Capitolo 35: Il suo stesso errore. (Pt. 2)

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Chris si siede proprio come me, dall'altra parte del letto. La mia paura diventa imbarazzo ed la mia suspance diventa soggezione.

È così alto che prende tutto il letto e con le spalle quasi mi sfiora.

Restiamo a guardare ancora il film, e proprio su un momento di suspance, inaspettatamente qualcuno bussa alla porta con foga e rabbia.

Balzo in aria e mi aggrappo al braccio di Chris.
Lui balza a sedere e si piazza davanti a me.

«C'è il momento della lavagna!!!» Urla una voce maschile dall'altra parte della porta.

Mollo subito il braccio e mi lascio cadere sul cuscino, prendendo respiri profondi.

Piano piano, lo sento sogghignare sotto i baffi.
Anzi, è proprio una risatina.
«Che ridi?» Domando.
«Rido se penso a com'eri prima quando parlavi di te che guardi film horror con tanta sicurezza.» Dice, ridendo.

«Ti sei spaventato anche tu.» Enuncio.
«Non ero spaventato, ero in agguato per te.» Rivela.

Anche se l'avevo capito da sola.

Poi, improvvisamente, si poggia con la testa sulle mie gambe guardandomi dritto negli occhi.

Il film continua ad emettere jump scare e urla, mentre Chris mi guarda fisso, senza alcun motivo.
Forse siamo arrivati a quel momento che prima o poi doveva succedere.

Io picchietto il dito sulla sua spalla imbarazzata, mentre lui con l'altra mano mi accarezza la coscia.

Come ci siamo arrivati così?
Aspettava solo questo momento?

Poi si alza, poggiando il peso sul gomito.
Mi guarda sorridendo, tutto questo in silenzio.
«Sono contento di essere entrato in quella stanza a quella festa.» Confessa.

Sorrido imbarazzata mentre ricordo vagamente cos'è successo, visto che ero giusto un po' ubriaca.

Però questa sua dolcezza, quasi mi scalda il cuore.
Non ho avuto molte storie così romantiche, o forse solo Bryan era così con me.

Fa dei piccoli cerchi con le dita sul mio fianco mentre io poggio tutta la mano sulla sua spalla.
Si vede che ci sta andando piano. Che vuole andare piano.

«È da un po' che volevo dirtelo ma non riesco a dirtelo quindi vorrei farti vedere ciò che sento.» Dice.

Divento tutta rossa.
Ci siamo.
Siamo in quel momento.

Lui mi prende la mano e la poggia sul suo petto, all'altezza del cuore. Mi rendo conto che batte davvero veloce. I suoi occhi sono grandi, verso di me, persi in me.

È davvero così carino, mi fa sentire speciale.
Mi rendo conto che piano piano si sta avvicinando.
Sento dentro di me il fuoco perché fisicamente lui mi prende tanto.
Lascio che si avvicini talmente tanto che quasi vorrei fosse più rapido.

Arriva alle labbra e si blocca.
Cerca di sfiorarle il più possibile ma io non mi muovo, perché voglio sia lui a cominciare. Così dopo un po', finalmente mi bacia.

Sento il suo ardore invadermi il corpo.
Afferra i miei capelli da dietro e con un sol colpo, balzo sopra di lui.

Mette le mani entrambi suoi miei fianchi ed io lo bacio, appiccicando il corpo sul suo.

Lo afferro per le spalle e lo alzo a sedere, mettendomi a cavalcioni su di lui.
Lo sento molto felice di ciò che sta accadendo.

Mi alza il collo con la mano e comincia a baciarmi il collo più assetato di prima.

Apro gli occhi e mi rendo conto che sta succedendo davvero. Non sto sognando, non sto dormendo, sta succedendo davvero.

Se continuo, se finisce in un solo modo, non posso più tornare indietro. Qualcosa mi dice che sono ancora in tempo. Non posso sbagliare.
Non m'immagino con Chris, questa è la verità.

Lo blocco.
In tutta la stanza si sente solo il rumore dei nostri respiri e del film horror. Ma il vero orrore è nella mia testa.

«Chris io..» Sussurro.
Mi si mozza il fiato e non riesco a parlare.

Lui sospira rumorosamente e alza gli occhi al soffitto. Poggia le mani sul materasso allontanandosi da me, lasciandomi comunque a cavalcioni su di lui.
«Lo sapevo.» Borbotta.
«Mi dispiace.» Dico a testa bassa.

Non ho la forza.
Non riesco a perdonare il passato e quando penso ad andare avanti, non penso altro che a Max.
Questo ragazzo mi ha rovinato la vita così tanto, che non so più come si sta al mondo.

E quel che è peggio, è che ho provato a dimenticarlo con Chris, un ragazzo così d'oro. Mi faccio schifo da sola.

In testa mi risuonano le parole di Lee che non mi chiede altro che evitare di farlo soffrire ed ora io ce l'ho qui davanti con il cuore che non batte più forte come prima, con gli occhi lucidi e le gambe che tremano dal nervoso.

Così le mie lacrime scendono da sole.
Sono un fallimento. Sono una persona spregevole.
Non so più riconoscere la mia persona, e così facendo, ne ho ferita un'altra.
Ho sbagliato.
E probabilmente Max non mi perdonerà nemmeno se sapesse di questo bacio ma in questo momento m'importa solo dei sentimenti di Chris.

Continuo a perdere fiumi di lacrime e vorrei solo dimenticare tutto.

Improvvisamente, sento una mano che mi afferra da dietro il collo e precipitare in avanti.
Mi trovo con la testa poggiata sul petto di Chris e il suo abbraccio attorno a me.

«Va tutto bene.» Enuncia.
Mi si spezza il cuore.
Ho appena ferito i suoi sentimenti e adesso è lui che consola me.
Devo sembrargli proprio una ragazzina.

Piango a singhiozzi e più piango, più lui mi stringe. Arriva in soccorso anche l'altro suo braccio. Vorrei stringerlo anche io ma ho paura. Ho paura di sbagliare di nuovo anche solo ricambiando l'abbraccio.

«Non preoccuparti. Ei..» Dice.
Afferra il mio volto con le mani e mi asciuga le lacrime con i pollici. Anche lui ha gli occhi lucidi.

Dentro di me sento come un senso di pentimento, magari con lui starò finalmente bene. Però se penso a Max anche solo per un istante so di non appartenere a nessuno che non sia lui.

Mi stampa un bacio in fronte e poi ci poggia la sua.
«È stata colpa mia.» Scuoto la testa più che posso. «Si invece, non avrei dovuto forzare la mano proprio in questo periodo. Sei presa da Max, da altro. Vorrei fossi presa da me, ma se non c'è destino, non saremo noi a crearlo.» Sussurra.

Tolgo la faccia dalle sue mani e mi appoggio sulla sua spalla, abbracciandogli il ventre.

Prendo dei respiri profondi per calmarmi.
Lui si poggia lentamente su un lato, sdraiandoci entrambi sul letto.

«Posso stare un po' qui con te? Poi vado via, prometto.» Dice, dolcemente.
Io annuisco nascondendo la faccia sul suo braccio.

Lui accarezza piano piano i miei capelli, facendomi calmare.

«Non posso lasciarti in questo stato, da sola. Aspetterò che ti addormenti e poi andrò via. Ti prometto che non ti torturerò più.» Dice sbuffando una risatina. Io ricomincio a piangere. «Ti auguro tante cose, piccola Scott. Specialmente di essere felice.» Dice, quasi con un nodo alla gola.

Lo stringo forte, lasciandomi andare nel mio pianto sotto la sua protezione. Sicuramente l'ultima, dopo averne già avute una lunga serie. E non me lo meritavo.

Pian piano gli occhi si fanno sempre più pesanti, da un lato non vorrei se ne andasse dall'altro so per certo che con me non starebbe mai bene.

Ma chissà come andrà a finire.

Max Level. || Arón PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora