Capitolo 24: Lontano (Pt. 2)

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«Vanessa? Perché oggi hai picchiato quella ragazza nel bagno della scuola?»

Esco dalla stanza di Poser e nella mia testa risuonano solo le voci di gente come il mio psicologo e mia madre che mi chiedevano il motivo.

Il motivo che mi spingeva a picchiare quelle persone.

Perché arrivavo a tanto?
È una sensazione che non provavo da tempo: questo irrefrenabile desiderio di farmi giustizia da sola.

Con le orecchie completamente chiuse dalla rabbia, ripiombo nella stanza di Poser e mi catapulto su Kitty.

Questa puttana ha passato intere giornate a casa mia, ci ha dormito e adesso è a letto col mio ragazzo.

La prendo a pugni, la prendo a schiaffi.
Perché questo è l'unico modo che mi è rimasto per sfogare la mia ira.

Io ho perso Max.
Per colpa sua.
E per colpa, anche, di se stesso.

Max e Kyle mi allontanano ed io posso vederla ridotta veramente male. Lo scanso e Kyle mi stringe a sè.

Max lo guarda dritto negli occhi come se gli desse quasi fastidio che lui mi stia toccando, posso capirlo dal fatto che Kyle sta allentando la presa nonostante io sia una belva.

Fossi in lui, non lascerei la presa perché potrei commettere un omicidio.

Ci guardiamo negli occhi, come se uno aspettasse l'altro. Ma poi lui prende parola.

«Non vuoi che stia con te e nemmeno con qualcun altro, che devo fare?» Domanda Max, arrabbiato.
«Sparire.» Mi esce dalla bocca.

Non so se lo penso davvero, so che me ne pentirei se sparisse davvero ma so anche se non c'è più niente che io possa fare per sistemare questa storia.

E poi nessuno gli ha mai detto che io non voglio stare con lui, ero venuta qui proprio per ottenere il contrario ma a quanto pare la sorpresa me l'ha fatta lui.

«Dimmelo.» Enuncia.
Mi blocco.

Di che sta parlando?

«Dimmi che mi ami ed io capirò di aver fatto l'errore più grande della mia vita.» Pronuncia.

Non gli dirò mai cosa provo davvero.
Non gli dirò mai che lo amo dopo quello che mi ha fatto. Dovrei dirgli che lo amo mentre mi guarda in mutante? Dopo che stava per scoparsi Kitty?

«Perché io ti amo, Vanessa. Ti amo.» Dice, cominciando a piangere.

Comincio a piangere anche io.
Non è vero, mi sta mentendo.

Se davvero mi amasse, non sarebbe mai arrivato a questo. Ha rovinato tutto, non c'è più niente da fare.

E piango, perché non desideravo altro che sentiglielo dire, ma il contesto.. è tutto sbagliato.

Improvvisamente fa uno scatto verso di me e mi prende per le guance.
Faccia contro faccia, lacrime contro lacrime.
«Dimmi che mi ami!» Urla, singhiozzando.

Lo prendo a pugni e calci, così lui mi afferra dai polsi. Stiamo piangendo come due bambini perché lui, a prescindere dal suo bisogno di sapere se lo amo o no, sa già di aver fatto un madornale errore.

«Lasciami!» Urlo.

Lui fa come dico, tentennando un po'.
Tento di andarmene ma lui si piazza davanti e non mi fa passare.

«Vanessa.» Pronuncia con dolore.

Mi giro lentamente e lo guardo. Lo guardo negli occhi. Cerca disperatamente di leggere la verità nei miei occhi bagnati di dolore.
Ma non stavolta.
Non potrà avere la verità.

Max Level. || Arón PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora