accanto al divano.
-E poi lo sai, io ci provo ma non sono bravo in cucina-
Gli sorrise, ma le labbra di John continuavano a rimanere all'ingiù. Freddie per rallegrarlo lo baciò, ma non ottenne l'effetto che aveva sperato.
-Adesso mangiamo va bene? Poi vedremo-
Gli carezzò la schiena e la testa.
-Non è niente male-
Disse John facendolo ridere.
-Adesso però devo andarmi a vestire, ho freddo-
-No ti prego, resta con me-
Freddie lo fece sdraiare e lo coprì con la coperta.
-Ora starai meglio-
-Sarei tornato da te subito-
Finalmente riuscì a farlo sorridere
-Ora devo fare una chiamata, ma torno da te immediatamente e poi facciamo qualcosa insieme-
-So che devi chiamarlo...digli la verità-
Freddie non rispose e si avviò al telefono.
-Freddie? Sei tu? Ma dove sei?-
-Tesoro sono dovuto andare via per una questione di...lavoro-
John sospirò sonoramente.
-Perché non mi hai svegliato? Sarei potuto venire con te-
-No dormivi così bene, non preoccuparti tornerò fra qualche ora-
-Va bene, ti amo-
-Ti amo anche io tesoro-
Il cuore di John si distrusse con due parole. Ti amo, quanto poteva essere doloroso? Due semplici parole che possono distruggere un corpo intero. Dopo aver messo giù la cornetta Freddie tornò da John come se non avesse appena pronunciato quelle parole a James.
-Allora mio caro...-
-Perché non gli hai detto la verità!-
-Certo che gli ho detto la verità-
-Fanculo Freddie! Questa è la verità? Io sono un lavoro per te? Credi che senza di te io non sia in grado di stare? Beh ti sbagli e di grosso. Io adoro stare in tua compagnia ma non puoi trattarmi come ti pare...come se io fossi una bambola!-
Freddie rimase ad ascoltarlo poi prese le sue cose e si rivestì.
-Va bene ho capito. Tornerò quando ti sarai calmato-
-Sei solo capace di andartene e lasciarmi da solo, fai sempre così-
-John ma cosa vuoi di preciso? Perché non ho ancora ben capito-
-Non puoi fare come se non fosse mai successo niente! Abbiamo fatto l'amore ieri sera nonostante tu sia fidanzato. Perché lo hai fatto? Perché lo fai sempre? Provi qualcosa quando lo facciamo o per te è semplicemente sesso?-
Freddie scosse la testa e si diresse alla porta senza dare una risposta alle domande di John.
-Io voglio stare con te senza aver paura che ci beccano! Prima c'era Veronica, adesso c'è James...perché continuiamo a farlo se sei fidanzato?-
Ancora una volta Freddie non diede una risposta a John e se ne andò silenziosamente.
-Vaffanculo!-
Gli urlò dietro ma lui non sentì, era troppo lontano. John era arrabbiato con sé stesso per non aver respinto Freddie. Gli permetteva sempre di prendersi gioco di lui e lo lasciava andare, gli permetteva di stare male. Non sapeva perché stava così male, odiava stare così. Quando Freddie lo trascinava a letto se ne fregava di quello che sarebbe successo dopo e si godeva il monento, ma poi la mattina dopo se ne sarebbe pentito. Freddie era inevitabile, irresistibile, non poteva farne a meno. Poi quando non c'era aveva bisogno di lui per stare bene e quando lo vedeva andar via si sentiva molto triste. Adesso che sapeva che faceva tutto quello che loro avevano sempre condiviso da anni con un altro ragazzo si sentiva deluso, tradito da Freddie. Sembrava che a lui non importasse di come poi si sentiva John, sembrava che a Freddie importasse solo di consumare la sua passione e poi di andarsene via una volta finito. Il telefono squillò facendo risvegliare John dai suoi pensieri.
-Freddie? Sei ancora lì? Dimmi dove sei così ti vento a prendere in macchina-
Il cuore di John batteva fortissimo e le mani tremanti lasciarono cadere la cornetta.
-Tesoro? Mi senti Freddie?-
Rimase immobile davanti alla cornetta che penzolava lungo le gambe del tavolino su cui il telefono era poggiato. Decise di lasciare il telefono così com'era e di andare a farsi una doccia calda per rilassare i nervi, ne aveva proprio bisogno. Qualche settimana dopo aveva l'appuntamento dal suo avvocato per spiegargli quello che avrebbe dovuto fare con il divorzio. Gli faceva così male divorziare, come se avesse bisogno di altro dolore. Freddie riusciva a mettere da parte quel dolore e poi a rigettarlo addosso non appena se ne andava e lo lasciava da solo nella sua solitudine e tristezza. Ma John doveva reagire, non poteva farsi buttare giù ogni volta da Freddie. Doveva solo conoscere gente nuova, magari trovarsi un ragazzo in modo da dimenticare Freddie. Sì, era proprio questo che doveva fare e da quel giorno in poi si sarebbe messo alla ricerca di un bel ragazzo in grado di fargli dimenticare Freddie, ma sopratutto di fargli capire che senza di lui poteva vivere eccome.

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